unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione [...] fasi della sua programmazione o verifica: il corso si articola in dieci u. didattiche di tre ore ciascuna. In farmacologia, u. biologica, unità di misura riferita all’effetto biologico di una determinata sostanza: ha consentito la titolazione di ...
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adiuvante
agg. e s. m. [dal lat. adiŭvans -antis, part. pres. di adiuvare «aiutare»]. – 1. Che aiuta, che dà aiuto: grazia a., nella teologia cattolica, una delle forme della grazia attuale, che aiuta [...] l’uomo a compiere gli atti necessarî alla giustificazione. In farmacologia, sinon. di coadiuvante. 2. Come termine della critica letteraria, è così chiamato, nella moderna analisi del racconto, il personaggio che affianca il protagonista nell’azione. ...
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sommazione
sommazióne s. f. [der. di sommare; nel sign. fisiologico, è dall’ingl. summation, propr. «addizione, somma»]. – 1. a. In genere, l’operazione di sommare, di mettere insieme e calcolare una [...] attivare una cellula dell’asse cerebrospinale; anche, capacità che hanno più stimoli subliminari, ripetuti a brevi intervalli di tempo, di generare una risposta a livello di una fibra muscolare. 3. In farmacologia, lo stesso che somma, nel sign. 3. ...
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rifratto
(o refratto) part. pass. e agg. [dal lat. refractus, part. pass. di refringĕre «spezzare»]. – 1. Deviato per il fenomeno di rifrazione: raggio rifratto. 2. Meno com. col sign. 1 di rifrangere, [...] cioè rotto, spezzato, spezzettato (in queste accezioni si usa per lo più la forma rifranto); ma di uso tecnico in farmacologia, e per lo più nella variante refratto, nelle locuz. dose r., dose piccola e frequentemente ripetuta, e somministrazione a ...
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semplice2
sémplice2 s. m. [dal lat. mediev. (medicamentum o medicina) simplex, che è l’agg. della voce prec.]. – Pianta medicinale, e anche la droga, cioè il medicamento, il farmaco che da essa si ricava: [...] facoltà di medicina nelle università italiane del sec. 16° e seguenti, in cui si impartivano nozioni di botanica, di farmacognosia e di farmacologia (l’ostensione dei s. era invece l’insegnamento pratico che si teneva nell’orto botanico apposito). ...
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senecione
senecióne s. m. [dal lat. tardo senecio -onis, der. di senex «vecchio», per la peluria bianca formata dai capolini sfioriti dei fiori di alcune specie, somigliante alla canizie senile]. – 1. [...] principale nel Sud Africa; sono erbe annuali o perenni, suffrutici, e alcune arborescenti; comprende anche specie interessanti la farmacologia, e altre coltivate come ornamentali (per es. Senecio cruentus e S. hybridus) che, insieme con i loro ibridi ...
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dioscorea
dioscorèa s. f. [lat. scient. Dioscorea, tratto dal nome di Pedanio Dioscoride, celebre medico gr. del 1° sec. d. C., autore fra l’altro di un ampio trattato di farmacologia]. – Genere di piante [...] della famiglia dioscoreacee, con gran numero di specie delle regioni intertropicali, coltivate per la raccolta dei tuberi, che alcune popolazioni usano a scopo alimentare; fra le più note, l’igname (Dioscorea ...
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Scienza che si propone lo studio dei farmaci e delle leggi secondo le quali si svolgono i fenomeni indotti da tali sostanze nell’organismo.
La f. e i suoi scopi terapeutici
Tra i compiti della f. rientrano: lo studio delle modificazioni funzionali...
Farmacologia e sperimentazione animale
Silvio Garattini
sommario: 1. Premesse generali. 2. Gli argomenti degli oppositori. a) Differenze e similitudini tra l'uomo e gli animali. b) Le tecniche alternative. 3. La strategia della ricerca biomedica....