noumeno
noùmeno s. m. [dal gr. (τὸ) νοούμενον «ciò che è concepito dall’intelletto», part. pres. passivo di νοέω «conoscere intellettivamente»]. – 1. Nella filosofia platonica, ciò che è pensato o pensabile [...] intelletto, indipendentemente dall’esperienza sensibile, ossia le idee, in quanto distinte dagli oggetti sensibili. 2. Nella filosofia kantiana, l’essenza pensabile, ma del tutto inconoscibile, della realtà in sé, in contrapposizione al «fenomeno ...
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flessibilizzante
p. pres. e agg. Che contribuisce a sviluppare la duttilità mentale. ◆ proprio in una società come la nostra, caratterizzata da un’innovazione tecnologica crescente e da un’accentuata [...] ) • Si rassicuri il professor Marramao, per far comprendere ai governanti italiani la «funzione formativa e flessibilizzante» della filosofia non c’è bisogno di scomodare i «manager americani». Forse riusciamo ad arrivarci da soli. (Luciano Guerzoni ...
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storicismo
s. m. [der. di storico, foggiato sull’esempio del ted. Historismus]. – Con sign. generico, orientamento di pensiero che mira a comprendere ogni manifestazione umana riportandola al concreto [...] momento storico e all’ambiente in cui è emersa: lo s. di Novalis, lo s. di Vico. Con sign. più specifico, indirizzo filosofico sviluppatosi, spec. in Germania e in Italia tra la fine del 19° e gli inizî del 20° secolo, sulla base di influenze ...
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impassibilita
impassibilità s. f. [dal lat. tardo impassibilĭtas -atis; come termine della filosofia e della teologia, è calco del gr. ἀπάϑεια (v. apatia)]. – 1. La condizione, l’atteggiamento e l’aspetto [...] , alle invocazioni d’aiuto. 2. Nel linguaggio teologico, immunità dalla sofferenza, dal dolore, come condizione propria di Dio e dell’uomo che Dio assume alla gloria celeste. Anche sinon. di apatia, nel sign. che aveva nella filosofia antica. ...
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ermeneutica
ermenèutica s. f. [dal gr. ἑρμηνευτική (τέχνη), propr. «arte dell’interpretazione»; v. ermeneutico]. – Arte, tecnica e attività d’interpretare il senso di testi antichi, leggi, documenti [...] contemporanea, il termine è stato assunto per indicare il metodo del comprendere proprio della filosofia, e in partic., nello storicismo e poi nella fenomenologia (spec. di M. Heidegger), l’istituzione di continue correlazioni tra il sé e l’essere ...
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fondazionalismo
s. m. [der. da fondazionale, sull’esempio dell’ingl. foundationalism]. – In filosofia, ogni orientamento volto a realizzare un progetto di fondazione (v. fondazione, n. 2 b). L’uso del [...] termine si è diffuso soprattutto in connessione con gli sviluppi antimetafisici o relativistici di varie correnti della filosofia contemporanea, che mettono radicalmente in discussione la legittimità di tale progetto (e che si autoqualificano, quindi ...
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pop-filosofo
(Pop-filosofo) loc. s.le m. Filosofo che segue gli orientamenti della Pop-filosofia. ◆ Si è recentemente diffusa una voce secondo cui Lady Gaga e il filosofo Slavoj Žižek sarebbero diventati [...] sembri come minimo molto verosimile. Che cosa hanno mai in comune la pop-star più famosa del momento e il pop-filosofo che da anni domina le scene mondiali col suo impeto simpatico e irresistibile? (Edoardo Acotto, Vogue.it, 25 luglio 2011, News ...
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sarrismo
(Sarrismo) s. m. La concezione del gioco del calcio propugnata dall’allenatore Maurizio Sarri, fondata sulla velocità e la propensione offensiva; anche, il modo diretto e poco diplomatico di [...] ben poco. E pure il concetto di juventinità non sembra ancora essere stato assimilato dal tecnico bianconero, ben oltre la filosofia che vincere sia sempre l'unica cosa che conti. (Corriere dello sport.it, 15 febbraio 2020, Calcio).
Derivato dal nome ...
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epistemofilia
s. f. 1. Nella teoria psicoanalitica di Melanie Klein, la propensione a conoscere e investigare in dettaglio. 2. In filosofia, la fiducia totale nella scienza e nei suoi risultati, nella [...] , lo psicoanalista. Tale punto di vista fa sì che egli si differenzi da un filosofo della scienza o studioso dei significati. Ma l'utilità della filosofia, delle scienze sociali non si discute – ammette Sparti – «perché contrastano in fondo, con l ...
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agambeniano
agg. e s. m. Seguace, sostenitore del filosofo Giorgio Agamben. ♦ Il primo personaggio del ritratto di famiglia agambeniano è quello di Heidegger, a cui Agamben dedica molte delle pagine [...] ci ha spinto verso il senso comune. Per quel che mi riguarda forse questo è uno dei maggiori danni, dato che la filosofia richiede radicalità. Ma i danni sono ulteriori e difficilmente stimabili, a partire da un sovrappiù di discredito gettato sulla ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La f. può definirsi...
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e dell’area geografica in cui si collocavano,...