perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] , p. i sensi, fam. p. i sentimenti, di persona che sviene, di malato gravissimo; p. la vita, morire. Anche di cose: il fiore ha perso il profumo; il tessuto perde il colore. d. Non riuscire più a mantenere la condizione, la situazione, il livello, il ...
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boccio
bòccio s. m. [affine a boccia]. – Il fiore non ancora schiuso (detto anche bottone fiorale); come locuz. agg., in boccio, che sta per schiudersi, detto di fiori; fig.: un ingegno ancora in boccio. [...] ◆ Dim. boccino: un boccino di rosa; anche bocciòlo, non avvertito più come dim. (v. la voce) ...
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bocciolo
bocciòlo (letter. bocciuòlo) s. m. [dim. di boccio]. – 1. Lo stesso che boccio, fiore non ancora schiuso: i b. delle rose. 2. tosc. Parte della canna tra due nodi consecutivi, e in genere pezzo [...] di canna, cannello (di vetro, di metallo, ecc.) o altro oggetto che ne abbia la forma; quindi anche cannella, di fontana o di botte: Canticchiò la fontana tutto il giorno Tra sé e sé, gemendo dal bocciuolo ...
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oncidio
oncìdio s. m. [lat. scient. Oncidium, der. del gr. ὄγκος «uncino», con suffisso dim.]. – In botanica, genere di orchidacee dell’America tropicale e subtropicale, ricco di specie rinomate per [...] la bellezza e la vistosità del fiore che può essere giallo, bianco, rosso, macchiato di bruno, piccolo o grande, riunito in grappoli semplici o composti, di solito pendenti. ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per [...] motivi architettonici. 2. ant. Gruppo di case, borgo, circondato di mura e per lo più situato su un’altura: Santa Fiore, c. di cento case (Machiavelli); di qui il toponimo Castello di parecchie città e villaggi (i Castelli Romani, Castelfiorentino ...
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fillanto
s. m. [lat. scient. Phyllanthus, comp. del gr. ϕύλλον «foglia» e ἄνϑος «fiore», per i fiori che nascono sui fillocladî]. – Genere di piante euforbiacee, con circa 500 specie delle regioni tropicali: [...] sono erbe, arbusti o alberi, con rami brevi che prendono l’aspetto di foglie pennato-composte, foglie e fiori piccoli; alcune specie si coltivano nei giardini, altre forniscono frutti acidi usati come astringenti, mentre le radici e i semi hanno ...
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poliandro
polïandro agg. [comp. di poli- e -andro; per il n. 1, cfr. gr. πολυάνδριος τάϕος o πολυανδρεῖον, col medesimo sign.]. – 1. In archeologia, di sepolcro contenente i resti di più corpi umani. [...] 2. In botanica, di fiore che ha un numero rilevante, indefinito, di stami. ...
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barofilo
baròfilo agg. [comp. di baro- e -filo]. – In botanica, detto dell’impollinazione, quando i granelli di polline vengono trasportati sullo stimma di un fiore per gravità. ...
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Parte delle piante Fanerogame che contiene gli apparati riproduttivi; in essa avviene l’impollinazione, la fecondazione e la formazione del seme. In senso lato, il f. è un germoglio trasformato (asse con le relative foglie) che porta gli sporofilli,...
. Componimento di carattere popolare, in cui l'innamorato è simboleggiato con un fiore. Dalla forma toscana di tre versi, p. es.:
Non credo mai che la natura umana
Ne faccia un'altra che sia sì gentile
Quanto voi, bella, bel fior di borana
deriva...