-gonio
-gònio [der. del gr. γόνος «generazione»; cfr. gonio]. – Secondo elemento compositivo di parole scientifiche, che indica: in zoologia, cellule germinali femminili e maschili (prima del periodo [...] di accrescimento che le trasformerà in gonociti), come in oogonio, spermatogonio; in botanica, un organo uni- o pluricellulare che dà origine a cellule riproduttive: archegonio, ascogonio, sporogonio, ...
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riproduzione
riproduzióne s. f. [der. di riprodurre]. – 1. L’azione, l’operazione di riprodurre, il fatto di venire riprodotto, nel sign. di produrre di nuovo. Si usa quasi esclusivam. in economia: r. [...] i due sessi, ognuno dei quali è fornito del rispettivo apparato sessuale e dei gameti maschili (spermatozoi) e femminili (ovocellule), per cui la riproduzione avviene per fusione delle due cellule germinali e successiva formazione dello zigote da ...
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autocentrato
p. pass. e agg. Centrato su sé stesso. ◆ oggi parte dell’impresa veneta cerca una via per rispondere al problema. È, ancora una volta, una via autocentrata, autoreferenziale. (Manifesto, [...] , molto confuso e un po’ bugiardo, è diventato grazie a «Sex and the city» il tele-bersaglio di molte femminili infelicità, ma Big verrà presto dimenticato mentre i maschi di Dorothy Parker resistono ai decenni. (Maria Latella, Corriere della sera ...
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gonocito
(o gonocita) s. m. [comp. di gono- e -cito (o -cita)]. – In biologia, nome dato alle cellule germinali maschili e femminili durante il periodo della meiosi (spermatociti e ovociti di primo e [...] di secondo ordine), e da altri autori, con uso meno proprio, alle cellule germinali indifferentemente, in qualsiasi stadio dello sviluppo ...
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gallo4
gallo4 s. m. [dal lat. Gallus, gr. Γάλλος, voce di origine frigia]. – Nell’antichità greco-romana, ciascuno dei membri di una corporazione sacerdotale addetta al culto di Cìbele, la Gran Madre [...] degli dei, ch’essi celebravano con processioni e feste orgiastiche, indossando vesti femminili. ...
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parentela
parentèla s. f. [dal lat. tardo parentela, der. di parens -entis «genitore, parente»]. – 1. a. Il rapporto e il vincolo naturale che lega tra loro persone che discendono l’una dall’altra o [...] patrilineare, quando la continuità è perseguita lungo le componenti maschili, e matrilineare, quando tale continuità segue le componenti femminili; p. bilineare, quando si considera tanto la linea paterna quanto la linea materna. Con sistema di p. si ...
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gorgiera
gorgièra s. f. [dal fr. ant. gorgiere, der. di gorge «gola, gorgia»]. – 1. Nelle armature antiche, sinon. di goletta; anche, il pezzo di tela imbottita che, nella scherma, si applica sotto la [...] medievale, striscia di tela che fasciava il collo e il mento. b. Nei costumi maschili e femminili dei sec. 16° e 17°, collaretto di lino o di pizzo increspato a fitti cannelli che circondava il collo salendo fino alla nuca: era un girare, un ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] , sedia) oppure a concetti astratti (fede, timore, illusione, ecc.). Rispetto alla declinazione si distinguono n. maschili, femminili, singolari, plurali, invariabili. Inoltre: n. d’agente, applicato al soggetto che compie un’azione (es. seccatore ...
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eccettuare
eccettüare v. tr. [der. della prep. eccetto] (io eccèttuo, ecc.). – Considerare fuori di un certo numero, di una totalità, escludere da una regola: non ha vizî, se si eccettui il fumare; i [...] sostantivi in «-o» sono tutti maschili, se si eccettuano pochissimi come «mano», «radio», «dinamo», che sono femminili. ◆ Part. pass. eccettüato, usato in costruzioni assolute (per il più com. eccetto): il dottore riceve tutti i giorni eccettuato il ...
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ancella
ancèlla s. f. [lat. ancĭlla], letter. – 1. Nel mondo romano, la schiava addetta al servizio delle matrone. 2. estens. letter. Donna o fanciulla addetta ai servizî domestici; serva, cameriera: [...] Vergine all’angelo dell’Annunciazione: ecce ancilla Domini). Come espressione di devozione a Dio, la parola è stata spesso usata in denominazioni di congregazioni e istituti religiosi femminili: ancelle del Bambino Gesù; ancelle della carità, ecc. ...
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Penombre femminili
Federica Ambrosini
Destini di donna
«Maritar o monacar». Con qualche altra alternativa
«Alle tre mie pute che sono in casa», disponeva per testamento, nell’agosto 1647, il patrizio Francesco Contarini quondam Agostino,...
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire da Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf, prima riflessione sulla specificità femminile nella letteratura, il...