dopo-strage
(dopostragi, dopo strage), s. m. Fase politica immediatamente successiva a una strage o a una sequenza di stragi terroristiche o mafiose. ◆ Al Circolo [Ponte della Ghisolfa] è arrivata anche [...] interrogatorio, in quei terribili giorni del dopo strage nel dicembre 1969. (Sicilia, 9 luglio 2002, p. 7, I fatti) • In Europa la vicenda spagnola da una parte (il Governo Aznar ha chiuso in bruttezza con fatali errori nella gestione del dopo-strage ...
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downgrade
s. m. inv. In economia, riduzione, declassamento, retrocessione nelle stime. ◆ «Il downgrade del debito in valuta locale riflette le preoccupazioni sullo stato di salute della finanza pubblica [...] dei pacchetti di stimolo all’economia e della contemporanea caduta nel gettito fiscale». (Sole 24 Ore, 30 giugno 2000, p. 3, Europa-Mondo) • La pressione si è fatta sentire soprattutto sui titoli delle tlc, su cui si è abbattuta anche una serie di ...
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veteroeuropeo
agg. (iron.) Che si ispira a strategie politiche europee considerate superate. ◆ le parole con cui [Paul] Virilio stigmatizza l’ideologia del «tempo reale» in quanto incarnazione dell’imperialismo [...] del «nomos della terra» veteroeuropeo contro la mobilità sovversiva delle flotte aeronavali angloamericane. In breve: vista dall’Europa, la globalizzazione appare come il processo per cui una cultura locale – quella americana – si è dilatata fino ...
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drenaggio di cervelli
loc. s.le m. Capacità di attrazione esercitata nei confronti di studiosi e intellettuali da parte di uno stato che offre loro migliori opportunità di lavoro e retribuzioni più elevate. [...] «Gli indirizzi di politica comunitaria - sostiene infatti [Corrado] Bonifazi - sia pur tra mille contraddizioni indicano che l’Europa intende dotarsi di una politica di migrazione più attiva, trasformando il fenomeno in risorsa, non considerando gli ...
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skinhead
〈skìnhed〉 s. ingl. [comp. di skin «pelle» e head «testa», propr. «testa rasata fino alla pelle»] (pl. skinheads 〈skìnhed∫〉), usato in ital. al masch. – Seguace di un movimento giovanile sorto [...] in Inghilterra agli inizî degli anni ’70 del Novecento e diffusosi poi in Europa dalla fine di quel decennio, i cui componenti si caratterizzano nell’aspetto esteriore per le teste accuratamente rasate e per il particolare abbigliamento, composto di ...
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tuffetto
tuffétto s. m. [der. di tuffare]. – Uccello della famiglia podicipidi (Tachybaptus ruficollis), che differisce dagli altri svassi per la struttura minore, il colore delle penne bruno anziché [...] nero, e per la mancanza dei collaretti e ornamenti del capo; è diffuso in Europa, Asia e Africa settentr., nei corsi d’acqua e nelle paludi; il nome deriva dall’abitudine di immergersi ripetutamente mentre nuota sulla superficie dell’acqua, alla ...
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aziliano
ażiliano agg. e s. m. [dalle caverne di Mas d’Azil nella valle dell’Ariège, Pirenei]. – In paletnologia, cultura a., cultura dell’età della pietra, successiva a quella maddaleniana, diffusa [...] nell’Europa occid. e caratterizzata da microliti di forma geometrica, da arponi piatti dentellati in corno di cervo e da tipici ciottoli incisi e dipinti a motivi schematici. ...
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rinazionalizzazione
(ri-nazionalizzazione), s. f. Processo di ritorno a una concezione nazionalistica; con particolare riferimento alle politiche degli Stati membri dell’Unione europea; il far tornare [...] Nazionale, 21 gennaio 2002, p. 16, 24 Ore) • Non si tratta di «salvare la Carta». Si tratta di pensare l’Europa e le sue prospettive in un’ottica meno chiusa e riduttiva, di continuare a guardare in avanti invece di prospettare rinazionalizzazioni e ...
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fellandrio
fellàndrio s. m. [dal lat. phellandrion, nome di una pianta acquatica]. – Erba perenne delle ombrellifere, detta anche cicuta acquatica o finocchio acquatico (lat. scient. Oenanthe aquatica, [...] sinon. Oe. phellandrium), alta fino a circa 1 m, comune negli stagni e paludi dell’Europa e di parte dell’Asia: i suoi frutti, lunghi 6 mm, cilindrici, bruno-rossastri, contengono un olio etereo costituito essenzialmente da fellandrene, e si usano ...
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rischio epidemie
(rischio epidemia), loc. s.le m. Segnalazione di pericolo per il possibile insorgere di epidemie. ◆ È stata l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, a comunicare la fine dell’emergenza. [...] civile, ha letto i giornali stranieri che descrivono l’ennesino disastro italiano, raccolto i segnali da Bruxelles, dall’Europa comunitaria, ha visto soprattutto montare la protesta sociale e il rischio epidemie. (Marco Marozzi, Corriere della sera ...
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(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece i suoi limiti orientali.
In origine...
(+E) Formazione politica italiana costituita nel gennaio 2019, che ha riunito i Radicali e il movimento Forza Europa. Nata come lista elettorale alle elezioni politiche del 2018, si è presentata in coalizione con il centrosinistra e non ha superato...