tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] t. lo scalpello un po’ obliquo; t. il libro troppo vicino agli occhi. d. Con riferimento a un oggetto qualsiasi: t. la finestra aperta; t. la porta chiusa (ant. semplicem. t. la porta, nel senso di tenerla chiusa: comandando ... giammai porta non gli ...
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guastada
s. f. [dal provenz. engrestara: v. inguistara], ant. – Recipiente per liquidi, generalm. acqua o vino, in forma di caraffa con corpo largo e collo stretto, talvolta con beccuccio e con manici, [...] oppure d’altre forme in relazione all’uso cui era destinata: gli venne nella finestra veduta questa g. d’acqua (Boccaccio); anche, la quantità di liquido che vi è, o vi può essere, contenuta. ◆ Dim. guastadétta, guastadina, e guastadino m., ...
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riaprire
v. tr. [comp. di ri- e aprire] (coniug. come aprire). – 1. Aprire di nuovo: r. la porta, la finestra, le imposte, una cassa, un cassetto, l’armadio, il rubinetto dell’acqua. Locuz. particolari: [...] r. gli occhi, di chi è addormentato o svenuto (o fig. di chi, dopo un periodo di illusione, riacquista la nozione della realtà); r. la bocca, per parlare o gridare; r. la piaga, la ferita, in senso fig., ...
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strombare
v. tr. [der. di tromba, per la sua forma svasata, col pref. s- (nel sign. 5)] (io strómbo, ecc.). – Sagomare il muro intorno a un’apertura (porta o finestra), in modo che presenti la strombatura. [...] ◆ Part. pass. strombato, anche come agg.: volta s., volta formata da una superficie conica generata da rette inclinate rispetto ai piani di testata contenenti le curve direttrici ...
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strombo1
strómbo1 s. m. [der. di strombare]. – Lo stesso che strombatura, ma con sign. anche più generico: fare lo s. a una porta; raccolti nello s. della finestra (D’Annunzio); quel fornelletto era [...] sotto la finestrina, munita in fondo allo s. d’una grata; e su quello s. unto e affumicato erano tutti gli attrezzi di cucina e di tavola (Pirandello) ...
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rabbattere
rabbàttere v. tr. [comp. di r- e abbattere]. – 1. non com. Socchiudere, accostare, detto dei battenti dell’uscio e della finestra: un usciaccio intarlato e sconnesso era rabbattuto, senza [...] chiave né catenaccio (Manzoni). 2. intr. pron., ant. Tornare a imbattersi (e talora anche col semplice sign. di imbattersi, con valore intensivo) ...
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stronzolo
strónzolo s. m. – Variante tosc., poco com., di stronzo, anche in senso fig.: ecco questa pettegolina che fa la graziosa dalla finestra con lo s. del figlio di mastro Mommo! (Capuana). ...
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ferrofinestra
ferrofinèstra agg. e s. m. [comp. di ferro e finestra], invar. – Nome di speciali profilati in acciaio dolce usati per la costruzione di infissi. ...
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rosone
roṡóne s. m. [propr., accr. di ròsa]. – 1. In architettura: a. Motivo decorativo, risultante dalla composizione simmetrica, intorno a un centro o a un sistema di assi radiali, di elementi derivati [...] volte a cassettoni, di portali, ecc. b. Termine usato, insieme con quello di rosa, per indicare, tra i varî tipi di finestra circolare, quello che, per le notevoli dimensioni, la posizione dominante e la ricchezza delle forme decorative (in genere a ...
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malestro
malèstro s. m. [comp. di malo e estro], tosc. – Danno, per lo più materiale, provocato da sbadataggine o imperizia: giocate pure, ma badate di non far malestri; ha combinato un malestro; più [...] genericam., fare malestri, combinare guai: non si spenzoli dalla finestra, signorino, non faccia malestri (Pratolini). ...
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Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi verso l’esterno. Per estensione, apertura di vario genere.
Architettura
Le caratteristiche strutturali e formali...
finestra (Fenestra)
Bruno Basile
Nel senso proprio, con l'usuale riferimento architettonico, il termine appare in Vn XXXV 2 Allora vidi una gentile donna giovane e bella molto la quale da una finestra mi riguardava, e nell'exemplum fictum...