saccaruro
s. m. [der. di saccaro-]. – Preparazione farmaceutica (detta anche saccarato), costituita da zucchero medicato con un olio essenziale o con tintura o etere o con la soluzione acquosa di un [...] medicinale ...
Leggi Tutto
via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] nelle telecomunicazioni, collegamenti, trasmissioni, ecc., via cavo, attuati per mezzo di cavi conduttori, via radio, via etere, attuati con radioonde; trasmissioni (radio o televisive) via satellite, ritrasmesse e diffuse da un satellite artificiale ...
Leggi Tutto
inspirare
v. tr. [dal lat. inspirare: v. ispirare]. – 1. a. Immettere, assorbire l’aria nei polmoni nell’atto dell’inspirazione; spesso usato assol.: i. profondamente; i. con la bocca, col naso (o attraverso [...] che penetri insieme con l’aria (o in sostituzione di questa) nei polmoni durante l’inspirazione: i. una sostanza inalante; i. etere; i. un gas tossico; tutta questa polvere che inspiriamo non fa certo bene ai nostri polmoni. b. non com. Introdurre ...
Leggi Tutto
inspirazione
inspirazióne s. f. [dal lat. inspiratio -onis: v. ispirazione]. – In fisiologia, la fase della respirazione in cui si introduce aria nell’apparato respiratorio: la gabbia toracica aumenta [...] per espansione delle costole e abbassamento della cupola diaframmatica. Più genericam., l’atto dell’inspirare, nei sign. estens. del verbo: i. di gas tossici, di etere, ecc. Per gli usi come variante ant. o letter. di ispirazione, v. questa voce. ...
Leggi Tutto
vivo
agg. e s. m. [lat. vīvus, corradicale di vīvĕre «vivere»]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita, che ha le funzioni caratteristiche della vita proprie degli organismi viventi sia animali e umani sia [...] : Morti li morti e i vivi parean vivi (Dante), nelle figurazioni del primo girone del Purgatorio; toglieano i vivi All’etere maligno ed alle fere I miserandi avanzi (Foscolo); nel linguaggio corrente è com. soltanto (sempre contrapp. esplicitamente o ...
Leggi Tutto
isopropilico
iṡopropìlico agg. [der. di isopropile] (pl. m. -ci). – In chimica organica: alcole i., alcole secondario alifatico, di formula (CH3)2CHOH (noto anche con i nomi di isopropanolo e alcole [...] nella preparazione di prodotti chimici, come solvente per olî, gomme, resine, nella preparazione di cosmetici e profumi, come agente disidratante e anticongelante; etere i., liquido incolore di odore etereo, usato come solvente per vernici e cere. ...
Leggi Tutto
organosol
organosòl s. m. [comp. di organ(ico) e sol2]. – In chimica fisica, soluzione colloidale nella quale la fase disperdente è un solvente organico, per es. alcole, benzene, etere, ecc.; gli organosol [...] di polimeri hanno importanti applicazioni (trattamento superficiale di tessuti, ecc.) ...
Leggi Tutto
emiacetalico
emiacetàlico agg. [der. di emiacetale] (pl. m. -ci). – In chimica organica, relativo a un emiacetale, o derivato da un emiacetale: etere emiacetalico. ...
Leggi Tutto
volatilizzare
volatiliżżare v. tr. e intr. [der. di volatile]. – 1. tr., non com. Fare evaporare un liquido mediante opportuni procedimenti. 2. intr. (aus. avere) Evaporare con rapidità: l’etere volatilizza [...] facilmente; il solvente ha già volatilizzato. Nell’uso corrente, non chimico, come intr. pron.: i profumi, se lasci aperto il flacone, tendono a volatilizzarsi; in senso fig., sparire all’improvviso e ...
Leggi Tutto
estragolo
estragòlo s. m. [der. di estrag(one), col suff. -olo2]. – Composto organico, etere metilico di un derivato allilico del benzene, componente di varî olî essenziali (di anice, di finocchio, di [...] dragoncello, ecc.); è un liquido dall’odore gradevole di anice, usato in profumeria ...
Leggi Tutto
Nell’antica cosmologia greca, il quinto elemento, incorruttibile, di cui sono costituiti le sfere e i corpi celesti, dal cielo della luna al cielo delle stelle fisse.
E. cosmico Sostanza ipotetica estremamente tenue e imponderabile, presente...
Col nome di etère (ἑταῖραι "compagne"), chiamavano i Greci le cortigiane. Nel mondo greco, essendo il matrimonio sentito piuttosto come un dovere, l'uomo non prendeva moglie se non dopo aver saggiato, un po' più un po' meno, la vita libertina....