rilevare
(ant. relevare) v. tr. [lat. relĕvare «sollevare, rialzare», comp. di re- e levare: v. levare] (io rilèvo, ecc.). – 1. a. Levare, togliere di nuovo: s’era già messo il cappello in capo, ma se [...] questo caso, oltre al senso di notare, ha anche quello, frequente, di far notare, mettere in evidenza, additare ad altri: gli feci r. che il suo contegno non era corretto; il vigile rilevò che l’automobile era troppo spostata a sinistra; r. i pregi ...
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scatolo
scatòlo s. m. [der. di scato-, col suff. -olo1]. – Composto organico, derivato metilico dell’indolo, che si presenta come una polvere bianca cristallina di odore sgradevole: rappresenta la penultima [...] della trasformazione del triptofano in indolo ad opera della flora intestinale e si rinviene assieme a questo nelle urine e spec. nelle feci; si trova anche nel legno di certe piante delle olmacee e delle lauracee, e nel catrame di carbon fossile. ...
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coprologia
coprologìa s. f. [comp. di copro- e -logia]. – In medicina, studio delle feci in condizioni fisiologiche e patologiche, spec. a scopo diagnostico. ...
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coproporfirina
s. f. [comp. di copro- e porfirina]. – Sostanza organica, porfirina che ha come gruppi sostituenti nelle catene laterali quattro metili e quattro gruppi propionici; è contenuta normalmente [...] nelle feci e, in piccole quantità, anche nel sangue e nelle urine. ...
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coprosterolo
coprosteròlo s. m. [comp. di copro- e sterolo]. – Sostanza organica presente nelle feci dei vertebrati, che si forma dal metabolismo del colesterolo a opera della flora batterica intestinale. ...
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mare
s. m. [lat. mare]. – 1. La parte della superficie terrestre coperta d’acqua (ad eccezione delle acque continentali: laghi, fiumi, ecc.), e quindi, in generale, il complesso delle acque salate che [...] , calmo (pop. m. d’olio, o liscio come l’olio, m. come una tavola), m. in burrasca, m. in tempesta, ecc.: feci colazione sul terrazzo, davanti a un m. che tremava di vento (Elena Ferrante); con più diretto riferimento al moto ondoso, nel linguaggio ...
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urobilina
s. f. [comp. di uro-2 e bilina]. – In biochimica, pigmento biliare, di colore brunastro, prodotto del metabolismo della bilirubina, presente nelle feci e nelle urine, che si forma per ossidazione [...] dell’urobilinogeno: è costituito da quattro nuclei pirrolici disposti a catena, è poco solubile in acqua e solubile in solventi organici. La sua eliminazione, minima in condizioni normali, diviene rilevante ...
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dottare
v. intr. [dal provenz. doptar, che è il lat. dŭbĭtare] (io dótto, ecc.; aus. avere), ant. – Dubitare, esitare per timore; temere: fu molto dottato e temuto nel paese (G. Villani); anche con la [...] particella pron. in funzione rafforzativa: io mi dotto ... che non mi convenga far di quello che io altra volta feci (Boccaccio). ...
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evacuare
evacüare v. tr. [dal lat. evacuare, der. di vacuus «vuoto»] (io evàcuo, ecc.). – 1. Rendere vuoto, sgomberare un luogo con l’andarsene via tutti: fu dato ordine a tutti gli abitanti di e. la [...] l’uso assoluto: il paziente evacua regolarmente. È talora costruito, impropriamente, come se significasse espellere dall’organismo: e. le feci, gli umori; e anche con valore causativo: operazione fatta allo scopo di e. il pus di un ascesso. 3 ...
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Gli escreti intestinali. Sono normalmente costituite dai residui della digestione, batteri, acqua, muco e, in minor misura, da cellule epiteliali, pigmenti biliari modificati, enzimi. In condizioni patologiche, nelle f. possono essere presenti...
feci
È il perfetto del verbo latino, che ricorre nel ‛ descort ' trilingue dí dubbia attribuzione: Et quid tibi feci, / che fatta m'hai così spietata fraude? (Rime dubbie V2).