tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni [...] (teoria dei t. logici, teoria dei t. ramificati, teoria semplificata dei t. o teoria dei t. semplici) dal filosofo inglese B. Russell, allo scopo di evitare le contraddizioni della teoria intuitiva degli insiemi (in partic., quelle che nascono dall ...
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cercare
v. tr. [lat. tardo cĭrcare «andare intorno», der. di circa «intorno»] (io cérco, tu cérchi, ecc.). – 1. a. Adoperarsi per trovare o ritrovare cosa o persona: c. la penna, la chiave di casa, gli [...] Nell’uso ant., anche col solo compl. oggetto: con una mano cerca la carità, con l’altra fa un gran gesto (Beccaria); un filosofo venne a visitarmi per c. il mio parere su un libro (P. Verri). e. Studiarsi di scoprire, di venire a sapere, a conoscere ...
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sinovia
sinòvia s. f. [dal lat. rinascimentale synovia, voce di formazione oscura creata dal medico, naturalista e filosofo svizz. Paracelso (1493-1541)]. – In fisiologia, liquido contenuto, in piccolissima [...] quantità, nelle cavità articolari, limpido e filante, costituito in massima parte da acqua, con scarse proteine, glicosio, sali e cellule derivanti dalla membrana sinoviale e dal sangue; assolve una funzione ...
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aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie [...] Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà frutti mangerecci, legno adoperato per strumenti musicali, e foglie usate nel Cile come vulnerarie; in Europa si coltiva nei giardini, al pari di A. racemosa della ...
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eidos
èidos s. m. [traslitt. del gr. εἶδος «aspetto, forma»]. – Termine con cui Platone designa l’idea, Aristotele la forma; è stato ripreso dal filosofo E. Husserl (1859-1938) per designare l’essenza [...] oggetto d’intuizione ...
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grazioso
grazióso agg. [dal lat. gratiosus, der. di gratia «grazia»]. – 1. a. Che ha in sé grazia, che piace per la sua grazia: un bambino g.; una g. ragazza; un viso molto g.; è graziosa quando sorride, [...] quando balla; al contrario, mal g. (ant.), privo di grazia, sgarbato, ruvido: questo Dante ... a guisa di filosofo mal g., non bene sapea conversare co’ laici (G. Villani). Nel linguaggio fam., fare il g., ostentare nel comportamento, nei modi, e ...
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Einfuhlung
Einfühlung 〈àinfüüluṅ〉 s. f., ted. [der. di einfühlen «immedesimarsi»]. – Termine (che significa genericam. «immedesimazione» ed è generalmente tradotto con simpatia simbolica o empatia), [...] usato soprattutto con riferimento alla teoria estetica (detta appunto teoria della E.) formulata dallo storico e filosofo dell’arte R. Vischer (1847-1933), secondo la quale l’arte consiste essenzialmente in un immedesimarsi del sentimento con le ...
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sintesi
sìnteṡi s. f. [dal lat. tardo synthĕsis, gr. σύνϑεσις «composizione», der. di συντίϑημι «mettere insieme» (comp. di σύν «con, insieme» e τίϑημι «porre»)]. – In generale, composizione, combinazione [...] ., compendio, esposizione riassuntiva, e sim.: fare, dare la s. di un sistema, di una teoria scientifica, del pensiero di un filosofo; dire, esporre, esprimere in s.; in s., le cose stanno così. In usi fig., riunione di elementi concreti o astratti ...
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sintetismo
s. m. [der. di sintet(ico), col suff. -ismo]. – Nel linguaggio filos., ogni sistema che attribuisce valore fondamentale al momento della sintesi, rispetto a questo o a quell’aspetto della [...] molteplicità degli elementi del mondo; s. trascendentale, il sistema del filosofo ted. W. T. Krug (1770-1842), fondato sull’idea di una sintesi fondamentale dell’essere e del conoscere. ...
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preplatonico
preplatònico agg. [der. di platonico, col pref. pre-] (pl. m. -ci). – Che si riferisce o si colloca in un’epoca precedente a quella in cui fiorì il filosofo gr. Platone (427-347 a.C.) o [...] la sua filosofia: pensiero preplatonico. ...
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filosofo
Termine esclusivo della prosa e, tranne due occorrenze della Vita Nuova, sempre ricorrente nel Convivio. L'uso è nel senso proprio di " chi professa la filosofia ".
L'etimologia e le caratteristiche del vero f. sono esposte da D....
Origene filosofo
Origene
Filosofo neoplatonico, discepolo di Ammonio Sacca. L’ipotesi secondo la quale sarebbe da identificarsi con l’O. padre della Chiesa è stata dimostrata priva di fondamento da K.O. Weber (1917). Trattando del rapporto...