filosofiafiloṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di [...] di storia della f.): facoltà di f.; professore di f., studente di f.; il testo di f.; sostenere l’esame di filosofia. Nel passato, era uno dei gradi delle scuole medie d’indirizzo umanistico; si conserva ancora nei seminarî, dove corrisponde al corso ...
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filosofume
filoṡofume s. m. [der. di filosofo], spreg. – Complesso o aggruppamento di cattivi filosofi; accozzaglia di idee filosofiche sbagliate o confuse o fuor di luogo. ...
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Internet-dipendenza
(internet-dipendenza), loc. s.le f. Bisogno compulsivo di collegarsi alla rete telematica e di utilizzarne i servizi. ◆ Certamente un filosofo può ravvisare in ciò una contraddizione [...] in termini: ma come, si cautela l’utente da un uso smodato di Internet e poi gli si chiede di andare in rete per farsi un test? Kimberly Young, tuttavia, è conscia di questo possibile punto debole e indica ...
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metamondo
(meta-mondo), s. m. Mondo immaginario o virtuale, che supera i confini della realtà, frutto della speculazione mentale e della fantasia. ◆ Così, gli sforzi dei pupari si sono concentrati soprattutto [...] la vita e quindi non ci passerei un minuto. È un mare aperto alla disperazione dei disturbati. E come disse il filosofo e saggista inglese, Robert Scruton, già professore al Birkbeck College di Londra e alla Boston University: “Benedetto Internet che ...
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semiosi
semiòṡi s. f. [dall’ingl. semiosis, che è dal gr. σημείωσις «indicazione», der. di σημειόω «segnare, indicare»]. – Termine con cui negli studî di semiotica si indica il processo di significazione, [...] cioè, secondo il filosofo del linguaggio Ch. Morris (1901-1979), «il processo in cui qualcosa funziona come segno», fenomeno che è appunto l’oggetto della semiotica. ...
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trascendentalista
s. m. e f. e agg. [der. di trascendentalismo] (pl. m. -i). – 1. In filosofia, rappresentante del trascendentalismo, filosofo che pone a fondamento della propria concezione l’idea del [...] trascendentale. 2. Nel pensiero filosofico-religioso e nella letteratura statunitense, esponente, rappresentante del movimento del trascendentalismo; anche come agg., nello stesso sign. di trascendentalistico. ...
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trascendimento
trascendiménto s. m. [der. di trascendere]. – Il fatto di trascendere: questi t. non sono scusabili; t. della realtà sensibile, t. di sé stesso, in filosofia; in partic., nell’esistenzialismo [...] del filosofo K. Jaspers (1883-1969), il movimento, connaturato all’esistenza, dell’esistente verso l’essere, cioè il tendere verso il mistero dell’essere. ...
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enneade
ennèade s. f. [dal lat. tardo enneas -ădis, gr. ἐννεάς -άδος, da ἐννέα «nove»], letter. – 1. Raccolta di nove cose; in partic., libro diviso in nove partizioni o capitoli: le Enneadi (gr. ᾿Εννεάδες), [...] i sei gruppi, di nove scritti ciascuno, in cui sono ordinati i 54 scritti del filosofo greco Plotino (3° sec. d. C.). 2. non com. Nel linguaggio eccles., novena. ...
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missionariato
s. m. Attività di assistenza e apostolato. ◆ «Non nascondo che esistono anche difficoltà di ordine materiale. Molti degli antichi templi restituiti alla Chiesa, infatti, si trovano in uno [...] l’alto» il testo che raccoglie gli strumenti fondamentali per il lavoro psico-sociale ed educativo, sperimentati da questo filosofo delle utopie concrete che è Marco Calamai. […] «All’inizio – spiega Calamai – non è stato affatto facile. A cominciare ...
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rasoio
rasóio s. m. [lat. rasōrium, der. di radĕre «radere», part. pass. rasus]. – 1. a. Utensile per radere barba, capelli e altri peli, costituito da una lama rettangolare d’acciaio, con punta arrotondata [...] in senso fig., r. di Occam, espressione con cui ci si riferisce al canone metodico di semplificazione postulato dal filosofo ingl. Guglielmo di Occam (1a metà del sec. 14°) e variamente formulato: pluralitas non est ponenda sine necessitate ponendi ...
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filosofo
Termine esclusivo della prosa e, tranne due occorrenze della Vita Nuova, sempre ricorrente nel Convivio. L'uso è nel senso proprio di " chi professa la filosofia ".
L'etimologia e le caratteristiche del vero f. sono esposte da D....
Origene filosofo
Origene
Filosofo neoplatonico, discepolo di Ammonio Sacca. L’ipotesi secondo la quale sarebbe da identificarsi con l’O. padre della Chiesa è stata dimostrata priva di fondamento da K.O. Weber (1917). Trattando del rapporto...