infingere
infìngere (ant. infìgnere) v. tr., intr. e intr. pron. [der. di fingere; cfr. lat. tardo infingĕre «foggiare»] (coniug. come fingere), letter. – 1. a. intr. pron. Fingere, fare finta di qualche [...] cosa: infingersi di non sapere nulla; infingersi di non capire, di non accorgersi; con uso assol., nascondere la verità, simulare: E o intr. pron., ant. Fingere, nel sign. di mentire: essere incapace di infingere o di infingersi. 2. tr. Simulare, nel ...
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notare2
notare2 v. tr. [dal lat. notare «contrassegnare», der. di nota «nota»] (io nòto, ecc.). – 1. a. letter. Distinguere con un segno, segnare: n. gli errori di un compito; n. con un segno sul margine [...] ; passando notai che il negozio era chiuso; non ho notato nulla di particolare; normalmente non si notava, ma i bambini hanno : tutti gli uomini, ... e massime e’ principi, per essere posti più alti, sono notati di alcune di queste qualità che ...
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centesimo
centèṡimo (poet. centèsmo) agg. e s. m. [dal lat. centesĭmus, der. di centum «cento»]. – 1. agg. num. ord. a. Che in una serie, in una progressione, occupa il posto corrispondente al numero [...] arrivare centesimo, centesima, o, come sost., essere il c. nella graduatoria. In composizione con 1999. Per estens., pochissimo denaro, spec. in frasi negative, dove equivale a «nulla, niente»: non guadagna un c.; non avevo un c. in tasca; non vale ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, [...] dormite di giorno); fare il turno di n., o anche fare la n., essere di n., in lavori o mansioni in cui vi sia avvicendamento dei turni: uno fatti e della realtà: la n. dell’ignoto, la n. del nulla, la n. dell’oblio; vicende che si perdono nella n. ...
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fantascenario
(fanta-scenario), s. m. Scenario fantastico, che non ha elementi di riscontro nella realtà. ◆ Con uno spauracchio ulteriore: alla Difesa il fantasma del Generale. Nella persona, si vocifera [...] & Mercati) • Antonio Fazio ammette di essere stato avvertito dell’esistenza di intercettazioni telefoniche nell’inchiesta dell’Interno [Giuseppe] Pisanu, che però non gli fece sapere nulla né in un senso né nell’altro. (Luigi Ferrarella, Corriere ...
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tinca
s f. [lat. tardo tĭnca, di origine ignota]. – 1. Pesce teleosteo della famiglia ciprinidi (lat. scient. Tinca tinca), comune nelle acque dolci dell’Europa e dell’Asia occid., diffuso anche in Italia, [...] importanza per l’azione. 4. Non dare né in tinche né in ceci, ant. modo prov. tosc., essere smemorato o irresoluto, non approdare a nulla. ◆ Dim. tinchétta e tinchettina, tinchina, tincolina, e tincolino m. (nel modo prov. tosc.: come disse la tinca ...
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me1
me1 ‹mé› pron. pers. sing. [lat. mē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. di 1a pers. sing. (io), usata come compl. oggetto quando si vuol dare a questo forte rilievo (hanno [...] me; ne sa quanto me), e in funzione predicativa dopo i verbi essere, parere, sembrare e sim. (tu non sei me; con i miei il mio signor me, io, la mia persona; non sa né di me né di te, non sa di nulla, è insipido, insulso (detto di cose o di persone). ...
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buona pratica
loc. s.le f. Azione, prassi diligente e efficace, che tiene conto di criteri e conoscenze consolidati da una consuetudine virtuosa. ◆ A rimettere un po’ d’ordine è intervenuta ora la Finaziaria, [...] distribuisca i singoli spazi. «Mah... Non ne so nulla. Da parte mia resto convinto che quella della Fondazione - abbiamo già proposto. Un governo coordinato della Galleria può essere davvero una buona pratica» [Carlo Sangalli intervistato da Rita ...
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infuriare
v. intr. [der. di furia] (io infùrio, ecc.). – 1. (aus. essere) Diventare furioso; adirarsi in modo violento; nell’uso com., soltanto con la particella pron.: alla minima contrarietà s’infuria; [...] al mio rifiuto, s’infuriò. Raro l’uso trans., con valore causativo: basta un nulla per infuriarlo (più com., in questo senso, far infuriare). 2. (aus. avere) a. Scatenarsi, manifestarsi in modo violento, rabbioso, detto soprattutto di fenomeni ...
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sovrumano
(meno com. sovraumano; ant. soprumano, sopraumano) agg. [comp. di sovra- (o sopra-) e umano]. – 1. Che supera, che trascende la natura umana, le possibilità e i limiti dell’umano: potenza s., [...] essere dotato di facoltà s.; sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo (Leopardi); nulla disse: come se una forza orribile e soprumana le usasse impedimento (C. E. Gadda). 2. Con valore iperb. e fig., superiore, straordinario, ...
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Alimentazione
Insieme delle tecniche che tendono ad arrestare o rallentare i processi vitali che si svolgono in un prodotto alimentare non trattato rendendolo non commestibile. Esse permettono quindi l’impiego differito nel tempo dell’alimento,...
browniano, mòto Moto irregolare e continuo di particelle solide microscopiche (per es. pollini o resine) sospese in un fluido. La sua scoperta (1827) viene attribuita al botanico scozzese R. Brown (1773-1858), da cui il fenomeno ha preso nome....