bere
bére (ant. e pop. bévere) v. tr. [lat. bĭbĕre] (pres. io bévo, ecc.; pass. rem. bévvi o bevétti [raro bevéi], bevesti, ecc.; fut. berrò [raro beverò], ecc.; condiz. berrèi [raro beverèi], ecc.; [...] ; da Filone accademico e da Dione stoico bevve tutta la filosofia (B. Davanzati). c. Superare con facilità: b. gli v. bevente. ◆ Il part. pass. bevuto è talora adoperato, nel linguaggio fam., come agg. e con valore attivo, riferito a persona che ha ...
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abituale
abitüale agg. [dal lat. mediev. habitualis, der. del lat. habĭtus -us «abitudine»]. – 1. a. Consueto, solito, conforme all’abitudine: seguire il ritmo a. di lavoro; riprendere le proprie a. [...] . Che è tale per abito, per abitudine: cliente a.; in partic., nel linguaggio giur.: contravventore a., delinquente a., e anche reato a., ubriachezza a., ecc. 2. In filosofia e teologia, si dice di attitudine o capacità acquisita (per distinzione sia ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, [...] ragione umana nello stato presente). Con uso più ristretto, nel linguaggio com., il rispetto e il timore stesso della divinità e dei del Seicento; storia delle r., scienza delle r., filosofia della r., discipline moderne che studiano le religioni, o ...
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creazione
creazióne s. f. [dal lat. creatio -onis, der. di creare «creare»]. – 1. a. L’atto di creare, di far nascere dal nulla; in partic., nella filosofia e religione cristiana, l’atto con cui Dio [...] architettonica; una c. superba, indovinata, infelice; un’ardita c. lirica; anche al plur.: le c. dello spirito, del genio. Nel linguaggio della moda, modello nuovo e originale di un capo di vestiario: ultime c., una c. di un famoso stilista italiano ...
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argomentare
v. tr. e intr. [dal lat. argumentari; der. di argumentum «argomento»] (io argoménto, ecc.). – 1. a. tr. Dedurre, ricavare per mezzo di argomenti o da indizî esteriori: a. una verità da un’altra; [...] van pur s’argomenta Di ritenerlo (T. Tasso). ◆ Part. pres. argomentante, anche come agg. e sost.; in partic., nel linguaggio della filosofia scolastica, detto dello scolaro che ha il compito di impugnare argomentando la tesi proposta e sostenuta dal ...
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mimesis
mìmeṡis s. f. – Traslitterazione del gr. μίμησις, adoperata spesso in luogo del suo der. ital. mimesi, spec. nel linguaggio della filosofia, dell’estetica e della cultura in genere. ...
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fondazione
fondazióne s. f. [dal lat. fundatio -onis, der. di fundare «fondare»]. – 1. L’opera, l’attività di fondare, in senso proprio: iniziare la f. di una palazzina; terreno adatto alla f.; sistemi [...] dell’ingl. foundation, il termine è inoltre usato nella filosofia contemporanea per indicare l’insieme dei principî, delle nozioni di validità e il metodo d’indagine. 3. Nel linguaggio giur.: a. Istituzione di carattere privato riconosciuta come ...
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angoscia
angòscia s. f. [lat. angŭstia: v. angustia] (pl. -sce). – 1. Respiro affannoso: quella angoscia Che m’avacciava un poco ancor la lena (Dante). 2. Stato di ansia e di sofferenza intensa che affligge [...] dell’ansia: distinzione non accolta se non in parte nel linguaggio della psichiatria, psicologia e psicanalisi, anche perché in altre lingue talvolta persiste qualche incertezza. 3. Nella filosofia esistenzialistica, stato di turbamento metafisico che ...
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linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina e umana: nell’inno vedico a Vac («la Voce»)...
pop-filosofia
(pop filosofia, Pop filosofia), s. f. Con-nessione tra la filosofia e le varie manifestazioni della cultura popolare contemporanea.
• proprio ora sta per essere presentata in Italia, dopo le tendenze del pensiero debole e di...