antiVangelo
(Anti-Vangelo, anti-evangelo), s. m. In senso figurato, l’insieme dei principi fondamentali che costituiscono l’antitesi di una dottrina considerata fondamentale. ◆ Il Werther di [Mikhail] [...] del tutto. Noi siamo oggi davanti alla lotta finale tra la Chiesa e l’anti-chiesa, tra il Vangelo e l’anti-evangelo». (Mimmo Muolo, Avvenire, 9 dicembre 2007, p. 6, Primo piano).
Derivato dal s. m. vangelo con l’aggiunta del prefisso anti-.
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letteralita
letteralità s. f. [der. di letterale; cfr. fr. littéralité, ingl. literality], non com. – Carattere, valore letterale del senso o dell’interpretazione, conformità alla lettera: essere rispettosi [...] della l. della legge; per chi non si ferma alla l. dell’aneddoto l’acqua che diventa vino è un’altra figurazione dell’epoca nuova che comincia coll’Evangelo (Papini). ...
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eu-
èu- [dal gr. εὖ, εὐ- «bene1»]. – Primo elemento di parole composte derivate dal greco o formate modernamente, anche nella terminologia latina scientifica, che significa «bene, buono»; nella classificazione [...] . di «vero» (per es., euselaci). Davanti a vocale, nei grecismi di più antica tradizione e in molti anche moderni foggiati con maggior rispetto della struttura fonetica dell’italiano, il prefisso assume la forma ev- (per es. evangelo, evonimo, ecc.). ...
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evangelismo
s. m. [der. di evangelo]. – Termine che indica genericam. ogni aspirazione, di individui e di gruppi, a praticare la vita religiosa secondo lo spirito del Vangelo, e adottato in partic. dalla [...] recente storiografia per designare l’orientamento di riforma cattolica anteriore al Concilio di Trento, caratterizzato dall’aspirazione a un ritorno al primitivo spirito del Vangelo ...
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anti-chiesa
(anti-Chiesa, Antichiesa), s. f. Comunità ecclesiastica che si contrappone alla Chiesa universalmente riconosciuta. ◆ «le Chiese, con i loro messaggi in pietra scolpita e i loro affreschi, [...] ancora del tutto. Noi siamo oggi davanti alla lotta finale tra la Chiesa e l’anti-chiesa, tra il Vangelo e l’anti-evangelo». (Mimmo Muolo, Mattino, 9 dicembre 2007, p.6, Primo piano).
Derivato dal s. f. chiesa con l’aggiunta del prefisso anti-.
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vangelo
vangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος [...] «messaggero, annuncio»]. – 1. a. Nome comune ai quattro primi libri del Nuovo Testamento detti v. canonici (V. di Matteo, V. di Marco, V. di Luca, V. di Giovanni) in quanto accolti nei canoni della Bibbia; ...
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Troviero normanno (fine sec. 12º); mise in versi l'evangelo apocrifo di Nicodemo (sulla Resurrezione e la discesa agl'Inferi) e gli si attribuisce anche un poema satirico: Roman des Francais, di 99 quartine monorime d'ottosillabi, contro i Francesi...
Predicatore e teologo svedese (Luleå 1838 - Lidingö 1917), aderì al movimento del "Risveglio del nuovo Evangelo" sorto intorno a F. D. Rosenius. Dopo la morte di questo divenne redattore del diffusissimo periodico Pietisten, e con esso si affermò...