prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, [...] una persona, o ancora la veridicità di un’informazione, la probabilità di un fatto e sim.: fare la p. (se non ci credi, facciamo la p.; in diritto, dimostrazione dell’esistenza di un fattogiuridico: p. documentale, costituita da documenti ( ...
Leggi Tutto
effetto
effètto s. m. [dal lat. effectus -us, der. di efficĕre «compiere», comp. di ex- e facĕre «fare»; nel sign. 4, è un calco del fr. effets, e sono dovuti a influenza francese anche altri usi di [...] ; l’aumento dei prezzi ha avuto per e. una temporanea contrazione delle vendite; e. giuridici, quelli che la legge ricollega all’esistenza di un determinato fattogiuridico; fare effetto, avere un buon risultato, essere efficace: il purgante non m’ha ...
Leggi Tutto
documento
documénto s. m. [dal lat. documentum, der. di docere «insegnare, dimostrare»]. – 1. a. Qualsiasi mezzo, soprattutto grafico, che provi l’esistenza di un fatto, l’esattezza o la verità di un’asserzione, [...] ecc.; è spesso sinon. generico di atto, carta, scrittura, soprattutto in quanto mezzo rappresentativo di un fattogiuridico: d. in carta semplice, in carta da bollo; presentare i d. per la partecipazione a un concorso; d. giustificativi di una spesa; ...
Leggi Tutto
terminus
〈tèrminus〉 s. m., lat. (pl. -i). – Termine, limite cronologico. È usato nella terminologia filologica, storiografica, giuridica, della critica letteraria e artistica, per indicare il termine [...] estremo del determinarsi di un fatto o del decorrere di un effetto giuridico, soprattutto nelle espressioni t. a quo o t. post quem («termine da cui» o «dopo il quale»), il termine iniziale, la data a cui il fatto in questione è sicuramente o ...
Leggi Tutto
uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] ), per far lume, al solo scopo di far lume. 2. a. Il fatto di usare abitualmente o ripetutamente una cosa, di esercitarsi in una disciplina, in un e commerciale, e che acquistano valore giuridico soltanto se inserite in apposita raccolta predisposta ...
Leggi Tutto
tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni [...] strutturato dalla consuetudine o dalla prassi: il sistema giuridico italiano lascia libere le parti di aderire a tipi un t. poco raccomandabile. 6. Nell’esegesi biblica, persona, fatto o oggetto dell’Antico Testamento che, secondo il senso tipico, ne ...
Leggi Tutto
extragiuridico
agg. Che è al di fuori dell’ambito giuridico. ◆ Va abbandonato quel concetto extragiuridico che è il «controllo di legalità», che è tanto generico quanto, di fatto, pericolosamente sconfinante [...] allontanamento sono extragiuridiche, leggi politiche. (Giovanna Cavalli, Corriere della sera, 3 agosto 2007, p. 22).
Derivato dall’agg. giuridico con l’aggiunta del prefisso extra-1.
Già attestato nella Stampa del 1° dicembre 1994, p. 3 (Armando Zeni ...
Leggi Tutto
violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare [...] ragazzo, abusarne sessualmente. Sotto l’aspetto più propriam. giuridico: v. fisica, quando si attua come costrizione materiale, fece v. per ascoltarlo pazientemente sino alla fine; mi sono fatto v. per non gridare, per non schiaffeggiarlo); fare v. ...
Leggi Tutto
soggettivo
(ant. suggettivo) agg. [dal lat. tardo subiectivus, der. di subiectum: v. soggetto2 e cfr. subiettivo]. – 1. a. Che riguarda il soggetto, che ha fondamento nel soggetto: valore s. dei giudizî. [...] legittima e meritevole di tutela da parte dell’ordinamento giuridico; si distingue anche tra diritti s. assoluti (per : giudizio s.; descrizione, esposizione s. di un fatto; considerazioni s.; un’interpretazione di Eschilo molto soggettiva. ...
Leggi Tutto
qualificazione
qualificazióne s. f. [dal lat. mediev. qualificatio -onis]. – Il fatto di qualificare, di qualificarsi o di venire qualificato. Raro in usi generici (è una q., quella di «rompiscatole», [...] un cavallo (cavallo qualificato) sia ammesso a partecipare a una gara. 2. a. In diritto, q. giuridica, rilevanza giuridica attribuita da una norma a un fatto o a un evento materiale (per es., il compimento del 18° anno di età come momento legale dell ...
Leggi Tutto
Per fatto giuridico si intende qualunque avvenimento che il diritto prende in considerazione e al quale ricollega particolari effetti. Nel suo significato giuridico il fatto non è l’evento naturale, individuabile e isolabile in un contesto naturalistico,...
Diritto. - Fatto giuridico è qualsiasi avvenimento che abbia per effetto il sorgere, l'estinguersi o il modificarsi d'un rapporto giuridico. L'avvenimento può essere un fatto naturale (per es., la nascita o la morte d'una persona) e lo stesso...