intestinale
agg. [der. di intestino2]. – Dell’intestino, relativo all’intestino: tubo, condotto i.; anse i.; succo i.; tumori, calcoli, coliche i.; febbre, catarro, infiammazione i., sinon. popolari [...] e della vecchia medicina per enterite; gas i., i gas prodotti durante la digestione e formati prevalentemente da azoto, anidride carbonica, idrogeno solforato, metano ...
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eucaliptolo
eucaliptòlo s. m. [der. di eucalipto, col suff. -olo2]. – In chimica organica, etere interno, detto anche cineolo, derivabile dall’idrato di terpina e contenuto nell’olio di diverse specie [...] incolore, con odore di canfora e sapore pungente, che si prepara sinteticamente o per distillazione frazionata dell’olio dell’albero della febbre (Eucalyptus globulus), e si usa in profumeria o in medicina come antisettico, balsamico, anticatarrale. ...
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perforazione
perforazióne s. f. [dal lat. tardo perforatio -onis (riferito alla trapanazione del cranio), der. di perforare «perforare»]. – 1. a. L’atto, l’operazione, il modo di perforare, di produrre [...] , appendicite acuta, ecc.): si manifesta con dolore acutissimo e improvviso, malessere generale, contrattura dei muscoli addominali, febbre e talora vomito (sindrome da perforazione). b. In elettrotecnica, p. del dielettrico, l’alterazione che in ...
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linforeticulosi
linforeticulòṡi s. f. [comp. di linfa e del lat. scient. reticulum «reticoloendotelio»]. – L. benigna da inoculazione: malattia infettiva che penetra nell’organismo attraverso soluzioni [...] graffio di gatto, che si riferisce alla più frequente modalità di contagio); si manifesta con sintomi generali (cefalea, febbre, talora esantemi) e con tumefazione logistica di uno o più linfonodi regionali prossimi al punto d’ingresso dell’infezione ...
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sonnolenza
sonnolènza s. f. [dal lat. tardo somnolentia (o somnulentia); v. sonnolento]. – 1. Stato di torpore fisico psichico, determinato dalla necessità e dal conseguente desiderio di dormire, da [...] a tenere gli occhi aperti; dopo pranzo mi prende un po’ di s.; il caldo e la stanchezza dànno s.; s. causata dalla febbre; fu preso da una specie di s. voluttuosa (Deledda). 2. In senso fig., pigrizia, torpore mentale: devi scuoterti da questa tua s ...
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pileflebite
s. f. [comp. del gr. πύλη «porta», qui «(vena) porta», e flebite]. – In medicina, processo infiammatorio della vena porta, in genere secondario a fenomeni infiammatorî (di organi vicini, [...] (p. tronculare) o uno dei suoi rami d’origine (p. radicolare, della vena meseraica o della vena splenica) o le sue diramazioni intraepatiche (p. terminale), manifestandosi con febbre, forti dolori addominali, tumefazione del fegato e della milza. ...
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neurotifo
s. m. [comp. di neuro- e tifo]. – In patologia, complesso di manifestazioni a carico del sistema nervoso (encefalopatie, neuriti, ecc.) che possono riscontrarsi nel corso della febbre tifoidea. ...
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dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] ; questa legna dà poca fiamma. Provocare, cagionare: d. piacere, dolore, soggezione; d. scandalo; l’infezione gli ha dato la febbre; è un veleno che può d. anche la morte. Arrecare: d. noia, disturbo, incomodo. Partecipare, comunicare: ti posso d ...
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bartonellosi
bartonellòṡi s. f. [dal nome del microrganismo Bartonella bacilliformis (v. bartonella), che ne è l’agente patogeno]. – Affezione, detta anche malattia di Carrión (dal nome dello studente [...] ’andamento clinico inoculandola in sé stesso, con esito letale), che può manifestarsi sotto forma di anemia infettiva (la cosiddetta febbre di Oroya) ovvero sotto forma di eruzioni cutanee nodulari (nel qual caso prende il nome di verruga peruviana). ...
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caldo
agg. e s. m. [lat. caldus, forma sincopata pop. per calĭdus, der. di calēre «esser caldo»]. – 1. agg. Che dà la sensazione del calore; più propriam., si dice calda una cosa che abbia temperatura [...] caldo caldo alle carceri (Manzoni). Di parti del corpo: avere le mani c.; il bimbo ha la fronte c., deve avere la febbre; animali a sangue c., gli omeotermi. 2. fig. a. Riferito a persone, a sentimenti, a espressioni e sim., infiammato di ardore, di ...
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Medicina
Condizione patologica temporanea che modifica la temperatura organica di riferimento, alterando il livello della normale termoregolazione corporea su una soglia di valori più alta. I meccanismi attraverso i quali avviene la termoregolazione...
Febbre molto alta (oltre i 40 °C). I. fulminante (o ipertermia maligna) Repentina elevazione della temperatura corporea associata a grave quadro di catabolismo muscolare per esposizione dei soggetti ‘suscettibili’ a farmaci anestetici (anestetici...