capra
s. f. [lat. capra]. – 1. a. Ruminante appartenente alla famiglia bovidi, sottofamiglia caprini, il cui addomesticamento risale al periodo preistorico. Nell’uso com. il nome è riferito in partic. [...] in passato come strumento di tortura: terminava in alto con una punta, su cui si faceva sedere l’imputato, tenuto fermo in quella posizione mediante un sistema di corde. 4. In astronomia, Capra, la stella principale della costellazione dell’Auriga ...
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minuto2
minuto2 s. m. [dal lat. tardo minutum «particella», neutro sostantivato dell’agg. minutus: v. la voce prec.]. – 1. a. Unità di misura di tempo e di angoli, pari alla 60a parte dell’ora o, rispettivam., [...] m., e sim., per rassicurare altri che un’operazione o faccenda qualsiasi richiederà pochissimo tempo; è un bambino irrequieto che non sta fermo un m.; vi chiedo un m. di attenzione; sono così impegnato che non ho un m. da perdere; non perde un m ...
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presegnalamento
presegnalaménto s. m. [der. di presegnalare]. – Nella circolazione stradale, l’azione, il fatto e il modo di presegnalare: p. di lavori in corso; p. di un veicolo fermo in mezzo alla [...] carreggiata ...
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presegnalare
v. tr. [comp. di pre- e segnalare]. – Segnalare in precedenza, o avvertire della prossima presenza di un segnale. In partic., nella circolazione stradale, porre un presegnale a una certa [...] distanza dal luogo di un segnale successivo o di un effettivo pericolo: p. un veicolo fermo; p. con frecce l’obbligo di svolta a un incrocio. ...
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presegnale
s. m. [comp. di pre- e segnale]. – Segnale dato o collocato prima. In partic., nella circolazione stradale, segnale che precede e preannuncia un altro segnale posto a qualche distanza, o avverte [...] in anticipo della presenza di un pericolo: p. di incidente, p. di veicolo fermo in corsia. ...
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titubanza
s. f. [dal lat. titubantia, der. di titubare «titubare»]. – L’essere titubante; l’atteggiamento, il modo di comportarsi di chi si mostra incerto ed esita a prendere una decisione: ho una certa [...] t. ad accettare quell’incarico; dopo molta t., ha acconsentito; era convinto che quella t. fosse una tattica dell’omino per farsi valere (Rovetta); talvolta anche al plur.: è un carattere fermo, che non conosce titubanze. ...
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stratico
straticò (o stradicò; anche straticòto, stradicòto, stratigòto) s. m. [dal gr. στρατηγός, nella pronuncia bizantina]. – Variante ant. di stratego, come magistrato bizantino e dell’Italia merid. [...] nel medioevo: credesi per fermo che domane lo stradicò il farà impiccare (Boccaccio); dirò de un altro notevole inganno in persona de un nostro straticò marchisano (Masuccio Salernitano). ...
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quiete
quiète s. f. [dal lat. quies -etis]. – 1. Lo stato di ciò che è fermo rispetto a un sistema di riferimento; immobilità. Con questo senso, si contrappone di solito a moto, spec. nella fisica: un [...] corpo in q.; passaggio dallo stato di q. allo stato di moto; in grammatica e nella lessicografia, verbi di q. e verbi di moto, soprattutto con riguardo alla reggenza di complementi di luogo. Nell’uso corrente, ...
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divanista
s. m. e f. Chi ha la consuetudine di viaggiare facendosi ospitare e dormendo sul divano; chi attende in poltrona o su un divano. ◆ Viaggiando si creano delle reti di amici di tutto il mondo, [...] ai piani del suo portavoce che mese dopo mese ha smesso di inviare «gibelline» alla stampa, a essere sul «pezzo». Fermandosi in anticamera, ma solo per fare quattro chiacchiere con i «divanisti» (i cronisti di palazzo in attesa delle esternazioni ...
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quieto
quièto (letter. quèto) agg. [dal lat. quietus, der. di quies -etis «quiete»]. – 1. a. Che è in uno stato di quiete, assoluta (e quindi con sign. prossimo a fermo, immobile) e più spesso relativa [...] (più vicino a calmo, tranquillo): un corpo, un ente fisico perfettamente q., in stato di quiete; la provedenza ... fa ’l ciel sempre quïeto Nel qual si volge quel c’ha maggior fretta (Dante), il cielo ...
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Diritto
Misura precautelare a cui viene sottoposta una persona gravemente indiziata di determinati delitti. Il fermo non è consentito quando il fatto è stato compiuto nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima ovvero...
Comune delle Marche (124,53 km2 con 36.812 ab. nel 2020; detti Fermani); capoluogo dell’omonima provincia. È situato a 319 m s.l.m. su un colle tra le basse valli dei fiumi Tenna e Ete Vivo. Attivo mercato di prodotti agricoli (cereali, ortaggi,...