vagare
v. intr. [dal lat. vagari o vagare, der. di vagus «vagante, instabile»] (io vago, tu vaghi, ecc.). – 1. (aus. avere) Andare qua e là, spostarsi da luogo a luogo senza direzione o meta prestabilita, [...] mi fai co’ miei pensier su l’orme Che vanno al nulla eterno (Foscolo); un vagar faticoso dietro a desidèri che non sarebbero le immagini accumulate in tanti anni (Pirandello). 2. (aus. essere) ant. Divagare: ma da ritornare è, per ciò che assai ...
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fatto1
fatto1 agg. [part. pass. di fare]. – 1. Fabbricato, costruito, prodotto, eseguito: f. a mano, a macchina; f. alla buona, alla carlona; un lavoro f. bene (o ben f.); formato, che ha una certa forma: [...] . di legno, di carta, di gesso; creato: un affresco f. per essere ammirato; adatto: è un vestito f. per te, l’appartamento che ho 3. In costruzioni ellittiche e proverbiali: è fatta!, non resta più nulla da fare; ben fatto! o, al femm., ben fatta!, ...
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quatto
agg. [lat. coactus, part. pass. di cogĕre «raccogliere, ammassare, costringere»; cfr. coatto]. – Rannicchiato a terra o addossato a un riparo, per lo più cercando di non fare rumore, per non essere [...] un cespuglio; Io mi levai dal luogo ov’era quatto Stato ad udire e a vedere (Boccaccio); non gridò e non domandò nulla; stette quatto nel buio, in attesa (Quarantotti Gambini). È di norma ripetuto: se ne stava quatto quatto in un cantuccio; il cane ...
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prepotenza
prepotènza s. f. [dal lat. tardo praepotentia, der. di praepŏtens -entis: v. prepotente]. – 1. a. L’essere prepotente; carattere, atteggiamento di chi è prepotente, di chi, in modo del tutto [...] volontà, anche ricorrendo a coercizioni e soprusi: una persona insopportabile per la sua p.; con la p. non si ottiene nulla. Frequente la locuz. avv. di prepotenza, con la prepotenza, e più spesso in senso attenuato, con sicurezza e decisione: fare ...
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avvezzo1
avvézzo1 agg. [part. pass. di avvezzare senza suffisso]. – Assuefatto, abituato: benefica Fede ai trionfi avvezza (Manzoni); essere a. alle fatiche, agli studî, a sopportare tutto; ormai alle [...] rinunce ci sono a.; ragazzo male a., educato male; egli era bello, e la cosa, al nostro orecchio, come siamo a. a pensare la bellezza, può non voler dire nulla (Anna Maria Ortese). ...
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tu
pron. pers. sing. m. e f. [lat. tu] (radd. sint.). – 1. È il pronome di 2a persona, usato nel rivolgere il discorso ad altra persona (o cosa personificata), in tutti i casi in cui non sia adoperato [...] compl. oggetto e il compl. di termine (ti chiamava; ti ha detto nulla?). Il plur. corrispondente è voi. Per tutto ciò che riguarda l’uso di con qualcuno, mettersi a competere, a contrastare con lui. Essere, stare, venire, trovarsi a tu per tu, di ...
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mutare
v. tr. e intr. [lat. mūtare]. – È in genere sinon. di cambiare, cui corrisponde in tutti i sign. (tranne quello di «barattare, fare una operazione di cambio», che è esclusivo di cambiare); nell’uso [...] : la crisalide si muta in farfalla. 2. intr. (aus. essere) Diventare diverso, passare da uno stato, da una condizione, a travasarlo. ◆ Part. pass. mutato, anche come agg.: lo trovo molto mutato; e come s. m. con valore neutro: non c’è nulla di mutato. ...
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sconocchiare
v. tr. [der. di conocchia, col pref. s- (nel sign. 3)] (io sconòcchio, ecc.), non com. – 1. Filare, trarre il pennecchio avvolto alla rocca. 2. fig. a. tosc. Mangiare qualcosa di gusto, [...] avidamente, senza lasciarne nulla: una solenne padellata ... che comparsami calda calda, e ben rosolata in tavola, me la , anche come agg., nel sign. 2 b, spec. nelle locuz. essere, sentirsi (tutto) sconocchiato, fiacco, indebolito, con le ossa rotte. ...
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deislamizzarsi
v. intr. pron. Superare una fase storica caratterizzata dall’ideologia teocratica islamica. ◆ E ha voluto impedire che l’Iran, un Paese dove l’occidentalizzazione era molto avanzata, si [...] dire “attenuato” perché alla fine non esprime più nulla. Abbiamo piuttosto bisogno di imparare a convivere con musulmani a loro di deislamizzarsi, ma neanche ai cattolici di non essere più se stessi» [Giorgio Rumi intervistato da Roberto Zuccolini]. ...
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denatalizzazione
s. f. Calo progressivo delle nascite. ◆ «Certamente Genova colpisce perché è una città con tanti anziani, forse la città con più anziani che ci sia in Europa. È anche la città con uno [...] Tettamanzi intervistato da Franco Manzitti]. (Repubblica, 5 luglio 2001, Genova, p. II) • «La città non deve essere ostile a chi vuole fare figli». «A Milano nulla è fatto per un progetto di vita: ci sono meno servizi di un tempo, la qualità della ...
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Alimentazione
Insieme delle tecniche che tendono ad arrestare o rallentare i processi vitali che si svolgono in un prodotto alimentare non trattato rendendolo non commestibile. Esse permettono quindi l’impiego differito nel tempo dell’alimento,...
browniano, mòto Moto irregolare e continuo di particelle solide microscopiche (per es. pollini o resine) sospese in un fluido. La sua scoperta (1827) viene attribuita al botanico scozzese R. Brown (1773-1858), da cui il fenomeno ha preso nome....