causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei [...] alle cause. In partic., in filosofia: c. efficiente, che produce c. di tutti i nostri guai; prov., chi è c. del suo mal pianga sé stesso. d. Locuz. prepositive: a causa conoscenza dell’argomento. 3. Insieme di diritti e di interessi (di un popolo, ...
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petizione
petizióne s. f. [dal lat. petitio -onis, der. di petĕre «chiedere»]. – 1. a. In senso generico, spec. nell’uso ant. e letter., domanda, richiesta che ha per fine di ottenere qualche cosa: dove [...] statali: fare, promuovere, sottoscrivere una p.; diritto di p., il diritto riconosciuto a tutti i cittadini dalla Costituzione si teneva conto nella redazione del documento definitivo richiesto; è sinon. di supplica. 2. In filosofia, p. di principio ...
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relazione
relazióne s. f. [dal lat. relatio -onis, der. di referre «riferire», part. pass. relatus]. – 1. L’azione e il fatto di riferire, e il testo stesso, orale e scritto, con cui si riferisce, e [...] a seconda dell’età dei titolari del reddito). c. In biologia, vita di una società o collettività. d. In diritto internazionale, r. diplomatiche, i rapporti che un terzo stato). e. In filosofia, ente variamente interpretato nelle diverse concezioni ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine [...] in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica delle quattro cause, causa f. è ciò per cui una cosa è quella che è, ciò che , come per es. la legge di approvazione del bilancio. d. Teoria f. deldiritto, sinon. di formalismo giuridico. 3. Nell’ ...
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soggettivita
soggettività s. f. [der. di soggettivo]. – In filosofia, il carattere del soggetto, in quanto è tale, e anche il soggetto stesso (v. soggetto2). Più genericam., carattere soggettivo (nei [...] . 1 di quest’aggettivo): s. dei valori, di un giudizio, di una critica. In diritto, si parla di s. giuridica con riferimento alla capacità di essere titolari di diritti e di doveri: è posseduta dalle persone fisiche fin dalla nascita, e dalle persone ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] studî, delle tue ricerche?; essere o. di venerazione, di amore, di pietà, d’invidia; divenire o. di scherno. b. Nel linguaggio giur., o. deldiritto, in senso generale, l’attività umana nelle sue varie manifestazioni; più comunem., con riferimento ai ...
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studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] teorico o pratico: lo s. della matematica, della filosofia, della musica, del canto; dedicarsi allo s. delle lingue; uno s giorno. In partic., diritto allo s., il diritto all’istruzione di base di tutti i cittadini, e il diritto dei più dotati, anche ...
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contraddittorio
contraddittòrio (o meno corretto contradittòrio) agg. e s. m. [dal lat. tardo contradictorius, agg.]. – 1. agg. a. Che è in contraddizione, in contrasto; per lo più al plur. e con valore [...] si contraddicono a vicenda, contrastanti, opposti. In filosofia, proposizioni c., due proposizioni che, avendo eguale rispondere in c.; accettare il contraddittorio. In diritto, principio del c., principio fondamentale nel rapporto processuale civile ...
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riduzione
riduzióne (ant. reduzióne) s. f. [dal lat. reductio -onis «il ricondurre», der. di reducĕre: v. ridurre]. – 1. L’azione, l’operazione di ricondurre, di ricollocare o far tornare al luogo o [...] canonico, l’atto che priva del potere dell’ordine e dei diritti e privilegi che gli sono connessi, ed equipara il chierico al laico. Con valori più astratti: r. di una questione al punto essenziale, al suo principio; in filosofia, r. all’assurdo (o ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] del comportamento umano in funzione di un fine soprannaturale. E con riferimento a scritti attinenti la filosofia nell’opinione di chi parla), anche se non corrisponde a una realtà di diritto; così nelle frasi: Milano è la capitale m. d’Italia; il ...
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diritto, filosofia del
Disciplina che indaga la complessa fenomenologia dell’esperienza giuridica, ricercandone il senso profondo attraverso una riflessione sul fondamento del diritto e dell’idea di giustizia ( ➔), sulla natura della legge,...
Diritto e filosofia del diritto in Croce e Gentile
Marina Lalatta Costerbosa
All’aprirsi del 20° sec. lo scenario giusfilosofico europeo annovera tra i suoi protagonisti la corrente tradizionale del giusnaturalismo e quel giuspositivismo...