vertebrati
s. m. pl. [lat. scient. Vertebrata: v. vertebrato]. – Importante suddivisione della classificazione zoologica, costituita da un sottotipo di metazoi cordati, a simmetria bilaterale (detti [...] una notocorda di sostegno che viene, nel corso dell’evoluzione, sostituita da un asse scheletrico formato da pezzi cartilaginei I vertebrati, ai quali si attribuiscono circa 40.000 specie viventi, si suddividono nella superclasse agnati (lat. scient. ...
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attrattore
attrattóre s. m. [der. di attrarre]. – 1. In fisica, il luogo dei punti dello spazio delle fasi a cui tende nel tempo la traiettoria di un sistema complesso (v. sistema, n. 1 b), quali che [...] del calcolatore elettronico nella simulazione numerica della legge di evoluzione dei sistemi considerati) che ha fatto . sessuali, sostanze chimiche prodotte dalle femmine di diverse specie animali, soprattutto insetti, per attrarre i maschi durante ...
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spenceriano
〈spense-〉 agg. – Relativo al filosofo ingl. Herbert Spencer 〈spènsë〉 (1820-1903) e alla sua opera. In partic., evoluzionismo s., la dottrina filosofica e naturalistica secondo la quale il [...] formarsi del sistema solare, dellespecie chimiche, degli esseri viventi, delle facoltà intellettuali, delle istituzioni sociali) fu da Spencer posta alla base del suo sistema filosofico: una teoria dell’evoluzione che, nonostante incorpori alcune ...
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lebbra
lébbra (o lèbbra; letter. lébra, ant. lépra) s. f. [dal lat. lepra, gr. λέπρα, der. di λέπω «squamare»]. – 1. Grave malattia contagiosa a decorso cronico, di cui è agente patogeno un batterio [...] è invece caratterizzata dall’evoluzione più benigna e dalla limitazione delle lesioni (eritematose, eritemato- . Nome di alcune malattie delle piante provocate da parassiti fungini diversi e che hanno aspetto vario secondo le specie: l. del pesco, ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle [...] studio comparativo delle malattie in specie animali diverse. Unito ad altre determinazioni, il termine indica un ramo della scienza elementi dottrinali che possono concorrere alla formazione e all’evoluzione del diritto (m. giuridica), mentre l’altra ...
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citta digitale
città digitale loc. s.le f. Insediamento urbano che dispone di tecnologie e collegamenti telematici mediante i quali i cittadini possono partecipare a reti civiche e usufruire di informazioni [...] «città digitali» dell’Europa di domani non saranno una specie rara che vivrà in contesti urbani dominati da una tecnologia ipertrofica e da lontane élite tecnocratiche. Ad assicurarlo è André Jean-Marc Loechel che segue da tempo l’evoluzione di un ...
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vertebra
vèrtebra s. f. [dal lat. vertĕbra, propr. «articolazione, giuntura», der. di vertĕre «volgere, girare»]. – 1. In anatomia comparata, ciascuno degli elementi ossei di forma discoide o cilindrica [...] stata favorita dalla comparsa, nel corso dell’evoluzione, di tale struttura. Le vertebre sono ultime ridotte di numero nell’uomo e dette coccigee (4-5); in partic., nella specie umana, le vertebre sono 33-34, di cui 7 cervicali, 12 dorsali, 5 lombari ...
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primario
primàrio agg. e s. m. [dal lat. primarius; v. primaio, primiero]. – 1. agg. a. Che è primo in una successione, che in una graduatoria viene prima di altri: scuola p., la scuola elementare, e [...] secondaria e terziaria, cioè quelle dell’industria e dei servizî), e le foglie cotiledonali e che in molte specie sono più semplici di quelle definitive, riferimento a processi morbosi nella cui evoluzione patogenetica sono distinguibili più fasi ...
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neodarwinismo
(o neodarvinismo) s. m. [comp. di neo- e darwinismo (o darvinismo)]. – In biologia, termine con il quale si designa la teoria, formulata fra il 1930 e il 1950, che riprende e amplia la [...] teoria darwiniana dell’evoluzione sulla base della teoria genetica della mutazione: secondo tale nuova versione del darwinismo, la selezione naturale interverrebbe a mantenere, fra i caratteri insorti casualmente in una specie a ogni generazione, ...
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origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il [...] si è formata: l’o. della vita, dell’universo, della terra, dell’uomo; il problema dell’o. unica del genere umano; la teoria di Darwin sull’o. dellespecie; l’o. delle idee, del linguaggio; l’o. del dramma, delle sacre rappresentazioni; risalire all’o ...
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Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie dell’evoluzione
L’idea che le...
(TBC) Malattia infettiva, contagiosa e ubiquitaria, che deve il nome alla caratteristica formazione anatomopatologica (tubercolo elementare) prodotta, nei tessuti dell’organismo umano e animale, dall’agente patogeno.
Medicina
Nota probabilmente...