leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con [...] degli autori): Maestro Taddeo leggendo a’ suoi scolari in medicina, trovò che ... (Novellino); a Genova ancora sono invitato a legger l’etica e la poetica d’Aristotele (T. Tasso). c. L. nel libro del futuro (o semplicem. l. nel futuro), l. nel libro ...
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etichetta ecologica
loc. s.le f. Marchio europeo per la certificazione e la promozione di prodotti e servizi realizzati con materiali ecologici o nel rispetto dell’ambiente. ◆ Un’industria che guarda [...] posto in Europa per l’etichetta ecologica dei prodotti industriali (34 licenze ecolabel), al primo posto per la certificazione etica e al quinto per le certificazioni Iso 14001 sui siti industriali. (Antonio Cianciullo, Repubblica, 24 luglio 2004, p ...
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minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si [...] . c. Nel linguaggio giur., m. etico (propriam. il diritto come m. etico), teoria la quale afferma che il diritto coincide con quella (minima) parte dell’etica che ha per oggetto le relazioni sociali. 3. s. m. Nei ...
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in medio stat virtus
〈immèdio ...〉 (lat. «la virtù sta nel mezzo»). – Sentenza della scolastica medievale che deriva da alcune frasi dell’Etica Nicomachea di Aristotele, esprimenti l’ideale greco della [...] misura, della moderazione, dell’equilibrio: la virtù è nel mezzo, tra due estremi che sono ugualmente da evitare. È talvolta ripetuta per affermare la necessità o la convenienza della moderazione, dell’equilibrio, ...
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ceppalonesco
agg. (iron.) Ispirato ai modi praticati a Ceppaloni, paese in provincia di Benevento; per estensione, tipico di Clemente Mastella, originario di Ceppaloni. ◆ Clemente Mastella -- reduce [...] a Ceppaloni, ha significato una vita nuova, lontano dal programma che lo ha reso noto al pubblico. […] ha vinto l’etica ceppalonesca, per cui tutti devono essere ricattabili perché si comportano come i Mastella: se hai un cognome, lo usi, nessuno è ...
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protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla [...] ambito di una critica storica lo studio del cristianesimo e dei suoi insegnamenti intesi piuttosto come una grande esperienza etica, senza origini rivelate. 2. La concezione religiosa e le dottrine proprie dei protestanti, che si possono ricondurre a ...
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buddismo
(o buddhismo) s. m. [dal nome di Budda]. – Dottrina etica e filosofica che ha avuto origine dagli insegnamenti di Gautama Budda, e che, presentandosi come dottrina di salvazione, ha assunto [...] forma di religione, ancora oggi diffusa in India e nell’Estremo Oriente. Partendo dal presupposto che il dolore è insito nella vita stessa, il buddismo indica in un’assoluta purificazione interiore la ...
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impresa
imprésa s. f. [der. di imprendere]. – 1. a. In genere, ciò che si imprende a fare o che si ha in animo di fare: Perché, pensando, consumai la ’mpresa Che fu nel cominciar cotanto tosta (Dante). [...] ’associazione in partecipazione, il lavoro dipendente, ecc.; i. marginale, i cui margini di guadagno sono assai contenuti; i. etica, che investe in attività e iniziative socialmente utili. Anche in senso più generico, e senza specifico riferimento al ...
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tolleranza
s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che [...] esista, sia fatta, avvenga. In partic.: a. Atteggiamento teorico e pratico di chi, in fatto di religione, politica, etica, scienza, arte, letteratura, rispetta le convinzioni altrui, anche se profondamente diverse da quelle cui egli aderisce, e non ...
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contratto a chiamata
loc. s.le m. Contratto di lavoro discontinuo o intermittente, che prevede un incentivo nella remunerazione qualora il lavoratore sia immediatamente disponibile al momento della chiamata [...] del contratto (sommersione, contratto a chiamata, co.co.co.), il ruolo del sindacato, mettendo in risalto la nuova etica d’impresa che deve riconsiderare il profitto non solo come entità economica, ma come un valore aggiunto da redistribuire, per ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica sia dal diritto, in quanto ramo della filosofia...
etica
ètica s. f. – Il dibattito sull’e. della seconda metà del 20° sec. è stato caratterizzato da un lato dagli sviluppi dell’approccio filosofico ‘analitico’, a partire dalle classiche teorie di Moore e di Wittgenstein, incentrate sull’analisi...