feniciofenìcio agg. [dal lat. Phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος] (pl. f. -cie). – Dei Fenici (lat. Phoenices, gr. Φοίνικες), popolazione di stirpe semitica che abitava anticamente la Fenicia (zona costiera [...] del Mediterraneo orient. corrispondente all’incirca all’odierno Libano); appartenente o relativo ai Fenici, alla Fenicia: l’alfabeto f., una delle più antiche scritture alfabetiche (dalla quale deriva l’alfabeto greco); la religione, l’arte f.; le ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura [...] sia nella sequenza delle lettere nella riga sia nella successione delle pagine): esemplato sui segni del sistema grafico fenicio, si caratterizza successivamente nelle forme del cosiddetto ebraico quadrato, tuttora in uso. Lingua e. o, come s. m ...
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a1
a1, A s. f. o m. – Prima lettera dell’alfabeto latino e di quasi tutti gli altri alfabeti, derivata, come la maggior parte delle altre lettere, dall’alfabeto fenicio, attraverso quello greco; il suo [...] «toro»: la forma primitiva del segno indica appunto una testa di toro; dal fenicio deriva anche il nome ebraico ’ alep e quello arabo alif. Con riguardo alla fonetica, nella grafia italiana la lettera a rappresenta un fonema vocalico, caratterizzato ...
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alfabeto
1. MAPPA L’ALFABETO è un insieme di segni, ciascuno dei quali generalmente indica il suono di una consonante o di una vocale di una lingua o di un gruppo di lingue (quando invece un segno è [...] , modello di ogni uccisore di mostri, era anche musico e guida delle Muse, così Cadmo introdusse in Grecia l’alfabeto fenicio e Teseo raggruppò alcuni modesti villaggi in una nuova entità che fu da allora Atene.
Roberto Calasso,
Le nozze di Cadmo ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato [...] verso il basso, triangolo che poi, col mutare della materia su cui si scriveva, diventò un semicerchio. Nell’alfabeto greco, mutata la direzione della scrittura, l’asta venne a sinistra e il semicerchio ...
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u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] L’alfabeto latino aveva infatti in età classica la sola lettera V, per indicare sia il valore vocalico della u dell’ital. uno (in lat. VNVS) sia quello semiconsonantico della u dell’ital. quale (in lat. ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano [...] si è ritenuto opportuno assegnargli una collocazione propria nell’ordinamento alfabetico. Graficamente la lettera i, derivata dall’alfabeto fenicio, era rappresentata presso i Greci e i Romani da una semplice asta verticale; il punto sulla minuscola ...
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d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono [...] svolte poi, tanto nell’alfabeto latino quanto nel greco, le varie forme di minuscola che hanno, come elemento comune, il prolungamento verso l’alto di un tratto del segno primitivo. In italiano, la lettera ...
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lambda
(o labda) s. m. [dal gr. λάμβδα o λάβδα (lat. lambda), dal fenicio lama, ebr. lāmedh], invar. – Nome della undicesima lettera dell’alfabeto greco e del segno che la rappresenta (minuscolo λ, maiuscolo [...] Λ), corrispondente alla lettera l, L dell’alfabeto latino. Nella numerazione greca, a partire dal 4° sec. a. C., un λ con apice a destra in alto (λ′) indica il numero 30, con apice a sinistra in basso ...
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fimbria
fìmbria s. f. [dal lat. fimbriae -arum pl.]. – 1. Presso gli antichi Romani, orlo frangiato di vesti eleganti; il nome è stato usato, nel linguaggio letter., anche per vesti di epoche successive [...] ); una di quelle tuniche a mille pieghe ... con la f. stampata in sanguigno d’un fregio di polpi al modo fenicio (D’Annunzio). 2. estens. a. Orlo, frangia, in genere. b. Nome di varie formazioni anatomiche di differenti sistemi, morfologicamente ...
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FENICIO, Iacopo
Rosa Maria Cimino
Nacque a Capua (od. prov. di Caserta) intorno al 1558; nel 1580 entrò nella Compagnia di Gesù e tre anni dopo partì alla volta dell'India meridionale, dove soggiornò a lungo, soprattutto nel territorio di...
(fenicio Qart Ḥadasht) Colonia fenicia nell’Africa settentrionale. Fu fondata nell’814 a.C., secondo la tradizione da Elissa (Didone). Per la sua posizione favorevole (tra il lago di Tunisi e il mare), si spinse subito sulla via dei traffici...