insensibile
insensìbile agg. [dal lat. insensibĭlis, comp. di in-2 e sensibĭlis «sensibile»]. – 1. Con sign. passivo, che sfugge alla percezione dei sensi, impercettibile; per lo più in senso estens., [...] : un uomo, una donna i.; essere i. al piacere, alle carezze. In relazione alla sensibilità spirituale e morale, o estetica, che non si lascia smuovere o commuovere, che si mostra impenetrabile a qualche sentimento: essere i. alle preghiere, ai ...
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insensibilita
insensibilità s. f. [dal lat. tardo insensibilĭtas -atis]. – Mancanza di sensibilità; condizione, carattere di chi è insensibile (solo nei sign. attivi dell’aggettivo): l’i. assoluta della [...] pietra, del marmo, dei corpi inanimati; i. al dolore (fisico o spirituale); i. di fronte alle sofferenze altrui; i. fisiologica; i. di cuore; i. estetica. ...
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palazzinaro
s. m. [der. di palazzina], spreg. – Termine con il quale si indica (dapprima a Roma, e questo spiega il suffisso dialettale, poi diffuso anche altrove), un tipo di imprenditore edile, spesso [...] all’adozione di tipologie edilizie ad alta intensità abitativa e di tecnologie arretrate, a scapito sia dell’estetica delle costruzioni sia della vivibilità degli ambienti, spesso ricorrendo ad abusi, corruzione, violazione dei regolamenti edilizî e ...
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asemanticita
asemanticità s. f. [der. di asemantico]. – Nell’estetica e nella filosofia del linguaggio, qualità di ciò che è asemantico. ...
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asemantico
asemàntico agg. [comp. di a- priv. e semantico] (pl. m. -ci). – Non semantico. In estetica, arti a. (in contrapp. ad arti semantiche), quelle le cui manifestazioni si ritengono apprezzabili [...] senza il riferimento a un precostituito sistema di simboli semantici (per es., le arti figurative). In linguistica, unità a. o elementi a., quelle unità linguistiche che, adoperate isolatamente, non hanno ...
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antiestetico
antiestètico agg. [comp. di anti-1 e estetico] (pl. m. -ci). – Privo di estetica; per estens., brutto, senza grazia, senza gusto: moda a.; una costruzione antiestetica. ◆ Avv. antiesteticaménte, [...] in modo antiestetico: un salone arredato antiesteticamente ...
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contenuto2
contenuto2 s. m. [part. pass. di contenere]. – 1. a. Ciò che è contenuto in qualche cosa: il c. d’una cassa, d’un recipiente, di un pacco postale; s’è rotto il fiasco e tutto il c. s’è sparso [...] prodotti, diffusi e recepiti, e soprattutto per individuarne gli effetti sul pubblico cui sono destinati. b. Nella storia dell’estetica, il termine è stato inteso talora come argomento, materia, soggetto di un’opera d’arte (distinto dalla forma, cioè ...
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estetista
s. m. e f. [der. di estetica] (pl. m. -i). – Persona specializzata in cosmesi che, in istituti di bellezza (o anche in proprio), compie trattamenti cosmetici e massoterapici. ...
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neohegelismo
‹neoeġe-› o ‹neoheġe-› (anche neohegelianismo o neohegelianéṡimo) s. m. [comp. di neo- e hegelismo o hegelianismo, ecc., dal nome del filosofo G. W. F. Hegel]. – Orientamento di pensiero [...] nell’area culturale angloamericana (con esponenti Th. H. Green, J. e E. Caird, F. H. Bradley, J. E. McTaggart) e una in Italia con A. Vera, B. Spaventa (per l’estetica F. De Sanctis), quindi agli inizî del Novecento B. Croce e G. Gentile. ...
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neoidealistico
neoidealìstico agg. (pl. m. -ci). – In filosofia, del neoidealismo, dei neoidealisti: le tesi n.; l’estetica n.; la concezione n. della storia. ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare artistico), la produzione e i prodotti dell’arte,...
estetica
Rosario Assunto
Diciamo e. di D. tutto l'insieme delle concezioni sul bello e sull'arte enunciate da D. stesso, oppure operanti all'interno della sua produzione e ricostruibili in maniera esplicita mediante apposita ricerca, in quanto...