esfiltrare
v. tr. Mettere in salvo, al riparo; portare fuori da una situazione e da un ambiente ostili. ◆ Socialisti? Se c’è un’atmosfera simbolica del disfacimento del Psi, è questa, al di là di ogni [...] carabinieri di Mani pulite per «esfiltrare» la contessa all’estero. (Filippo Ceccarelli, Stampa, 10 gennaio 2001, p. 4, Interno) • , 2 settembre 2006, p. 2, Primo Piano).
Derivato dal v. tr. (in)filtrare, con la sostituzione del prefisso es-.
Già ...
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gridare
v. intr. e tr. [prob. lat. quirītare «invocare aiuto; strillare»]. – 1. intr. (aus. avere) Alzare molto la voce, per farsi sentire o per fare rumore o per sfogare l’eccitazione dell’animo: g. [...] avvertire i compagni. E passando al discorso diretto: Tutti gridavano: «A Filippo Argenti!» (Dante); gridarono: «Al fuoco!» (o gridarono al fuoco); intollerabili; g. la croce o la crociata addosso a qualcuno (v. croce, n. 2 b; crociata1, n. 1 b). In ...
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devirilizzare
v. tr. In senso figurato, indebolire, privare di forza e vigore. ◆ la pittura della [Denyse] Willem non rimanda e non assomiglia che a se stessa. In essa si rappresenta un universo femminile, [...] il debito pubblico ha devirilizzato l’economia italiana. (Alessandro Corneli, Giornale, 29 aprile 2005, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal v. tr. virilizzare con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nella Stampa del 10 maggio 1996, p. 2, Interno ...
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tuonare
(meno com. o pop. tonare) v. intr. [lat. tŏnare, di origine onomatopeica, cui corrispondono forme affini in altre lingue indoeuropee] (io tuòno, ecc.; il dittongo mobile è sempre più raro, e [...] risuonare con forza: si sentiva t. la sua voce nell’aula (v. anche tonante); prendemmo le mosse Con un chiocco di frusta e parlare o inveire con veemenza: Demostene tuonava contro Filippo; il Savonarola tuonava dal pulpito contro il malcostume ...
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espresso
esprèsso agg. e s. m. [part. pass. di esprimere; nel sign. 4, dal fr. (train) express, ingl. express; nel
sign. 5, dall’ingl. express, che a sua volta è dal fr. exprès]. – 1. ant. Tratto fuori [...] e. che abbandonassero il territorio; condizione risolutiva e. (v. risolutivo, n. 1 a); e. proposito, formulato . a. ant. Mandato apposta: che il duca di Ferrara mandi dal re Filippo persona e. (Caro). Uomo e., e più com. come sost., un e ...
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privato
agg. e s. m. [dal lat. privatus, propr. part. pass. di privare «privare»; nel sign. 2 b dallo spagn. privado; nel sign. 3 dal lat. mediev. privatum (per ellissi di un sost. neutro)]. – 1. agg. [...] di privato). Per scrittura p., contrapposta ad atto pubblico, v. scrittura, n. 5. In diplomatica, documento p., quello conte d’ Olivares, duca di san Lucar, gran p. del re don Filippo il grande, nostro signore! (Manzoni). c. Con valore neutro, il ...
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smazzolare
v. intr. Nel gioco del calcio, colpire la palla in modo forte e deciso ma non calibrato né elegante. ◆ [Paolo Iglesias Montero] arriva e smazzola quando il buco si fa costante. Prova quasi [...] Repubblica, 1° ottobre 1998, p. 48, Sport) • pallone a [Alessandro] Del Piero, alle sue spalle piomba [Stjepan] Tomas che smazzola e inventa l’assist per [Filippo] Inzaghi. (Maurizio Crosetti, Repubblica, 29 gennaio 2001, p. 43, Sport).
Derivato dal ...
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tempio
tèmpio (ant. tèmplo) s. m. [dal lat. templum, da una radice affine al gr. τέμενος «recinto sacro», τέμνω «tagliare»: v. oltre] (pl. tèmpî o più spesso tèmpli, che evita l’ambiguità con tempi plur. [...] Tasso). 3. Ordine del Tempio, l’ordine dei Templari (v. templare, n. 2). Anche assol. Tempio, in qualche riferimento -93) condanna la persecuzione e soppressione dell’ordine operate da Filippo il Bello: Veggio il novo Pilato ... sanza decreto Portar ...
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auto-screditarsi
v. intr. pron. Screditare sé stessi; comportarsi in modo tale da perdere il credito di cui si gode, danneggiando la propria reputazione. ◆ Bisogna avere il coraggio di dirlo: ci sono [...] e che non ha nessun interesse al mondo a cambiare la propria condizione (Filippo Facci, Giornale, 11 febbraio 2004, p. 14, Commenti).
Composto dal confisso auto-1 aggiunto al v. intr. pron. screditarsi.
Già attestato nella Stampa del 31 marzo 1994, p ...
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angelo
àngelo (o àngiolo; ant. àgnolo) s. m. [lat. tardo angĕlus, dal gr. ἄγγελος «messaggero, angelo», usato dai traduttori greci dell’Antico Testamento per rendere l’ebraico mal’āk «messaggero, ministro»]. [...] gerarchie (o ordini), suddivise a loro volta in 3 cori ciascuna (v. gerarchia, n. 2); in senso stretto, gli angeli formano, !, a persona cara. 2. In numismatica, moneta d’oro coniata da Filippo VI di Valois re di Francia nel 1341-42, così chiamata (in ...
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FILIPPO V (Φίλιππος, Philippus)
M. Borda
Re di Macedonia, figlio di Demetrio II detto l'Etolico, nato il 237 circa a. C. Salì al trono nel 221-220.
Alleato di Annibale dopo Canne (216) entrò in conflitto con i Romani sinché nel 199 il console...
Secondogenito (n. 1294 - m. Longchamp 1322) di Filippo IV il Bello e di Giovanna di Navarra, fu prima conte di Poitiers. Nel genn. 1317, morto senza eredi maschi il fratello Luigi X, fu incoronato e si fece quindi riconoscere re dagli Stati...