specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel [...] un infinito: s’avisò come, sotto spezie di servire a Dio, lei dovesse recare a’ suoi piaceri (Boccaccio). 2. In filosofia, termine usato nella dottrina atomistica della conoscenza per indicare i simulacri, cioè le immagini sensibili delle cose che si ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] m., di agire in un dato modo; obbligo m., sentito interiormente e non imposto da altri; scienze m., le scienze filosofiche, giuridiche e storiche, in quanto distinte dalle scienze fisiche e matematiche (classe di scienze m., in accademie); forza m ...
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schema
schèma s. m. [dal lat. schema, gr. σχῆμα -ματος «forma, aspetto, configurazione», da un tema di ἔχω «possedere, avere»] (pl. -i). – 1. Modello convenzionale, semplificato rispetto alla più complessa [...] : l’allenatore ha modificato lo s. di gioco. 5. fig. Modello rigido e chiuso, spec. nel campo letterario, artistico, filosofico, politico e sim.: la ribellione dei romantici contro gli s. del classicismo; come pittore è rimasto legato agli s. dell ...
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speculazione
speculazióne s. f. [dal lat. tardo speculatio -onis «esplorazione; indagine filosofica» (v. speculare2); il sign. 2 ricalca il fr. spéculation]. – 1. letter. L’atto dello speculare, il ricercare [...] all’attività pratica (πρᾶξις) e a quella produttiva (ποίησις), l’attività teoretica propria della matematica, della fisica e della filosofia prima, in quanto osservazione di oggetti che hanno in sé stessi il principio della propria realtà e necessità ...
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inverare
v. tr. e intr. pron. [der. di vero] (io invéro, ecc.), letter. – 1. tr. Rendere vero; dare vita, realtà, concretezza a qualche cosa: i. un pensiero; i. un’idea (o inverarla nell’azione, nell’opera); [...] , attuarsi: arte e religione s’inverano nella filosofia; il sentimento s’invera poeticamente nella sua espressione; la filosofia deve diventare politica per inverarsi, per continuare ad essere filosofia (Gramsci). b. Con altro sign., in Dante ...
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pratico
pràtico (ant. pràctico, pràttico) agg. [dal lat. tardo practĭcus, gr. πρακτικός «attivo, pratico», der. del tema di πράσσω «fare, agire»] (pl. m. -ci; ant. o pop. -chi). – 1. a. Che si riferisce [...] , ma all’atto p. si è rivelato irrealizzabile; mi aveva promesso un aiuto, ma all’atto p. ho dovuto fare tutto da solo. b. Nel linguaggio filosofico, di tutto ciò che ha riferimento allo studio e alla teoria del comportamento, del fare e dell’agire ...
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relativita
relatività s. f. [der. di relativo]. – 1. La condizione, la natura e il carattere di ciò che è relativo: r. di un giudizio, di una valutazione, o di un valore, di un’esperienza; r. della conoscenza [...] del reale, in filosofia; r. del tono, in musica. 2. In fisica, genericamente, si parla di relatività quando talune proprietà o grandezze che caratterizzano un ente fisico sono definibili, e assumono quindi significati e valori univoci, solo se si è ...
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storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. [...] ’ popoli, avremmo la s. de’ fatti antichi delle nazioni (Vico). Come materia d’insegnamento: lezione di s.; cattedra di s. e filosofia nei licei; esame di s.; laurearsi in s. moderna; testo di s. per la scuola media. Come titolo di opere storiche: S ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue [...] quale è da lui concepito, come confronto di diverse o opposte opinioni per far emergere una conclusione. b. Idee p., nella filosofia di Platone e dei platonici, le idee come modelli perfetti e immutabili della realtà mutevole. Per estens., di ciò che ...
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natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano [...] è duttile per sua n.; e più genericam.: una situazione assurda per sua stessa n.; esempî di varia n.; è nella n. della filosofia la ricerca della verità; è nella n. delle cose che ..., è un fatto naturale; sono argomenti, questi, di tutt’altra natura ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...