contraddittorio
contraddittòrio (o meno corretto contradittòrio) agg. e s. m. [dal lat. tardo contradictorius, agg.]. – 1. agg. a. Che è in contraddizione, in contrasto; per lo più al plur. e con valore [...] reciproco: asserzioni, dichiarazioni, argomenti, fatti, ordini c., che si contraddicono a vicenda, contrastanti, opposti. In filosofia, proposizioni c., due proposizioni che, avendo eguale soggetto e predicato, differiscono sia nella qualità (cioè ...
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intellezione
intellezióne s. f. [dal lat. intellectio -onis, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – Il processo dell’intendere mediante la facoltà dell’intelletto, concepito in [...] filosofia come sintesi di due elementi opposti: quello intelligente o «soggetto» (principio attivo dell’intendere) e quello che è inteso o «oggetto» (termine dell’azione del soggetto). ...
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intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà [...] e capacità d’intendere: gli esseri, le creature i., in genere gli uomini, contrapposti agli animali. In filosofia, principio i., il «soggetto», cioè il principio attivo dell’intendere. b. Più com., di persona che ha intelligenza pronta e vivace, che ...
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neohegelismo
‹neoeġe-› o ‹neoheġe-› (anche neohegelianismo o neohegelianéṡimo) s. m. [comp. di neo- e hegelismo o hegelianismo, ecc., dal nome del filosofo G. W. F. Hegel]. – Orientamento di pensiero [...] a Hegel, riprendendo e sviluppando anche con profonde modificazioni alcuni temi della sua filosofia; in partic. il termine indica due correnti filosofiche fra Ottocento e Novecento, una sviluppatasi nell’area culturale angloamericana (con esponenti ...
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intelligibilita
intelligibilità s. f. [der. di intelligibile]. – 1. In filosofia, il carattere di tutto ciò che è intelligibile, cioè comprensibile mediante la facoltà dell’intelletto, con quegli aspetti [...] di particolare chiarezza e penetrazione razionale che di quest’ultima sono peculiari: per Platone l’i. è il carattere essenziale delle idee. 2. Con sign. generico, nell’uso com., possibilità di essere ...
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spiritualista
s. m. e f. [der. di spirituale, spiritualismo] (pl. m. -i). – 1. In filosofia, fautore, rappresentante, seguace dello spiritualismo: gli s. metafisici francesi del Novecento; uno s. cattolico; [...] anche agg.: un filosofo s.; movimenti spiritualisti. 2. Con sign. più generico, chi ritiene che i valori spirituali abbiano assoluta preminenza su quelli materiali e intellettuali, e adegua il suo comportamento pratico a questa concezione: è un ...
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neoidealistico
neoidealìstico agg. (pl. m. -ci). – In filosofia, del neoidealismo, dei neoidealisti: le tesi n.; l’estetica n.; la concezione n. della storia. ...
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neoilluminismo
s. m. [comp. di neo- e illuminismo]. – Indirizzo o tendenza di chi riafferma i valori dell’illuminismo, spec. nel senso del culto della razionalità e della lotta contro l’oscurantismo [...] in politica e in filosofia. ...
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assenso
assènso s. m. [dal lat. assensus -us, der. di assentire «approvare»]. – 1. L’assentire, approvazione, e le parole o l’atto con cui si approva: dare, negare il proprio a.; un cenno, un mormorio [...] di a.; per i minorenni è necessario l’a. dei genitori. 2. In filosofia, atto col quale la coscienza aderisce a un’idea, a un’intuizione, o a una proposizione che le esprima, riconoscendone il carattere di verità. ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...