soggettivita
soggettività s. f. [der. di soggettivo]. – In filosofia, il carattere del soggetto, in quanto è tale, e anche il soggetto stesso (v. soggetto2). Più genericam., carattere soggettivo (nei [...] varî sign. definiti al n. 1 di quest’aggettivo): s. dei valori, di un giudizio, di una critica. In diritto, si parla di s. giuridica con riferimento alla capacità di essere titolari di diritti e di doveri: è posseduta dalle persone fisiche fin dalla ...
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contro-filosofico
agg. Relativo a una concezione alternativa della storiografia filosofica. ◆ Proprio sugli autori maggiori del pensiero occidentale, invece, [Jacques Rancière] torna ne «Il disaccordo», [...] che rappresenta la sintesi più compiuta della sua critica contro-filosofica alla filosofia politica. (Filippo Del Lucchese, Manifesto, 17 aprile 2007, p. 14, Cultura).
Derivato dal s. f. controfilosofia con l’aggiunta del suffisso -ico. ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In [...] pace, pacificamente, con tranquillità, e anche con filosofia, con paziente saggezza: lavorare, studiare, leggere in giorno, con riferimento a cose o fatti poco gradevoli o meritevoli di critica: sono stanco di lavorare tutto il s. giorno; mi tormenta ...
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zdanovismo
〈ˇ∫da-〉 s. m. [dal nome dell’ideologo e uomo politico sovietico Andrej Aleksandrovič Ždanov (1896-1948)]. – Indirizzo generale di politica culturale avviato nell’Unione Sovietica subito dopo [...] fine della seconda guerra mondiale sulla base della critica all’individualismo decadente in letteratura, al formalismo nell’arte e nella musica, al cosmopolitismo, alla sudditanza nei confronti della filosofia occidentale, ecc., e consistente in un ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante [...] e un suo sviluppo storico: il p. degli antichi Greci; il p. filosofico di Platone; il p. del Vico; il p. politico di Mazzini; il programmaticamente provvisoria e aperta ad una continua rielaborazione critica. 3. a. Ciascuno degli atti del pensare ...
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energia
energìa s. f. [dal lat. tardo energīa, gr. ἐνέργεια, der. di ἐνεργής «attivo», da ἔργον «opera»]. – 1. a. Vigore fisico, spec. dei nervi e dei muscoli, potenza attiva dell’organismo; con questo [...] ) in cui si manifesta la pulsione. 2. Nella filosofia di Aristotele, l’atto o principio determinante e attuante, libera, v. potenziale, n. 3 a (potenziale termodinamico). E. critica (o e. di soglia), con riferimento a un determinato fenomeno, il ...
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indifferente
indifferènte agg. [dal lat. indiffĕrens -entis, comp. di in-2 e part. pres. di differre «differire» (v. differente); voce coniata da Cicerone per calco del gr. ἀδιάϕορος]. – 1. ant. Non [...] arme e di sembianza indifferenti (T. Tasso). 2. a. Nella filosofia cinico-stoica, di cosa per sé né buona né cattiva, né propria imperturbabilità e il proprio disinteresse. b. Nella critica testuale, lo stesso che adiaforo. c. Nella metrica ...
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introduzione
introduzióne s. f. [dal lat. introductio -onis]. – 1. a. L’azione d’introdurre, di mettere o portare dentro: i. di una sonda nell’esofago; il distributore automatico funziona con l’i. di [...] una disciplina: lezioni d’i. al corso; l’analisi logica intesa come i. allo studio del latino; i. alla filosofia, alla critica filologica; i. alla vita ascetica. Con questo sign., è spesso titolo o sottotitolo di libri che espongono i principî, gli ...
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prospettivismo
s. m. [der. di prospettiva1; per il sign. 2, cfr. ted. Perspektivismus]. – 1. Nelle arti figurative, e in partic. nella pittura, concezione della spazialità intesa prevalentemente come [...] applicazione delle tecniche della prospettiva. 2. In filosofia, concezione che afferma il valore relativo della in circostanze diverse (Nietzsche). 3. Nel linguaggio della critica letteraria, tecnica narrativa basata sull’intreccio di diversi punti ...
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senso comune
sènso comune locuz. usata come s. m. [dal lat. sensus communis]. – 1. Espressione filosofica, che traduce il greco di Aristotele κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», con cui si designa l’atto [...] perciò di sensorio comune: v. sensorio e cenestesi). 2. Filosofia (o scuola) del senso comune, la dottrina elaborata dalla che sarebbero così sottratti tanto alla dimostrazione quanto alla critica della ragione. 3. Nell’uso corrente, la normale ...
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Termine con cui si suole indicare la dottrina di I. Kant, com’è espressa soprattutto nella Critica della ragion pura. C. significa qui sottoporre la ragione a rigoroso esame, perché si chiariscano le sue pretese ‘legittime’ e si condannino quelle...
Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare artistico), la produzione e i prodotti dell’arte,...