citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro [...] gli uffici, e i servizî comuni dell’università. In partic., città dell’organizzazione politica greca in età classica, e si identificò con nel 1934). d. Per antonomasia: c. eterna o c. dei Cesari, Roma; c. del fiore, Firenze; c. santa, ...
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capello
capéllo s. m. [lat. capĭllus] (pl. poet. e pop. tosc. capégli, poet. capéi). – 1. Ciascuno dei peli del capo umano: si differenziano dai peli comuni per l’elevatissimo numero e per lo sviluppo [...] di c. bianchi, neri, anche per indicare l’età anziana o giovanile. Al sing., con o senza di cuscuta); capello di strega, nome comune di alcuni vermi gordiacei. b. In ., fin sopra i c., fino alla punta dei c., interamente, in massimo grado, ecc.: ...
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fascio
fàscio s. m. [lat. fascis]. – 1. a. Quantità più o meno grande di oggetti della stessa natura, per lo più di forma allungata (come legna, spighe, erbe, ecc.), riuniti e spesso legati insieme, [...] in un f. avversarî politici e delinquenti comuni (con lo stesso senso, farne tutt’ stazionamento, lo smistamento e la composizione dei convogli ferroviarî. Con sign. più a seconda del grado del magistrato. In età moderna, la figura del fascio romano, ...
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bidente
bidènte s. m. [dal lat. bidens -entis, comp. di bi- «due» e dens «dente»]. – 1. a. Strumento agricolo a forma di zappa a due denti, conosciuto e adoperato fin dalle età più antiche, che serve [...] due anni; anche agg.: sangue e latte nuovo e di bidente Gregge (Boccaccio). Generalmente veniva ucciso nei sacrifizî più comunidei Romani. 3. Genere di piante della famiglia composite tubuliflore (lat. scient. Bidens, allusivo al fatto che i piccoli ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] . Cicero ‹kìkeroo›) passò a poco a poco, in età tarda, a una pronuncia affricata palatale, che tra il il nesso fonetico sč è comunemente ammesso solo in incontri di parole regole d’ortografia e di pronuncia dei due componenti. Per il valore fonetico ...
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traguardo
s. m. [der. di traguardare]. – 1. L’atto di traguardare attraverso due punti di mira o di riferimento; in marina, governare al t., dirigere la nave in modo da rilevare un oggetto stabilito [...] da lunga attesa: era ormai vicino al t. della laurea; il t. è ancora lontano; raggiungere il rispettabile t. dei cent’anni d’età. Sono inoltre comuni con il sign. proprio le espressioni arrivare al t., giungere primo al t., tagliare il (filo del) t ...
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oca2
òca2 s. f. [lat. tardo auca, da *avĭca, der. di avis «uccello»]. – 1. a. Nome comune di varie specie di uccelli anseriformi anatidi, che vivono nelle zone umide o costiere di tutto il mondo; al [...] anno 390 a. C. sventarono con i loro schiamazzi il tentativo dei Galli di attaccare di sorpresa la rocca capitolina; penna d’oca da giovane e s’è poi guastato con l’età; e con allusione al luogo comune per cui la loquacità delle donne viene accostata ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi [...] inferiore. Essa è la continuazione dei fonemi latini f e ph ( gr. ϕιλοσοϕία, s’era confuso con f già in età imperiale); poche le f italiane d’altra origine (es sempre di grado medio. Usi più comuni della lettera come abbreviazione o simbolo: nella ...
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concione
concióne s. f. [dal lat. contio -onis, da un anteriore co(n)ventio «riunione», der. di convenire «riunirsi»], letter. – 1. ant. Pubblica adunanza, assemblea per trattare di cose dello stato [...] la riunione del popolo romano, su convocazione di un magistrato o di un sacerdote, con lo scopo, spec. in età repubblicana, di ascoltare le dichiarazioni del magistrato convocante; passò poi a indicare la sede della propaganda elettorale e, nel ...
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definitore
definitóre s. m. [dal lat. tardo definitor -oris]. – 1. (f. -trice) Chi definisce. 2. Nell’età comunale, ad Arezzo e in alcuni comuni umbri, il magistrato collegiale che definiva sommariamente [...] le questioni di confine dei campi; altrove, il giudice, di prima o di ultima istanza, che decideva la lite. 3. Religioso che assiste, nel governo di un ordine religioso, il proprio superiore: d. generale, d. provinciale, a seconda che assista un ...
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Impresa che compie operazioni di raccolta di fondi ed eroga crediti non trasferibili sul mercato.
Funzione creditizia e monetaria
La b. contemporanea è il risultato di due processi evolutivi. Il primo è la trasformazione dell’attività di custodia...
schiavitù Condizione propria di chi è giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario.
Antropologia
Da un punto di vista...