fauve
〈fòov〉 s. m., fr. [propr. «fulvo, falbo», e quindi – attraverso il sign. di «(bestia) di pelo fulvo» – «belva»; ha lo stesso etimo dell’ital. falbo]. – Nome (per lo più usato al plur., fauves) [...] con cui sono stati designati i pittori appartenenti al movimento del fauvisme, per la violenza espressiva delle opere presentate al Salon d’Automne di Parigi nel 1905. Anche in funzione di agg.: la pittura fauve, i pittori fauves, mostra di dipinti ...
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fauvismo
〈fov-〉 s. m. [dal fr. fauvisme, der. di fauve: v. la voce prec.]. – Movimento pittorico sorto in Francia nei primi anni del sec. 20° con l’intento di ritrovare nell’arte la schiettezza e l’impeto [...] dei primitivi, con una pittura a due dimensioni, caratterizzata da un’estrema violenza espressiva, soprattutto coloristica (esercitò, tra l’altro, notevole influenza sull’espressionismo in Germania) ...
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fauvista
〈fov-〉 s. m. e f. e agg. [dal fr. fauviste, tratto da fauvisme: v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Lo stesso, e meno com., che fauve, nel suo uso di sost. e di agg. ...
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Movimento artistico delineatosi in Francia nel primo decennio del 20° secolo. Il nome (da fauve, «belva») deriva da una frase sarcastica con cui il critico L. Vauxcelles commentò la presenza di quei pittori al Salon d’Automne del 1905. Il gruppo,...
(o fauvisme) Corrente artistica formatasi nei primi anni del 20° sec. attorno a H. Matisse. Il gruppo allineava nelle sue file, tra gli altri, M. Vlaminck, A. Derain, K. Van Dongen, J. Puy (1876-1960) e successivamente G. Braque.
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