noachide
noàchide s. m. [der. del nome ebraico di Noè, Nōaḥ]. – Discendente del patriarca biblico Noè (per lo più al plur.). Anche come agg.: le tre stirpi n., che hanno per capostipiti i tre figli di [...] Noè (Iafet, Sem, Cam) ...
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perpetuare
perpetüare v. tr. [dal lat. perpetuare, der. di perpetuus e perpetuo»] (io perpètuo, ecc.). – Rendere perpetuo, far durare in eterno; per estens., far sì che qualche cosa si prolunghi nel [...] , la memoria di qualcuno; l’illusione di p. l’attimo che ci ha rapito il cuore (Ungaretti); p. la stirpe, continuarla generando figli; talvolta in frasi di tono enfatico: p. un abuso, il vizio, il malcostume. Come intr. pron., durare in eterno, o ...
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orbita
orbità s. f. [dal lat. orbĭtas -atis, der. di orbus «orbo»], letter. ant. – 1. L’essere orbo, cioè privato, a causa della loro morte, dei genitori o dei figli; condizione di orfano. 2. Cecità, [...] totale o parziale ...
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tremare
v. intr. [lat. trĕmĕre, con mutamento di coniug.] (io trèmo, ant. trièmo, ecc.; aus. avere). – 1. Del corpo dell’uomo e di animali, o di una parte di esso, essere scosso da rapidi movimenti oscillatorî [...] piedi). Con uso assol., trepidare, essere in ansia: tremo per lui, per la sua sorte; povera madre!, trema sempre per i suoi figli; più com., essere impaurito, o messo in timore: era un sergente che faceva t. i soldati; l’esame era così difficile che ...
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ripartibile
ripartìbile agg. [der. di ripartire1]. – Che si può o si deve ripartire, dividere: lasciò un’eredità di beni immobili r. fra i suoi tre figli. ...
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orbo
òrbo agg. [lat. ŏrbus «privo»]. – 1. Cieco, privo della vista; per lo più sostantivato: Lo mento a guisa d’orbo in su levava (Dante); Vommene in guisa d’orbo, senza luce (Petrarca); un povero o.; [...] spiro (Manzoni); in partic., privato di persona cara, soprattutto per opera della morte: orba del marito; o. del padre, dei figli; con uso assol.: misera fanciulla, orba, innocente (T. Tasso), orfana dei genitori; Ed orba madre, che doleasi in vano ...
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diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito [...] da parte del prossimo; ho anch’io il d. di esprimere la mia opinione; d. di comandare, di punire; i d. dei genitori, dei figli, dei coniugi; i d. dell’amicizia; per d. d’anzianità; per d. di conquista; il d. del più forte; dopo aver tanto lavorato ...
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riparto
s. m. [der. di ripartire1]. – Sinon. meno com. di ripartizione, sia come azione del ripartire (nel sign. di suddividere), sia come effetto o risultato: fare il r. degli utili; questa madre ... [...] protestava spesso ... che amava con un r. eguale d’affetti tutti i suoi nove figli (C. Gozzi). Nel sign. più concr. di suddivisione, sezione di un complesso industriale, commerciale, ospedaliero, ecc., o di unità organica di truppa, è molto più ...
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lord
‹lòod› s. m., ingl. [propr. «signore», dall’ingl. ant. hlāford «custode del pane»] (pl. lords ‹lòod∫›; in ital. per lo più adattato nella pronuncia in lòrd, col pl. invar. o, in passato, raram. [...] dei Lords), e anche a membri dell’aristocrazia, spec. ai baroni e, per estens., ai primogeniti dei duchi, marchesi e conti, ai figli minori dei duchi e marchesi (nel primo caso il titolo è premesso al cognome, nel secondo al nome); gli arcivescovi e ...
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correggere
corrèggere v. tr. [dal lat. corrigĕre, comp. di con- e regĕre «reggere, dirigere», rifatto secondo reggere] (coniug. come reggere). – 1. a. Rendere migliore e più esatto eliminando errori, [...] senso morale, rendere migliore togliendo (con ammonimenti, consigli, rimproveri, castighi) cattive abitudini o inclinazioni: i figli vanno corretti in tempo. b. Nel rifl., correggersi, migliorare la propria condotta, il proprio carattere; correggersi ...
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FEDERICO II, FIGLI
Dalle sue tre mogli Federico II ebbe almeno sei figli accertati. Da Costanza d'Aragona, sua prima consorte, nacque nel 1211 Enrico (VII) re di Germania e di Sicilia. Dalla seconda, Iolanda di Brienne, ebbe nel 1228 Corrado...
Figli della Lupa
Organizzazione fascista dei più giovani (fino agli 8 anni) all’interno dell’Opera nazionale Balilla, poi GIL; la denominazione (dal 1934) si riallacciava alla leggenda della lupa capitolina, emblema e simbolo della città di...