neoleader
(neo-leader), s. m. inv. Capo, guida di nomina recente. ◆ a meno che il Cinese neoleader di Aprile non smorzi i toni (oggi alla convenzione tocca a lui, poi chiuderà il segretario), c’è chi, [...] fra i Ds, pensa che la scissione, come sostiene anche il filosofo della Margherita, Massimo Cacciari, possa essere il minore dei mali. (Alberto Annichiarico, Stampa, 6 aprile 2003, Milano, p. 3) • Vittorio Merloni ha guidato la Confindustria in anni ...
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neuroetica
s. f. Lo studio del comportamento etico sulla base dei progressi compiuti nell’ambito delle neuroscienze. ◆ la Dana Alliance for Brain, l’organizzazione no profit che promuove la settimana [...] quesiti che richiedono una risposta, perché tutto ciò che esprimono è già realtà o sta bussando alla porta. Quello che il filosofo Isaiah Berlin si chiedeva ipoteticamente 45 anni fa nel saggio «John Stuart Mill e gli scopi dell’esistenza» (Che fare ...
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sorelismo
s. m. – Il pensiero del filosofo e scrittore politico fr. Georges Sorel (1847-1922), e l’adesione al suo pensiero: il s. che attribuiamo a Salvemini ... vuol definire con precisione di rapporti [...] storici la funzione critica che Salvemini ebbe di fronte al movimento socialista (Gobetti) ...
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lanterna
lantèrna s. f. [lat. lanterna, dal gr. λαμπτήρ -ῆρος (der. di λάμπω «splendere»), raccostato a lucerna]. – 1. a. Apparecchio d’illuminazione, portatile o fissato a un sostegno, costituito da [...] ant. mostrar vesciche ecc.), dare a intendere una cosa per l’altra; la l. di Diogene, quella con cui si dice che il filosofo andasse in giro di giorno cercando l’uomo (di qui l’espressione cercare con la l., cercare con grande cura una cosa difficile ...
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sorite1
sorite1 s. m. [dal lat. sorites, gr. σωρείτης o σωρίτης, der. di σωρός «mucchio, cumulo»]. – 1. Termine usato dallo scrittore greco Diogene Laerzio (3° sec. d. C.) per indicare una delle argomentazioni [...] è B, B è C, C è D, quindi A è D); è detto, questo, s. regressivo (o anche, impropriam., aristotelico). Al filosofo ted. R. Goclenio (1547-1628) si deve una forma inversa (s. progressivo o goclenico), in cui il soggetto della prima premessa è assunto ...
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decostruzione
decostruzióne s. f. [dal fr. déconstruction]. – In filosofia, termine usato dal filosofo contemporaneo fr. Jacques Derrida (1930-2004) per indicare la critica del procedimento con cui la [...] metafisica occidentale ha definito l’essere, esprimendolo in forma linguistica e mediante coppie concettuali (per es. empirico/trascendentale, necessità/libertà) in cui ciascuna nozione, in quanto costituita ...
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marxismo
s. m. [dal nome di Karl Marx]. – 1. Il pensiero e l’opera del filosofo e storico dell’economia ted. Karl Marx (1818-1883) che, muovendo dalla revisione della filosofia idealistica e, successivamente, [...] comunismo sotto la spinta dei conflitti di classe. 2. L’insieme degli studî, delle interpretazioni, nonché le diverse concezioni filosofiche e politiche suscitate dal pensiero e dall’opera di K. Marx e di F. Engels; soprattutto nella pubblicistica il ...
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epicureismo
s. m. [der. di epicureo]. – 1. In generale, la dottrina e l’atteggiamento dei seguaci del filosofo greco Epicuro (341-270 a. C.), il quale, nell’ambito di una concezione del mondo naturale [...] improntata alla fisica atomistica democritea, poneva il fine dell’uomo nel conseguimento del piacere, inteso non come godimento sensuale, ma come equilibrio interiore, che il saggio raggiunge vivendo appartato, ...
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panottico2
panòttico2 s. m. e agg. [dall’ingl. panopticon, comp. di pan- e del gr. ὀπτικός «visivo»] (pl. m. -ci). – In architettura, tipo di edificio adibito a carcere (ideato dal filosofo e giurista [...] ingl. J. Bentham alla fine del sec. 18°), di forma circolare, con un vano centrale che prende luce dal tetto in vetro e dal quale è possibile controllare tutte le celle, disposte lungo il perimetro. Il ...
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pansofia
pansofìa s. f. [dal lat. mod. pansophia, comp. di pan- e -sophia «-sofia»; cfr. gr. πάνσοϕος «che sa tutto»]. – Termine usato dal filosofo e pedagogista cèco J. A. Komenský (1592-1670), più [...] noto con il cognome latinizzato Comenius, per designare il suo ideale di un sapere enciclopedico che rendesse possibile un’organizzazione sistematica delle varie discipline e il loro più facile insegnamento ...
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filosofo
Termine esclusivo della prosa e, tranne due occorrenze della Vita Nuova, sempre ricorrente nel Convivio. L'uso è nel senso proprio di " chi professa la filosofia ".
L'etimologia e le caratteristiche del vero f. sono esposte da D....
Origene filosofo
Origene
Filosofo neoplatonico, discepolo di Ammonio Sacca. L’ipotesi secondo la quale sarebbe da identificarsi con l’O. padre della Chiesa è stata dimostrata priva di fondamento da K.O. Weber (1917). Trattando del rapporto...