convenzionalista
agg. e s. m. e f. [der. di convenzionale1] (pl. m. -i). – 1. a. Chi, nelle opinioni o nei modi di vita, è troppo attaccato alle convenzioni, e le segue in modo acritico, senza originalità. [...] b. Chi, in arte, segue forme convenzionali. 2. In filosofia, teorico fautore o seguace del convenzionalismo epistemologico; come agg., relativo al convenzionalismo: posizione c., interpretazione c. della scienza. ...
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atarassia
atarassìa s. f. [dal gr. ἀταραξία «imperturbabilità», comp. di ἀ- priv. e tema di ταράσσω «turbare» (cfr. τάραξις «confusione, sconvolgimento»)]. – Nella filosofia di Democrito e in quella [...] delle scuole postaristoteliche (epicurea, stoica, scettica), lo stato di indifferente serenità del saggio, che ha raggiunto il dominio delle proprie passioni ed è imperturbabile di fronte alle vicende ...
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combinatorio
combinatòrio agg. [der. di combinare]. – Fondato sulla combinazione, risultante dalla combinazione dei varî elementi. In partic.: 1. In filologia, metodo c., metodo che consiste nell’accertare [...] la suddivisione del continuo (curve, superfici, solidi) in un numero finito di elementi: archi, triangoli, tetraedri. 3. In filosofia, arte c., l’ideale di Leibniz di attribuire ai varî concetti dei segni simbolici (geometrici o algebrici), per ...
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differenza
differènza s. f. [dal lat. differentia, der. di diffĕrens -entis: v. differente]. – 1. a. L’esser differente; mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra persone o cose che [...] in questi casi riesco a mantenermi calmo; il tempo oggi è sereno, a d. di ieri. b. Con accezione più partic., in filosofia, per d. s’intende l’alterità, ossia la non identità, tra cose appartenenti allo stesso genere e aventi in comune la qualità per ...
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ateismo
s. m. [dal fr. athéisme, der. di athée «ateo»]. – Genericam., il non credere nell’esistenza di Dio o di ogni altra divinità, per agnosticismo, scetticismo o indifferenza religiosa; il termine, [...] spec. in passato, fu riferito all’atteggiamento di pensiero e di vita di chi non aderiva alle credenze religiose o alla filosofia ufficiale della propria comunità, e fu spesso confuso con il materialismo, il panteismo, l’epicureismo. Più in partic., ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui [...] , ecc.; chi ne riusciva integro (o, nel duello, vincitore) era ritenuto innocente del misfatto. 2. a. In filosofia, funzione logica che connette, affermativamente o negativamente, un soggetto con un predicato: g. analitico, sintetico, a priori, a ...
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intersoggettivita
intersoggettività s. f. [der. di intersoggettivo]. – In filosofia, il rapporto fra più soggetti, o il carattere di ciò che è intersoggettivo. ...
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intersoggettivo
agg. [comp. di inter- e soggetto2]. – In filosofia, che concerne più soggetti, che avviene tra soggetto e soggetto: rapporto i.; relazione i.; comunicazione i.; carattere intersoggettivo. ...
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ateneo
atenèo s. m. [dal lat. Athenaeum, gr. ᾿Αϑήναιον «tempio di Atena, luogo sacro ad Atena»]. – 1. Nome di un istituto d’istruzione superiore fondato in Roma dall’imperatore Adriano e destinato all’insegnamento [...] della filosofia, retorica, grammatica e giurisprudenza. 2. estens. Istituto scientifico o letterario, accademia; in partic., nell’uso odierno, università: l’a. «La Sapienza» di Roma; gli studenti degli atenei; a. musicale, conservatorio di musica. ...
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apatia
apatìa s. f. [dal lat. apathīa, gr. ἀπάϑεια «insensibilità», comp. di ἀ- priv. e πάϑος «passione»]. – 1. a. Stato d’indifferenza abituale o prolungata, insensibilità, indolenza nei confronti della [...] in alcune forme di schizofrenia, in alcuni stati depressivi e nella frenastenia di notevole grado. 2. Nella filosofia antica, stato di perfezione contemplativa dello spirito, che attraverso l’esercizio della virtù consegue la libertà interiore ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...