puro
agg. [lat. pūrus]. – 1. a. Detto di sostanza che non ha avuto alterazioni: oro p.; o che non è mescolata con sostanze estranee: idrogeno, ossigeno p.; vino p., non annacquato; caffè p., senza l’aggiunta [...] in fisica numeri puri sono soltanto i valori numerici di grandezze, oltre, beninteso, ai numeri della matematica). c. In filosofia, dell’attività di una funzione conoscitiva in quanto si presenta del tutto indipendente dalle altre: atto p., v. atto2 ...
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virtuale
virtüale agg. [dal lat. mediev. (dei filosofi scolastici) virtualis, der. di virtus «virtù; facoltà; potenza»: v. virtù]. – 1. a. In filosofia, sinon. di potenziale, cioè «esistente in potenza» [...] (contrapp. a attuale, reale, effettivo). b. In fisica, in matematica e nella tecnica, in contrapp. a reale, effettivo, si dice di enti o grandezze che, pur non corrispondendo a oggetti o quantità reali, ...
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qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] timbro, in relazione al punto o alla zona della cavità orale in cui viene articolata (v. timbro). f. In filosofia, il concetto di qualità, pur nel valore fondamentale di aspetto formale e concretamente determinato di una data realtà, assume valori ...
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oxoniense
oxoniènse (o ossoniènse; anche oxoniano) agg. [der. di Oxonia, nome lat. mediev. di Oxford], letter. – Della città di Oxford nell’Inghilterra merid.: l’università o.; la biblioteca o. (donde [...] Clarendon Press), tra le quali sono molto note le edizioni critiche di classici greci e latini; filosofia o., indirizzo della filosofia analitica (detto anche Scuola analitica di Oxford) svolto tra le due guerre mondiali e nell’immediato dopoguerra ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] ma non ha idee; il lavoro è modesto ma ha qualche i. originale. d. Dal sign. che la parola ha nella filosofia platonica, deriva il senso di modello astratto e ideale a cui si guarda come termine di paragone nel giudizio sulla qualità delle cose ...
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filosoficofiloṡòfico agg. [dal lat. tardo philosophĭcus, gr. tardo ϕιλοσοϕικός] (pl. m. -ci). – Attinente alla filosofia; proprio, o degno, della filosofia e dei filosofi: studî f.; dottrine, speculazioni [...] f.; questioni, considerazioni f.; scuola, corrente f.; movimento f.; pensiero, dubbio f.; avere mente filosofica; anche, di filosofi: Vidi ’l maestro di color che sanno [cioè Aristotele] Seder tra f. famiglia (Dante). E con allusione a caratteri che ...
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filosofofilòṡofo s. m. (f. -a) [dal lat. philoṡŏphus, gr. ϕιλόσοϕος; v. filosofia]. – 1. Chi professa la filosofia; chi si dedica cioè abitualmente allo studio dei problemi che formano oggetto dell’attività [...] in questo senso è frequente anche il femm. (che nel sign. proprio è raro o scherz.): via, non fare la filosofa!; v. inoltre filosofessa. 2. fig., fam. In funzione predicativa, chi sopporta le contrarietà con animo ragionevolmente sereno, o con stoica ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, [...] nel numero di dieci (sostanza, quantità, qualità, relazione, luogo, tempo, situazione, stato, fare, subire). b. Nella filosofia moderna e contemporanea, e segnatamente nel pensiero kantiano, ciascuno dei concetti fondamentali del pensiero puro, cioè ...
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postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo [...] che, venuto poco dopo Kant, ne continua e sviluppa il pensiero: la nuova filosofia fu quella dei tre grandi postkantiani, il Fichte, lo Schelling e lo Hegel (B. Croce). ...
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triade
trìade s. f. [dal lat. tardo trias -ădis, gr. τριάς -άδος, der. del tema di τρεῖς «tre»]. – Complesso, gruppo unitario e organico di tre persone o divinità, di tre enti o elementi: la t. dei grandi [...] (tali momenti sono comunem. denominati tesi, antitesi e sintesi); la t. dello spirito assoluto, in Hegel (arte, religione e filosofia); t. strofica, l’insieme di strofe, antistrofe e epodo, nei cori della melica e della tragedia greca. In partic.: 1 ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...