messidoro
messidòro s. m. [dal fr. messidor, comp. del lat. messis «messe» e del gr. δῶρον «dono»; voce coniata da Ph.-F.-N. Fabre d’Églantine nel 1793]. – Decimo mese del calendario rivoluzionario francese, [...] primo dell’estate, corrispondente nel calendario gregoriano al periodo compreso tra il 19 (poi, col 1800, 20) giugno e il 18 (poi 19) luglio. Fu in uso dal 1794 al 1805, ma la parola è stata ripresa talvolta da poeti per alludere, approssimativamente ...
Leggi Tutto
gossipivoro
s. m. e agg. (iron. scherz.) Chi o che si nutre, è avido di pettegolezzi. ◆ l’ultimo numero di «Riza Psicosomatica» rende noto che il suo pool di psicologi ha stabilito che gli italiani maschi [...] della situazione e dei suoi protagonisti. Quest’ultima riguarda Gianfranco Fini. […] la separazione con Daniela, annunciata l’estate scorsa dall’avvocato e onorevole [Giulia] Bongiorno. La stessa figura che dopo il trionfo del processo Andreotti ...
Leggi Tutto
cascinotto
cascinòtto s. m. [der. di cascina], lomb. – Capanna di tronchi di legno con tetto di paglia, dove i contadini ripongono d’estate il raccolto e si riparano per sorvegliarlo: [Renzo] uscì dalla [...] strada maestra, per andare ne’ campi in cerca di qualche c., e lì passar la notte (Manzoni) ...
Leggi Tutto
riempire
(non com. rïémpiere, ant. o poet. rémpiere) v. tr. [comp. di ri- e empire (o empiere)] (io rïémpio, ecc.; coniug. come empire). – 1. Far pieno; è in genere lo stesso che empire, ma è più com. [...] . pron. Diventare pieno, empirsi: il secchio, sotto la fontana, si riempì in un attimo; il cielo si è riempito di nuvole; d’estate le spiagge si riempiono di bagnanti; in usi fig.: il mio cuore al vederlo si riempì di gioia; a ripensarci, l’animo mi ...
Leggi Tutto
fresco1
frésco1 agg. e s. m. [dal germ. frisk] (pl. m. -chi). – 1. agg. a. Di clima, aria, acqua, ecc., che, per la temperatura alquanto bassa, danno al corpo la sensazione di un freddo moderato e per [...] fa f.; comincia a far f.); pigliare, prendere, godere il f., stare in luogo arioso e ombreggiato, per ricrearsi: era uso d’estate, nelle sere più crudeli, salire a prendere il f. sotto i primi carrubi del monte (Bufalino); fig., scherz., mettere al f ...
Leggi Tutto
ramadan
ramadàn s. m. [dall’arabo ramaḍān, propr. «il mese caldo», perché anticam. cadeva in estate]. – Nono mese dell’anno lunare musulmano, nel quale, secondo una prescrizione coranica, i musulmani [...] devono osservare, dall’aurora al tramonto, l’astinenza totale da cibi e bevande (più tardi anche dal fumo), e dai rapporti sessuali; dopo la riforma coranica del calendario arabo, volta a svincolarlo dal ...
Leggi Tutto
per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] il termine di un moto (cfr. n. 1 c): il vestito sarà pronto per lunedì; spero di finire il lavoro per la prossima estate; tornerò a casa per le feste, in occasione delle feste; tenere in serbo per l’inverno (dove il complemento assume anche valore ...
Leggi Tutto
solitario
solitàrio agg. e s. m. [dal lat. solitarius, der. di solus «solo»; nelle due accezioni del n. 2, dal fr. solitaire]. – 1. agg. a. Che sta solo, e soprattutto che ama star solo, che sfugge la [...] Vico); per estens., un carattere, un spirito s.; vita s. (La vita solitaria, titolo di uno dei canti del Leopardi, composto nell’estate del 1820 o del 1821). Anche sostantivato, con riferimento a persona: è sempre stato un s.; da quel s. (o da quella ...
Leggi Tutto
pre-cena
(pre cena), s. m. o f. e agg. inv. Consumazione di assaggi di cibo sfiziosi e stuzzicanti accompagnati da vini o aperitivi; che precede la cena, che si consuma prima di cena. ◆ Il padre dello [...] solitario in una piazzetta semi-deserta all’ora dell’aperitivo pre-cena. (Mattino, 17 agosto 2001, p. 13, Estate) • Qualcuno parla di aperitivi «milanesi», altri invece, li vedono come versione capitolina delle tapas spagnole. L’elemento comune ...
Leggi Tutto
popolare2
popolare2 v. tr. [der. di popolo1] (io pòpolo, ecc.). – 1. a. Rendere abitato un luogo in cui prima non esistevano forme di insediamento stabile, andandovi ad abitare o mandandovi gente a stanziarvisi: [...] un tempo quasi deserta, si è rapidamente popolata; i nuovi quartieri della città si vanno rapidamente popolando; affollarsi, riempirsi: d’estate la spiaggia si popola di bagnanti; Era l’età Felice delle rose, aprile maggio Giugno, di là dal vetro di ...
Leggi Tutto
estate (state)
Enrico Malato
Il sostantivo è usato, nella forma ‛ estate ', una volta nel Convivio (IV XXIII 14); nella forma ‛ state ' una volta nel Convivio (III V 19), e tre nell'Inferno (XVII 49, XX 81, XXVII 51), sempre in senso proprio,...