obbligo
òbbligo (ant. òbligo) s. m. [der. di obbligare] (pl. -ghi). – Vincolo giuridico o morale, imposto nel primo caso da una legge, da un’autorità, da un patto, nel secondo dalla coscienza, da ragioni [...] per senso del dovere o come attestazione di riconoscenza: mi sento in o. di avvertirvi che ...; non mi sento in o. verso nessuno; mi feci un o. di congratularmi con lui; con sign. simile, mi corre l’o. (so quanto è grande l’o. che mi corre verso di ...
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tentone1
tentóne1 (o tentóni) avv. [der. di tentare]. – Indica il modo di procedere tentando il terreno col piede o con un bastone, o lo spazio intorno con le mani, proprio di chi avanza nell’oscurità [...] della luce t. (anche, e più com., a tentoni o a tentone); Entra pian piano, e va a tenton col piede (Ariosto); feci qualche passo a tentoni e sprofondai nel divano (Margaret Mazzantini). In senso fig., di chi procede in una ricerca senza indizî e ...
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ribelle
ribèlle (ant. rebèlle, rebèllo, ribèllo, rubèllo) agg. [dal lat. rebellis, der. di rebellare: v. ribellare]. – 1. Che si ribella insorgendo armato contro l’autorità: il Barbarossa mosse contro [...] ., una ribelle. b. fig. Che oppone forte resistenza, che non si lascia vincere, in espressioni come malattia r., nevralgie, emicranie r. (specificando: alle cure, ai rimedî). 3. ant. Ostile, nemico: Io feci il padre e ’l figlio in sé ribelli (Dante). ...
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vestire
v. tr. [lat. vĕstīre, der. di vestis «veste»] (io vèsto, ecc.). – 1. a. Mettere le vesti indosso (ad altri): v. il bambino, v. i ragazzi con gli abiti della festa; v. la bambola; nell’uso letter., [...] (Petrarca), in abito semplice; il cavalliero Ch’avea di fiori il bel vestir trapunto (Ariosto); anticam. anche al plur.: li feci i varii ornamenti diporre e in una simiglianza i suo vestiri ridussi (Boccaccio). ◆ Part. pass. vestito, anche come agg ...
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espulsione
espulsióne s. f. [dal lat. expulsio -onis, der. di expellĕre «espellere», part. pass. expulsus]. – 1. L’atto, il fatto di espellere o di essere espulso; allontanamento d’autorità o con la [...] fino alla segnatura di una rete), o per tutta la durata della partita. 2. In senso più materiale, l’atto di emettere, di mandare fuori: e. del bossolo, nelle armi da fuoco; anche dall’organismo: l’e. delle feci, del catarro; e. del feto, nel parto. ...
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fetch
‹fèč› s. ingl. [propr. «l’andare a prendere, distanza da percorrere, tratto di mare, ecc.»] (pl. fetches ‹fèči∫›), usato in ital. al masch. – 1. In informatica, termine equivalente all’ital. acquisizione [...] (di dati). Fase di f., la fase di lettura di una nuova istruzione dalla memoria ove è registrato il programma che guida l’attività di un microprocessore. 2. In oceanografia e nel linguaggio di marina, ...
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chiavare2
chiavare2 (ant. clavare, nel sign. 1) v. tr. [lat. tardo clavare «inchiodare», der. di clavus «chiodo»]. – 1. ant. a. Inchiodare, trafiggere con chiodi: En croce me feci clavare (Iacopone); [...] Biasteman Cristo li uomini ribaldi, Peggior di quei che lo chiavaro in croce (Ariosto). b. fig. Fermare, fissare saldamente: cotesta cortese oppinïone Ti fia chiavata in mezzo de la testa Con maggior chiovi ...
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acquereccia
acqueréccia (o acquaréccia) s. f. [dal lat. mediev. aquaricia] (pl. -ce o -cie), ant. – Brocca per l’acqua, spesso di metallo prezioso, adoperata anche come soprammobile: in fra molti altri [...] vasi io ne feci dua grandi in forma di uovo, ... con le bocche strette di sopra, e con i lor manichi ...: tutti a dua ricchissimamente lavorati di fogliami e di animali diversi. Queste si domandavano acquereccie, che per pompa di credenze di ...
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scarica
scàrica s. f. [der. di scaricare]. – 1. Lo scaricare, lo scaricarsi simultaneo di più armi da fuoco portatili (se di artiglierie, è detta più propriam. salva (v. salva1): s. di fucileria; gli [...] già in fiore; in senso fig.: una s. di improperî, di insulti, di maledizioni. b. In medicina: s. diarroica, evacuazione violenta di feci liquide; s. ormonale, la produzione e la messa in circolo, rapida e in quantità rilevante, di un ormone, spec. di ...
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Gli escreti intestinali. Sono normalmente costituite dai residui della digestione, batteri, acqua, muco e, in minor misura, da cellule epiteliali, pigmenti biliari modificati, enzimi. In condizioni patologiche, nelle f. possono essere presenti...
feci
È il perfetto del verbo latino, che ricorre nel ‛ descort ' trilingue dí dubbia attribuzione: Et quid tibi feci, / che fatta m'hai così spietata fraude? (Rime dubbie V2).