trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un [...] certo ordine. In partic.: 1. In filosofia, nel linguaggio della scolastica, sono dichiarati nozioni t., attributi t., gli aspetti generali dell’ente in quanto ente, prima che lo si ponga in rapporto con i soggetti dei quali si predica. Con sign. ...
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terminismo
s. m. [der. di termine, nel sign. 5 a]. – In filosofia, una delle forme del nominalismo della tarda scolastica, in partic. quello di Guglielmo d’Occam (1a metà del sec. 14°), secondo cui gli [...] universali non esistono nella realtà (a differenza di ciò che asseriva la concezione platonico-realistica), ma neppure sono semplici parole (flatus vocis), essendo invece più propriam. «termini», cioè ...
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individuazione
individuazióne s. f. [der. di individuare; lat. mediev. individuatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto di individuare, nei varî sign. del verbo; l’individuarsi, l’essere individuato: i. della [...] individuationis), il principio determinante dell’individualità, oggetto di infaticabili ricerche e lunghe discussioni tra i filosofi della scolastica intenti a stabilire se esso fosse la materia, in quanto determinatrice dell’universalità della forma ...
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enumerazione
enumerazióne s. f. [dal lat. enumeratio -onis]. – 1. L’atto, il fatto di enumerare; enunciazione ordinata e puntuale di una serie di cose: mi fece una lunga e. dei mali che lo affliggevano; [...] ordinatamente gli argomenti precedentemente enunciati. 3. a. Nella filosofia cartesiana (fr. énumération), indica sia l’operazione con cui si può decomporre un composto. b. Nella logica scolastica, termine (per lo più espresso nella forma lat. ...
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concettualismo
s. m. [der. di concettuale]. – In filosofia, dottrina della scolastica che considera l’universale come ciò che può essere predicato di più cose, ma in quanto concetto, in opposizione sia [...] al realismo che considera gli universali come le sole verità, sia al nominalismo che intende i concetti di genere e specie come puri nomi ...
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analogia
analogìa s. f. [dal lat. analogĭa, gr. ἀναλογία, «relazione di somiglianza, uguaglianza di rapporti, proporzione matematica», der. di ἀνάλογος «analogo»]. – 1. Rapporto di somiglianza tra due [...] del diritto) applica le norme previste per casi simili o materie analoghe. b. In filosofia, il termine è stato variamente inteso nell’età classica e nella scolastica: per Aristotele, è identità del rapporto che unisce due a due i termini di due ...
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connotativo
agg. [dal lat. mediev. connotativus, der. di connotare «segnare insieme o in aggiunta»]. – In filosofia, nome c., termine della logica scolastica, ripreso da J. Stuart Mill (1806-1873), che [...] designa quei nomi i quali indicano insieme un soggetto e un attributo (per es. bianco denota tutte le cose bianche – la neve, il latte, ecc. – e implica l’attributo della bianchezza); non c., sono detti ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, indipendentemente dall’attività conoscitiva.
Il...
Nella filosofia scolastica, atto con il quale l’intelletto concepisce un’idea senza che ne affermi o neghi nulla, differente quindi dal giudizio. In I. Kant, atto dell’immaginazione che riunisce il molteplice dell’intuizione sensibile.