pseudoruminazione
pseudoruminazióne s. f. [comp. di pseudo- e ruminazione]. – Abitudine dei conigli di ingerire, per lo più durante la notte, la parte morbida delle loro feci. ...
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bellamente
bellaménte avv. [der. di bello]. – In bel modo, piacevolmente: mettere b. in mostra; agiatamente, con comodo: se ne stava b. sdraiato sul divano; potevo b. starmene a casa mia, invece di venir [...] seduto sulla scrivania. Più com., abilmente, accortamente, o con bel garbo, con bella maniera, per lo più in frasi di tono iron.: ci ha preso tutti b. per il naso; è stato messo b. alla porta; gli feci b. intendere che non era il caso che insistesse. ...
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pitale
s. m. [dal gr. πιϑάριον, nome di recipiente], pop. – Vaso da notte, orinale (ma talora distinto da questo, in quanto poteva servire per depositarvi anche le feci): i due comodini ... contenevano [...] due p. alti alti, stretti stretti, senza impugnatura, simili a due tubi, di porcellana bianca a fiori rosa (Moravia) ...
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ornitocoria
ornitocorìa s. f. [comp. di ornito- e -coria]. – In botanica, la disseminazione dovuta agli uccelli che, ingerendo semi, li disperdono con la deposizione delle feci. ...
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dischezia
discheżìa (o discheṡìa) s. f. [comp. di dis-2 e del gr. χέζω «defecare»]. – Nel linguaggio medico, stasi delle feci nell’intestino retto, per atonia del retto e del sigma, con defecazione per [...] lo più dolorosa ...
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ipercolico
ipercòlico agg. [der. di ipercolia] (pl. m. -ci). – In medicina, relativo a ipercolia, che si riscontra in caso di ipercolia: feci i., caratterizzate da colorazione bruno-scura. ...
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materia
matèria (ant. matèra) s. f. [dal lat. materia]. – 1. a. Nell’accezione più generica, ciò che costituisce tutti i corpi, la sostanza fisica che, assumendo forme diverse nello spazio, può essere [...] ; m. tessili; m. plastiche (v. plastico1), ecc.; m. grigia o m. cerebrale (v. grigio, n. 1 b); m. fecale, le feci; m. scrittoria, il supporto che serve per tracciarvi sopra, con adatto strumento, uno scritto, e cioè il papiro, la pergamena, la carta ...
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risiforme
risifórme agg. [comp. di riso3 e -forme]. – In patologia, di formazioni che hanno l’aspetto di grani di riso: corpo o granulo r., corpo mobile caratteristico delle forme tubercolari delle articolazioni [...] e delle guaine dei tendini; feci r., quelle che si osservano nel colera, per la presenza di numerosi fiocchi biancastri di muco commisto a epitelî e vibrioni. ...
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psicosi
psicòṡi s. f. [der. di psico-, col suff. medico -osi]. – 1. Malattia mentale, condizione patologica di sovvertimento della struttura psichica nei rapporti tra rappresentazione ed esperienza, [...] idea fissa, ossessione morbosa e spesso priva di validi motivi: ha la p. dello sporco, per cui si lava continuamente; mi feci trascinare da quell’entusiasmo, e anch’io fui, in breve, presa dalla p. del Natale (Anna Maria Ortese); anche, fenomeno di ...
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confesso
confèsso agg. [dal lat. confessus, part. pass. di confiteri «confessare»]. – 1. Che ha confessato: reo c., che ha ammesso la propria colpa. 2. Che si è confessato, che ha fatto la confessione [...] sacramentale: pentuto e c. mi rendei [= mi feci frate] (Dante); in questo sign. oggi è com. solo nella frase confesso e comunicato. ...
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Gli escreti intestinali. Sono normalmente costituite dai residui della digestione, batteri, acqua, muco e, in minor misura, da cellule epiteliali, pigmenti biliari modificati, enzimi. In condizioni patologiche, nelle f. possono essere presenti...
feci
È il perfetto del verbo latino, che ricorre nel ‛ descort ' trilingue dí dubbia attribuzione: Et quid tibi feci, / che fatta m'hai così spietata fraude? (Rime dubbie V2).