agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso [...] o contribuisce a raccogliere dati utili, non mantenendo rapporti palesi con gli organi dei servizi e i loro componenti. e. Nel linguaggio giur., a. provocatore, chi induce altri a commettere un reato allo scopo di avere la prova del reato e quindi ...
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prassi
s. f. [dal gr. πρᾶξις «azione, modo di agire», der. di πράσσω «fare»]. – 1. In genere, l’attività pratica, spec. in quanto contrapposta all’attività teorica o speculativa. Nel linguaggio com.: [...] la p., conformarsi alla p.; è p. corrente, in questi casi, seguire l’ordine gerarchico. 2. Nel linguaggiofilosofico contemporaneo, e in partic. in alcune correnti marxiste, il condizionamento storico-economico, esercitato dai rapporti di produzione ...
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presenza
preṡènza (ant. preṡènzia) s. f. [dal lat. praesentia, der. di praesens -entis «presente1»]. – 1. a. Il fatto di essere presente in un determinato luogo, o di intervenire, di assistere a qualche [...] nazione) in seno all’Unione Europea. 2. Usi fig.: a. In filosofia, p. dell’io a sé stesso, consapevolezza di sé, detta più propriam s. Francesco). Frequenti nell’uso eccles., talora anche nel linguaggio com., le espressioni alla (ant. nella) p. di ...
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accidente
accidènte s. m. [dal lat. accĭdens -entis, part. pres. di accidĕre «accadere»]. – 1. a. Ciò che accade, e in partic. ciò che accade fortuitamente, senza una ragione apparente; avvenimento imprevisto, [...] un a. (all’impazzata); quell’a. di ragazza! 3. In filosofia, ciò che appartiene a un oggetto in modo casuale, o anche per sé stesso, senza però far parte della sua essenza. Di qui, nel linguaggio com. e fam., le locuz. fig. non saperne un a., non ...
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istanza
(ant. instanza o istànzia o instànzia) s. f. [dal lat. instantia «insistenza», der. di instare «stare sopra, insistere, incalzare»]. – 1. a. letter. Insistenza nel chiedere, nel pregare, e la [...] ’apparato psichico: Es, Io, Super-Io. 4. Nel linguaggio politico, organizzazione o istituzione che ha potere di decisione: i (un’i. di base, un’i. di vertice). 5. Nella filosofia scolastica, l’argomento con cui si insiste nel difendere una tesi da ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui [...] si decide, e la formulazione di tale apprezzamento. Nel linguaggio scolastico, il parere che l’insegnante scrive sul compito era ritenuto innocente del misfatto. 2. a. In filosofia, funzione logica che connette, affermativamente o negativamente, un ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano [...] stato di natura, si sottomettono a una autorità sovrana; nella filosofia hegeliana del diritto, invece, il concetto di s. civile assume critica in ogni ambito della vita sociale. Nel linguaggio sociologico e pubblicitario, con riferimento al tipo e ...
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sostanza
(ant. sustanza e sustànzia) s. f. [dal lat. substantia «essenza, realtà; mezzi di sussistenza», der. di substare «stare sotto», sul modello del gr. ὑπόστασις]. – 1. a. Termine che, fin dalle [...] da Dio che la crea e la conserva nell’esistenza; nella filosofia spinoziana l’unica sostanza è quella divina, mentre gli enti creati ma svolgono funzione analoga, ecc. 3. Nel linguaggio corrente, con riferimento ad alimenti, potere nutritivo: la ...
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discorsivo
agg. [dal lat. mediev. discursivus, der. di discurrĕre: v. discorrere]. – 1. a. Che ha i caratteri della conversazione, cioè semplice, piano, pacato: assumere un tono d.; linguaggio d.; stile [...] . 2. In filosofia, in contrapp. a intuitivo, detto del procedimento razionale che procede derivando conclusioni da premesse: conoscenza d.; pensiero d., nella logica aristotelica, il pensiero dianoetico. 3. Nello studio del linguaggio, che si ...
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relazione
relazióne s. f. [dal lat. relatio -onis, der. di referre «riferire», part. pass. relatus]. – 1. L’azione e il fatto di riferire, e il testo stesso, orale e scritto, con cui si riferisce, e [...] gli esperti delle pubbliche r.; r. sociali, nel linguaggio sociologico, le forme elementari, soggettive, coscienti e in (eccezionalmente anche presso un terzo stato). e. In filosofia, ente variamente interpretato nelle diverse concezioni e teorie: il ...
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linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina e umana: nell’inno vedico a Vac («la Voce»)...
pop-filosofia
(pop filosofia, Pop filosofia), s. f. Con-nessione tra la filosofia e le varie manifestazioni della cultura popolare contemporanea.
• proprio ora sta per essere presentata in Italia, dopo le tendenze del pensiero debole e di...