sopraggiungere
sopraggiùngere (ant. sopraggiùgnere, sovraggiùngere e sovraggiùgnere) v. intr. e tr. [comp. di sopra- (o sovra-) e giungere (ant. giugnere)] (coniug. come giungere). – 1. intr. (aus. essere) [...] trasportato i feriti all’ospedale; più semplicem. capitare, avvenire, riferito per lo più a cose spiacevoli: tengo per fermo che maggior disavventura di questa non mi potesse sopraggiungere (Leopardi). b. Arrivare, giungere, di persone che vengono ad ...
Leggi Tutto
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), [...] quel giornale là; quello là mi sembra più adatto. In qualche caso serve a dare tono più imperioso alla frase: che fate là?; fermo là!; zitto là!; o a rafforzare l’espressione: ecco là quel che succede a essere sbadati; guarda un po’ là che pasticcio ...
Leggi Tutto
dimorare
v. intr. [dal lat. demorari «trattenersi, indugiare», der. di morari «ritardare, dimorare»] (io dimòro, ecc.; aus. avere, più raro essere). – 1. a. Abitare, più o meno stabilmente, in un luogo: [...] restare; anche fig.: in tal disposizion dimorando (Boccaccio); e così d. in un pensiero, d. nell’inganno, ecc. c. ant. Star fermo: Come gente che pensa a suo cammino, Che va col cuore e col corpo dimora (Dante). 2. letter. Indugiare: Assai lungamente ...
Leggi Tutto
stagione
stagióne s. f. [lat. statio -ōnis, propr. «sosta, fermata», der. di stare «stare fermo»; cfr. stazione]. – 1. Ciascuno dei quattro intervalli di tempo (s. astronomiche) nei quali l’anno resta [...] diviso dai passaggi del Sole agli equinozî e ai solstizî: primavera, con inizio al passaggio del Sole all’equinozio omonimo, intorno al 21 marzo; estate, con inizio al passaggio del Sole al solstizio omonimo, ...
Leggi Tutto
stagnante
agg. [part. pres. di stagnare1]. – 1. Detto di un liquido, fermo, che non scorre: acque s., che formano uno stagno, una palude, un pantano; con riferimento a liquidi organici: sangue s., umori [...] s., che ristagnano; per estens., riferito a masse d’aria, ad accumuli di gas e sostanze aeriformi, che incombono pesanti e senza movimento d’aria nuova o pulita: aria s.; miasmi, odori s.; entrarono nello ...
Leggi Tutto
stagnare1
stagnare1 v. intr. e tr. [lat. stagnare, der. di stagnum «stagno, acqua morta»] (io stagno, ... noi stagniamo, voi stagnate; e nel cong. stagniamo, stagniate; come intr., aus. avere). – 1. [...] l’aria lenta Che a stagnar si rimase Tra le sublimi case (Parini). b. In senso fig., analogam. a ristagnare, esser fermo, privo del normale movimento, soprattutto con riferimento all’ambito econ. e finanziario: il mercato continua a s.; capitali che ...
Leggi Tutto
sempre
sèmpre avv. [lat. sĕmper]. – 1. Con continuità ininterrotta, senza termine di tempo (cioè senza fine, e talora senza principio); estens., per un tempo lunghissimo, nel passato o nel futuro: Dio [...] 3. a. Con funzione restrittiva, per confermare una regola o per fare una riserva (equivale più o meno a «tenendo però fermo che ...; alla condizione, naturalmente, che ...; col solito patto», e sim.): vorrei andarci, s. però col tuo permesso; può già ...
Leggi Tutto
stagnazione
stagnazióne s. f. [der. di stagnare1, sul modello dell’ingl. stagnation]. – Il fatto di essere stagnante, fermo e immobile. Non com. in senso proprio, riferito ad acque superficiali o ad [...] altri liquidi e a sostanze aeriformi (per cui è com. ristagno): s. di acque di raccolta; s. del sangue; s. del fumo, di esalazioni; è invece com. nel senso fig. di immobilità, mancanza di movimento e sviluppo, ...
Leggi Tutto
rato
agg. [dal lat. ratus, part. pass. di reri «stabilire» e agg.]. – 1. letter. raro. Ratificato, confermato: or fa’, padre, che ’l patto Sia fermo e r. e sacro (Caro). 2. a. In diritto canonico, matrimonio [...] r., matrimonio tra battezzati formalmente valido, distinto in matrimonio r. e consumato, se materialmente concretato con l’atto sessuale coniugale idoneo alla generazione della prole, e matrimonio r. e ...
Leggi Tutto
fiorentineggiare
v. intr. [der. di fiorentino] (io fiorentinéggio, ecc.; aus. avere). – Ostentare fiorentinità nel parlare o nello scrivere: coloro che, nati in Siena, ... si stima per fermo che voglin [...] fiorentineggiare o mostrar di sapere soprafinissimamente toscaneggiare (Sc. Bargagli) ...
Leggi Tutto
Diritto
Misura precautelare a cui viene sottoposta una persona gravemente indiziata di determinati delitti. Il fermo non è consentito quando il fatto è stato compiuto nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima ovvero...
Comune delle Marche (124,53 km2 con 36.812 ab. nel 2020; detti Fermani); capoluogo dell’omonima provincia. È situato a 319 m s.l.m. su un colle tra le basse valli dei fiumi Tenna e Ete Vivo. Attivo mercato di prodotti agricoli (cereali, ortaggi,...