passagallo
(ant. passagàglio) s. m. – Variante (propriam. alterazione) di passacaglia. Anche, il suono di chitarra o d’altro strumento con cui s’accompagnano le serenate, gli stornelli, e i canti nelle [...] strade, nelle osterie e sim.: i canti e le risa crescevano nelle sere di estate, tra i passagalli delle chitarre, fra li urti della danza su ’l terreno (D’Annunzio). ...
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pennacchio
pennàcchio s. m. [lat. tardo pinnacŭlum: v. pinnacolo]. – 1. a. Mazzo di penne, variopinte o di uno stesso colore, usate come ornamento negli elmi dei guerrieri antichi, nel cappello di certe [...] modo un pennacchio. In partic.: a. letter. o poet. Chioma espansa di un albero: una mimosa Che fioria la mia casa ai dì d’estate Co’ suoi p. di color di rosa (Pascoli). b. Nel linguaggio com., nuvola di fumo o di vapore che fuoriesce da una ciminiera ...
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botanichese
s. m. La terminologia specialistica della botanica. ◆ In autunno e durante l’inverno maturano «i frutti» della Danae. Sono molto belli sia per il loro vivo ed allegro arancione che per la [...] trasparenza dell’opale. Dopo un’estate calda e non troppo secca, i frutti sono particolarmente abbondanti e creano un vivace contrasto tra le scure e lucide foglioline (chiamate cladodi in rigoroso «botanichese») e i coloratissimi piccoli frutti. ( ...
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tabarro
s. m. [dal fr. ant. tabard (forse di origine germ.), da cui anche lo spagn. tabardo]. – Ampio e pesante mantello da uomo, indossato, nei secoli scorsi (e ancora talvolta nella Bassa Padana), [...] , nel sec. 18°, designava in partic. un mantello portato dai nobili, di panno scuro o di scarlatto e di seta bianca nell’estate, tagliato in un rotondo perfetto, adottato anche dalle donne. Nell’uso ant. e ancora in usi region. e scherz., pastrano ...
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tinnire
v. intr. [dal lat. tinnire «tintinnare, risuonare»] (io tinnisco, tu tinnisci, ecc.; aus. avere), letter. – Tintinnare, risuonare con squilli brevi e frequenti, con suoni argentini: questa pietra [...] (Volponi). Sostantivato all’infinito: il t. dei campanelli; in fondo alle cave il t. degli scalpelli prosegue d’estate fino a buio (E. Cecchi). ◆ Part. pres. tinniènte, tintinnante, squillante: un dolce accordo novo di tinnïenti cetre (Carducci ...
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scuola-azienda
(scuola azienda), loc. s.le f. Sistema scolastico improntato a un modello di efficienza aziendale. ◆ «Oltre a parecchi coordinamenti autorganizzati – afferma il portavoce nazionale dei [...] E questa unità si deve manifestare insistendo fino all’ultimo giorno di scuola per impedire che [Tullio] De Mauro utilizzi l’estate per portare a compimento la linea berlingueriana». (Sole 24 Ore, 31 maggio 2000, p. 17, Italia-Lavoro) • «Mi sembra un ...
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ritornare
v. intr. e tr. [comp. di ri- e tornare] (io ritórno, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Lo stesso che tornare (ma meno com. nell’uso fam.): r. a casa da un viaggio, dalla passeggiata, dalla messa; [...] . più volte a casa di qualcuno, in un ufficio, andarci ripetutamente; r. su un argomento, su una questione; fra poco ritornerà l’estate, il freddo; mi è ritornata la febbre, la debolezza; il passato non ritorna più; r. col pensiero, con la memoria al ...
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ritorno
ritórno s. m. [der. di ritornare]. – 1. a. L’azione, il fatto di ritornare, di venire cioè di nuovo al luogo dal quale si era partiti o ci si era allontanati: r. a casa, in città, in ufficio; [...] guerra; r. di una moda, di un’usanza; spesso con l’idea di periodicità: il r. delle rondini a primavera, il r. dell’estate, il r. di una cometa; il r. di una festa, del Natale. Con riferimento al pensiero antico (in partic. allo stoicismo), e in ...
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sessualmente corretto
loc. s.le m. (iron.) Che corrisponde in modo equilibrato alla rappresentazione sociale della sessualità. ◆ come hanno asserito in un dibattito quest’estate Alina Reyes e Stéphane [...] Zagdanski, due romanzieri francesi senza censure, si fa strada il «sessualmente corretto». […] i sensi cambiano ancora gusti. Così, dopo l’epoca in cui il femminismo ha fatto sentire le sue ragioni, si ...
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storta1
stòrta1 s. f. [der. di storcere, part. pass. stòrto]. – 1. L’azione di storcere, il fatto di venire storto, e l’effetto che ne consegue: dare una storta, a un oggetto qualsiasi, storcerlo; frequente [...] sinon., nell’uso corrente, del termine medico distorsione: il piede mi duole ancora a causa della s. che ho preso in montagna quest’estate; mi son fatto una s. al piede, al polso. 2. region., non com. Curva, svolta stretta: qui la strada fa una s ...
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estate (state)
Enrico Malato
Il sostantivo è usato, nella forma ‛ estate ', una volta nel Convivio (IV XXIII 14); nella forma ‛ state ' una volta nel Convivio (III V 19), e tre nell'Inferno (XVII 49, XX 81, XXVII 51), sempre in senso proprio,...