messere
messère s. m. [dal provenz. meser «mio signore»; v. sere]. – Titolo di dignità assai comune un tempo, che spettava di norma a giudici e notai, ma era usato anche, per rispetto e riverenza, come [...] per lo più iron. o spreg.: S’indraca Messerin contro i pedanti (Carducci, con allusione all’editore fiorentino Giuseppe Polverini; è probabile reminiscenza d’un noto sonetto caricaturale di Rustico di Filippo: Quando Dio messer Messerin fece ...). ...
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poltronificio2
poltronificio2 s. m. (iron.) In senso figurato, nell’ambito della politica, moltiplicazione degli incarichi di amministrazione e governo. ◆ «L’esclusione del dottor [Guido] Pagliaro dall’attività [...] per creare un poltronificio di grandi dimensioni» [Filippo Melchiorre riportato da Raffaele Lorusso]. (Repubblica, 3 del suffisso -ificio.
Già attestato nella Repubblica del 12 dicembre 1997, Roma, p. V (Antonio Augello riportato da Paolo Boccacci). ...
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sprazzare
v. tr. e intr. – Variante ant. e rara di spruzzare, documentata, con il sign. trans. di questo verbo, già nel sec. 13°: E chi ’l contende, nel viso gli sprazza Velen (Rustico di Filippo). La [...] sua reintroduzione nella lingua letter. contemporanea, con il sign. trans. e più spesso intr. di apparire o far apparire a spruzzi, spargere a spruzzi (riferito alla luce, a raggi luminosi o a visioni ...
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amico
s. m. (f. -a) e agg. [lat. amicus, affine ad amare] (pl. m. -ci). – 1. s. m. Chi è legato ad altri da vincoli di amicizia: avere, trovare, perdere, farsi un a.; a. intimo, a. d’infanzia; l’a. del [...] fondata a Ginevra dopo il 1806 dal rivoluzionario Filippo Buonarroti. 2. Usi estens.: a. Persona con ti sono a.; il cane è a. dell’uomo (per a. del giaguaro, v. giaguaro); sono molto amici, sono amicissimi fra loro; anche, favorevole, propizio: Se ...
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rimemorare
v. tr. [comp. di ri- e memorare] (io rimèmoro, ecc.), letter. – Ricordare: rimemorar la scorsa compagnia (Leopardi); Filippo passeggiava ... rimemorando il passato silenzioso, fantasticando [...] l’avvenire enimmatico (Borgese) ...
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borgognone
borgognóne agg. e s. m. (f. -a) [der. di Borgogna, provincia storica della Francia (fr. Bourgogne, da cui l’agg. e sost. bourguignon)]. – 1. a. Lo stesso che burgundio o burgundo. b. Più com., [...] dei Borgognoni. Per la fonduta b. (fr. fondue bourguignonne), v. fondue. c. Al plur., borgognoni, nome degli aderenti Giovanni Senza Paura, duca di Borgogna, e poi al suo successore Filippo il Buono, per combattere il duca di Orléans e il partito ...
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cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi [...] sovrano a cavallo (in partic., di Giovanni II re di Castiglia e di Filippo il Buono duca di Borgogna). 10. In alcune regioni (Lunigiana, Veneto, , da cui prendono origine le due arterie iliache comuni. ◆ Dim. cavalierino, con accezioni partic. (v.). ...
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oratoriano
agg. s. m. [der. di oratorio2]. – 1. agg. Di un Oratorio, che fa capo a un Oratorio, come nome di congregazioni: Biblioteca O., della Casa dei padri dell’Oratorio a Napoli; anche, di codice [...] appartenente a tale biblioteca: il codice Oratoriano MCF 1.16. 2. Con valore di s. m.: gli oratoriani, i sacerdoti dell’Istituto dell’Oratorio di s. Filippo Neri (v. oratorio2, n. 2), più noti come padri dell’Oratorio o filippini. ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi [...] spirante sorda, pronunciata (come la corrispondente sonora, v) accostando ai denti superiori il labbro inferiore. Essa di nomi proprî di persona che cominciano con questa consonante (Filippo, Fiorenza, ecc.). Senza punto, F è sigla automobilistica ...
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mensuale
mensüale agg. e s. m. [dal lat. tardo mensualis, der. di mensis «mese»]. – 1. agg. Sinon., oggi raro, di mensile. 2. s. m. In passato, tributo riscosso ogni mese, inizialmente con carattere [...] straordinario, in seguito stabile; furono tali, per es., la tassa imposta nel Milanese da Filippo Maria Visconti nel 1426 e quella che vi fu introdotta, inizialmente a sostegno delle spese belliche, da Carlo V nel 1536. ...
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FILIPPO V (Φίλιππος, Philippus)
M. Borda
Re di Macedonia, figlio di Demetrio II detto l'Etolico, nato il 237 circa a. C. Salì al trono nel 221-220.
Alleato di Annibale dopo Canne (216) entrò in conflitto con i Romani sinché nel 199 il console...
Secondogenito (n. 1294 - m. Longchamp 1322) di Filippo IV il Bello e di Giovanna di Navarra, fu prima conte di Poitiers. Nel genn. 1317, morto senza eredi maschi il fratello Luigi X, fu incoronato e si fece quindi riconoscere re dagli Stati...