estraneo /e'straneo/ [dal lat. extraneus, der. di extra "fuori"]. - ■ agg. 1. [non conosciuto, non familiare: un paese e., una società e.] ≈ ignoto, sconosciuto. ↔ conosciuto, familiare, noto. 2. [che [...] G. D’Annunzio).
Una persona, una cosa, un luogo e sim. possono essere estranei nel senso di «non accoglienti», «non affabili»: questa città gli è uso lett. oppure ha una connotazione di forte distacco: nulla è più difficile che morire in un paese e. ...
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Fabio Rossi
estraneo. Finestra di approfondimento
Modi di essere estraneo - Ciò che (o chi) non è conosciuto o non è familiare può essere designato da vari termini, il più generale dei quali è estraneo. [...] G. D’Annunzio).
Una persona, una cosa, un luogo e sim. possono essere estranei nel senso di «non accoglienti», «non affabili»: questa città gli è uso lett. oppure ha una connotazione di forte distacco: nulla è più difficile che morire in un paese e. ...
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arrivare [lat. ✻arripare, propr. "giungere a riva"]. - ■ v. intr. (aus. essere) 1. [raggiungere il luogo stabilito, toccare il termine di un viaggio, il traguardo di una gara e sim.: la zia arriverà da [...] in fondo, che indica la tenacia di chi non vuole lasciare nulla di incompiuto o di intentato (l’indagine deve a. fino a domani (ovvero: morirà entro oggi). In certi casi a. può essere sostituito da venire, quando il luogo nel quale si arriva è il ...
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venire [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo, vièni, viène, veniamo, venite, vèngono; pres. cong. vènga, veniamo, veniate, vèngano; imperat. vièni, venite; fut. verrò, ecc.; condiz. verrèi, ecc.; pass. rem. [...] olio viene 7 euro al litro] ≈ costare, (fam.) fare. b. [essere dovuto come spettanza, con la prep. a: facendo le parti, ti viene il da un luogo, anche nell'espressione venirsene via: non avevo nulla da fare al negozio, così me ne venni (via) quasi ...
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Fabio Rossi
bello. Finestra di approfondimento
Piacere estetico - Tra gli agg. che designano una sensazione di piacere estetico, b. (col suo contr. brutto) è forse quello dall’area semantica più ampia [...] estetico, che invece è secondario (anche se nulla impedisce di bollare un gruppo di persone poco caso, per es., di avere una brutta fama; farsi un brutto nome; essere coinvolto in una brutta situazione o in un brutto giro o in una brutta ...
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piede /'pjɛde/ s. m. [lat. pes pĕdis]. - 1. (anat.) [l'ultimo segmento dell'arto inferiore dell'uomo e di altri animali] ≈ Ⓖ (fam.) fetta, Ⓖ (poet.) pianta, Ⓖ (ant.) piota, [di alcuni animali] zoccolo. [...] (a), entrare, recarsi (a). □ pestare i piedi (a qualcuno) [essere di intralcio, tentare di danneggiare e sim.: tutti gli pestano i p.] ≈ a persona che non conti nulla e che venga trattata senza il minimo rispetto] ≈ cane, nulla, zero. □ piede di ...
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Fabio Rossi
tirchio. Finestra di approfondimento
Chi vuole accumulare - Numerosi sono i termini, più o meno spreg. o scherz., che qualificano una persona che non vuole spendere, che preferisce risparmiare [...] con noi è sempre stato magnanimo, non facendoci mancare nulla. Il ricercato prodigo e il fam. spendaccione indicano un altre espressioni idiomatiche che designano l’azione dell’essere troppo spendaccioni, anche acquistando cose inutili: buttare i ...
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servire [lat. servire, propr. "essere schiavo", da servus "schiavo"; nel sign. 3 dell'uso tr. per calco dell'ingl. (to) serve] (io sèrvo, ecc.). - ■ v. tr. 1. (lett.) [essere servo di qualcuno, soggetto [...] e della pallavolo, eseguire il servizio] ≈ battere. ■ v. intr. (aus. essere, raro avere) 1. [essere necessario, con la prep. a: le serve nulla?] ≈ (non com.) bisognare, occorrere. 2. [essere utile, con la prep. a: a che serve lamentarsi?] ≈ convenire ...
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bello /'bɛl:o/ [lat. pop. bellus "carino, grazioso"] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l o r; bèllo, bègli negli altri casi; [...] estetico, che invece è secondario (anche se nulla impedisce di bollare un gruppo di persone poco caso, per es., di avere una brutta fama; farsi un brutto nome; essere coinvolto in una brutta situazione o in un brutto giro o in una brutta ...
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meglio /'mɛʎo/ [lat. mĕlius, neutro di melior -oris "migliore"; trattato anche in ital. come comparativo di bene]. - ■ avv. 1. [come compar. dell'avv. bene, in modo migliore: riuscire m. nelle materie [...] ] ≈ migliore. ↔ (fam.) peggio, peggiore. 3. [con valore neutro, in taluni pred. nom. come esser m., creder m. e sim., cosa migliore, più opportuna e sim.: è m. non dirgli nulla; sarà m. che tu resti qui; ho creduto m. far di testa mia] ≈ preferibile ...
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Alimentazione
Insieme delle tecniche che tendono ad arrestare o rallentare i processi vitali che si svolgono in un prodotto alimentare non trattato rendendolo non commestibile. Esse permettono quindi l’impiego differito nel tempo dell’alimento,...
browniano, mòto Moto irregolare e continuo di particelle solide microscopiche (per es. pollini o resine) sospese in un fluido. La sua scoperta (1827) viene attribuita al botanico scozzese R. Brown (1773-1858), da cui il fenomeno ha preso nome....