lume
s. m. [lat. lūmen (-mĭnis), affine a lūx «luce»]. – 1. a. In genere, sorgente luminosa, apparecchio o mezzo, anche molto semplice, per produrre luce artificiale e illuminare: Facesti come quei che [...] l.; al plur. può anche significare le cognizioni, la cultura, la scienza, l’avvedimento, l’acutezza di mente (e anche in questo caso , E libero voler (Dante). L. naturale, nella filosofia scolastica (lat. lumen naturale), la naturale capacità della ...
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pratica
pràtica (ant. pràctica, pràttica) s. f. [uso sostantivato dell’agg. pratico; cfr. il gr. πρακτική (ἐπιστήμη) «(scienza) pratica»]. – 1. a. Attività volta a un risultato concreto in un certo campo, [...] ., attuare concretamente; prendere p. (di qualche cosa, o anche assol.), impratichirsi. Filosofia della p., filosofia dell’azione o del fare, nella sua distinzione dalla filosofia teoretica. b. Esercizio di una professione, di un mestiere, di un’arte ...
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sistematico
sistemàtico agg. [dal fr. systématique, e questo dal lat. tardo systematĭcus, gr. συστηματικός, der. di σύστημα (v. sistema)] (pl. m. -ci). – 1. a. Di sistema, del sistema; rispondente a [...] di un principio unificatore, e al modo stesso di trattarli e collegarli: carattere s. del pensiero, della filosofia, della scienza; costruzione, fondazione s. del sapere. Di qui la contrapposizione del termine, nel sign. di «coerente internamente o ...
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ayurveda
ayurvèda s. f. [voce sanscr., comp. di āyur «vita» e veda «scienza (sacra)»; propr. «scienza (sacra) della vita»]. – 1. Antica filosofia indiana fondata su una serie di complesse relazioni che [...] legano insieme le tre forze elementari (la luna, il sole, il vento), i cinque componenti di base della materia (acqua, aria, etere, fuoco, terra), i cinque sensi (gusto, olfatto, tatto, udito, vista). ...
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revisionario
agg. In filosofia, che si propone di rivedere, riconsiderare una teoria. ◆ Da non dimenticare che sullo sfondo la vera metafisica teutonica non dava bella mostra di sé, avvitata su se stessa [...] al di fuori del linguaggio; e via dicendo. Strawson dichiara spiccate simpatie per il progetto descrittivo. (Roberto Casati, Sole 24 Ore, 19 febbraio 2006, p. 36, Scienza e Filosofia).
Derivato dal s. f. revisione con l’aggiunta del suffisso -ario. ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei [...] stile accademicamente e retoricamente inteso. 3. In filosofia, la considerazione puramente «formale» della realtà, può distinguere un f. scientifico (concezione delle verità di una scienza, e in partic. della matematica, come fondate su convenzioni ...
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-sofia
-sofìa [dal gr. σοϕία, -σοϕία; cfr. sofìa]. – Secondo elemento compositivo di parole derivate dal greco (come filosofia, teosofia) o formate modernamente (come antroposofia), che significa «scienza, [...] dottrina» e sim. In alcune parole è poco sentito come elemento a sé, tanto che si tende a una pronuncia sonora della s iniziale (tradizionale in filosofia, sporadica altrove), anziché sorda. ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] all’attività e alla prassi soprattutto etico-politica, il secondo alla scienza, e in età cristiana, alla contemplazione come anticipazione della beatitudine oltremondana. Filosofia della v., corrente del primo Novecento fondata sul predominio del ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi [...] a tradizionale, convenzionale: la vita m.; la medicina, la scienza, la tecnica m.; la m. organizzazione del lavoro; i avvenimenti compresi in tale periodo; analogam., storia della letteratura, della filosofia, dell’arte m. (ma la poesia, la prosa, la ...
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intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare [...] come la fonte essenziale della conoscenza che è propria della scienza, distinta quindi da altre facoltà dello spirito (ragione, i sette doni dello Spirito Santo. Per l’i. agente della filosofia aristotelica, v. agente (nel sign. 1). b. Per estens., ...
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Espressione con la quale comunemente si indica l’ambito della ricerca filosofica che ha per oggetto la riflessione critica sulla natura, le metodologie e le implicazioni culturali, politiche, morali, religiose, ecc. delle diverse discipline...
Scienza e letteratura
Carlo D'Amicis
Nel saggio Filosofia e letteratura, pubblicato nel 1967 sulla Fiera letteraria, I. Calvino scriveva che "la scienza si trova di fronte a problemi non dissimili da quelli della letteratura: costruisce modelli...