eccezionalismo
s. m. La convinzione di essere investiti di un ruolo e di una missione ritenuti eccezionali e straordinari. ◆ Il grande economista [Paul Samuelson] riflette da filosofo. Tanto che potrebbe [...] far luce per lui il filosofo Daniel Bell, quando parla dell’«eccezionalismo americano». È la persuasione, radicata nella storia e nella cultura d’America, di essere «il nuovo paese», portatore della «nuova cultura». Non è un pensiero folle e neppure ...
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fenomenologia
fenomenologìa s. f. [comp. di fenomeno e -logia; il termine è stato coniato originariamente in tedesco, Phänomenologie, come titolo di una parte dell’opera Neues Organon del matematico [...] manifesta nell’esperienza (fenomeno) percettiva o vissuta. 2. F. trascendentale: indirizzo della filosofia contemporanea, avviato dalla speculazione del filosofo ted. E. Husserl (1859- 1938), secondo cui i concetti logico-matematici sono costruzioni ...
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rosminiano
agg. e s. m. – 1. agg. a. Appartenente o relativo al filosofo e sacerdote Antonio Rosmini Serbati (1797-1855) e alle sue dottrine: gli scritti r.; il pensiero r., la morale rosminiana. b. [...] Fautore, seguace, continuatore del Rosmini: un filosofo r.; in questo senso anche s. m.: un rosminiano. 2. s. m. Appartenente all’Istituto della Carità, congregazione religiosa con voti semplici e perpetui fondata dal Rosmini a Domodossola (1828), ...
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strumentalismo
s. m. [dall’ingl. instrumentalism, der. di instrumental «strumentale»]. – 1. a. Dottrina filosofica, elaborata dal filosofo e pedagogista statunitense J. Dewey (1859-1952), secondo cui [...] efficaci per rappresentare e prevedere matematicamente fenomeni osservabili. Uno dei suoi più autorevoli sostenitori è stato il fisico e filosofo austriaco E. Mach (1838-1916). 2. Nell’uso com., modo di agire, di comportarsi, di operare fondato su ...
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spinoziano
spinożiano agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Che si riferisce al filosofo oland. Benedetto (in ebraico Baruch) Spinòza (1632-1677), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere: il panteismo, [...] il naturalismo, il monismo s.; l’etica spinoziana. 2. Che sostiene, segue, continua il pensiero di Spinoza: un filosofo s.; anche come sost.: una s., gli spinoziani. ...
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vichiano
agg. – 1. Relativo allo storico e filosofo napoletano G. B. Vico (1668-1744), alle sue dottrine e ai suoi principî: la storiografia v.; la teoria v. dei corsi e ricorsi storici. 2. Che è fautore, [...] o seguace e continuatore del pensiero di Vico: un filosofo v., e, sostantivato, un vichiano. ◆ Avv. vichianaménte, secondo il pensiero vichiano. ...
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estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. [...] dell’arte, che caratterizza un periodo storico, una civiltà, l’opera di un artista, il pensiero di un autore, di un filosofo: l’e. dell’umanesimo, del Cinquecento, l’e. platonica, manzoniana, brechtiana; o gli scritti di estetica, cioè l’opera o le ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] coscienza che l’uomo ha di sé in quanto pensiero, ed è, pertanto, contrapposto alla materia (sostanza estesa); analogam., nella filosofia di Leibniz, lo spirito è la forma più alta assunta dalla monade, è l’anima ragionevole che, distinguendo l’uomo ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): [...] ed evidenza: un ragionamento c., un metodo di esposizione cartesiano. 2. Fautore, seguace, continuatore di Cartesio e delle sue dottrine: un filosofo c.; in questo senso anche s. m.: un c., i cartesiani. 3. In matematica, sistema c., il sistema di ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore [...] o studioso di Kant e delle sue dottrine: un filosofo k.; anche come sost.: un k., i kantiani. ◆ Avv. kantianaménte, in modo conforme alle dottrine e alle enunciazioni di Kant. ...
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filosofo
Termine esclusivo della prosa e, tranne due occorrenze della Vita Nuova, sempre ricorrente nel Convivio. L'uso è nel senso proprio di " chi professa la filosofia ".
L'etimologia e le caratteristiche del vero f. sono esposte da D....
Origene filosofo
Origene
Filosofo neoplatonico, discepolo di Ammonio Sacca. L’ipotesi secondo la quale sarebbe da identificarsi con l’O. padre della Chiesa è stata dimostrata priva di fondamento da K.O. Weber (1917). Trattando del rapporto...