paraggio2
paràggio2 s. m. [dal fr. parage, provenz. paratge «parentela, nobiltà», der. di pair (ant. per) «pari, uguale»], ant. – 1. Condizione sociale (per nascita, per discendenza): dama di gran p., [...] di paraggio. 2. Nel diritto feudale, la quota dei beni che il primogenito, titolare esclusivo della successione del feudo, era obbligato a dare ai fratelli cadetti, come per compensarli della loro esclusione nella successione stessa. Dote di ...
Leggi Tutto
ignobile
ignòbile agg. [dal lat. ignobĭlis, in origine «sconosciuto; non distinto; comune», comp. di in-2 e gnobĭlis, forma ant. di nobĭlis «nobile»]. – 1. letter. Che non è nobile di nascita; di bassa [...] non erano cavalieri per nascita (per es., i negozianti, i contadini, le donne) e perciò non degni di essere investiti di un feudo. 2. Più com. in senso morale, di persona o di comportamento o atto che riveli mancanza di dignità, bassezza d’animo e ...
Leggi Tutto
cavalleria
cavallerìa s. f. [der. di cavaliere]. – 1. a. Milizia a cavallo, che dal sec. 16° era distinta, secondo l’armatura indossata dai cavalieri, in c. leggera e c. grave o pesante. In senso concr., [...] (Giamboni). 2. Nel medioevo, istituzione politica e sociale, della quale facevano parte i cadetti esclusi dalla trasmissione ereditaria del feudo, i quali erano legati fra loro da un giuramento di fedeltà non a un signore, ma agli ideali di giustizia ...
Leggi Tutto
investire
v. tr. [dal lat. investire «coprire con una veste, rivestire, circondare», nel lat. mediev. «mettere in possesso d’una dignità»] (io invèsto, ecc.). – 1. a. Mettere in possesso di un dominio, [...] grado, affidare un mandato importante, riconoscere con certe formalità la facoltà di esercitare determinati diritti, e sim.: i. d’un feudo, di un beneficio ecclesiastico, di un titolo, di un’autorità, di un incarico; i. di pieni poteri, e più spesso ...
Leggi Tutto
nobiliare
agg. [der. di nobile]. – Dei nobili, della nobiltà: casta n., l’insieme dei nobili in quanto ceto chiuso, distinto o contrapposto al ceto medio, alla borghesia, alla classe popolare; predicati [...] . al fr. de, al ted. von, all’oland. van, ecc.) è spesso inclusa – seguita dall’indicazione del patronimico, o del luogo d’origine o del feudo – nei cognomi di famiglie nobili, pur non essendo di per sé prova e nemmeno semplice indizio di nobiltà. ...
Leggi Tutto
signore
signóre (ant. segnóre) s. m. [lat. senior -ōris «uomo anziano, d’età tra i 45 e i 60 anni» (compar. di senex «vecchio»), già usato nel lat. tardo come titolo distintivo e onorifico]. – 1. a. [...] generica (come equivalente del lat. dominus), persona che ha dominio, responsabilità di governo (per es., il possessore di un feudo rispetto ai vassalli, chi aveva il governo dei liberi comuni, il magistrato unico addetto al governo di una città), e ...
Leggi Tutto
corvo2
còrvo2 s. m. – Nome di due rinomati vini bianco e rosso, della Sicilia, prodotti nella zona del Corvo (di qui il nome), ex-feudo situato nel territorio di Casteldaccia in prov. di Palermo, con [...] uve locali dei vitigni catarratto e inzolia il bianco, perricone e catanese il rosso ...
Leggi Tutto
beneficio
benefìcio (non com. benefìzio) s. m. [dal lat. beneficium, comp. di bene «bene1» e tema di facĕre «fare» (cfr. -ficio)]. – 1. Qualsiasi atto o concessione con cui si fa del bene ad altra persona [...] loro unione nacque appunto il rapporto feudale, sicché, storicamente, beneficio finì con l’essere usato spesso come sinon. di feudo. b. B. ecclesiastico: ente giuridico costituito dall’autorità ecclesiastica, e consistente in un ufficio sacro con il ...
Leggi Tutto
vassallaggio
vassallàggio s. m. [der. di vassallo]. – 1. Nel rapporto feudale (v. feudalesimo), è l’atto mediante il quale un uomo libero (detto in lat. mediev. vassus) si assoggetta a un altro (detto [...] fedeltà e ricevendone in cambio la promessa di protezione. È detto latinamente commendatio, e costituisce l’elemento personale del feudo (v.), in contrapp. a quello reale, detto beneficium. 2. fig. Stato di soggezione, di stretta e anche servile ...
Leggi Tutto
relevio
relèvio s. m. [dal lat. mediev. relevium]. – Nel diritto feudale medievale, il donativo, altrimenti detto laudemio, che l’erede del feudatario doveva corrispondere al signore per relevare feudum, [...] cioè per riottenere il feudo, che era decaduto per la morte del vassallo originariamente investito dalla mano del padrone. ...
Leggi Tutto
Le origini del feudo racchiudono molti problemi non ancora interamente risolti. Chiara non è neppure l'origine della parola, che nelle sue prime menzioni appare nel Mezzogiorno della Francia con la forma feum, fevum, più tardi feudum. In Italia...
Feudo quaternato
GGiancarlo Vallone
La feudistica e l'antiquaria conoscevano l'origine del feudo quaternato nel modo superficiale indicato dall'etimo e con la piena coscienza che fosse istituto peculiare del Regno (Capece, 1570). L'indicazione...