cieco
cièco agg. e s. m. (f. -a) [lat. caecus] (pl. m. -chi). – 1. a. Privo della vista, dell’uso degli occhi: diventare c.; essere c. dalla nascita; c. da un occhio; non sono mica c., per affermare [...] , non sente per insensibilità ciò che dovrebbe vedere o capire o sentire: essere c. davanti alle prove d’affetto di una persona, davanti alla bellezza com. cecaménte), alla cieca, senza veder nulla: nel buio della stanza urtava ciecamente contro i ...
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ente
ènte s. m. [dal lat. tardo ens entis, in funzione di part. pres. del verbo esse «essere»]. – 1. a. Nel linguaggio filos., ciò che esiste, ciò che è in assoluto senz’altra determinazione: e. reale, [...] . di ragione, oggetto puramente mentale, al quale non corrisponde nulla di reale (e di cui spesso, con sign. negativo ha in sommo grado la capacità dell’essere, cioè Dio. Nell’uso non filosofico, mentre con essere si indica un individuo animato, per ...
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trasparire
(ant. trasparére) v. intr. [retroformazione da trasparente] (coniug. come apparire; le forme trasparsi o trasparvi del pass. rem. sono rare, e il part. pass. è soltanto trasparito; aus. essere). [...] – 1. a. Essere visibile attraverso un corpo diafano o traslucido, o anche molto leggero, sottile o rado: la luce (o la suo volto traspariva l’intima gioia; non ha lasciato t. nulla delle sue intenzioni. 2. raro. Possedere, presentare la proprietà ...
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possedere
possedére v. tr. [lat. possidēre, comp. del tema di potis «che possiede, padrone; che può, potente» e sedere «sedere, stare»] (io possièdo [letter. possèggo], tu possièdi, ecc.; coniug. come [...] indefinito: possiede molto; possiede ancora qualcosa; non possediamo più nulla. b. Con sign. più ampio, avere il dominio di . c. estens., letter. Occupare un dato spazio, stare, essere in un luogo: orrevol [= onorevole] gente possedea quel loco ...
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affogare
v. tr. e intr. [lat. volg. *affocare, alteraz. del lat. tardo offōcare «strozzare» (der. di fauces «gola»), raccostato alla serie dei composti con il pref. ad- (af-)] (io affógo, tu affóghi, [...] sign. proprio del verbo: a. nella miseria, nei debiti; a. in un bicchier d’acqua, perdersi in cose da nulla; o bere o affogare, essere costretti a scegliere fra due soluzioni ugualmente spiacevoli. ◆ Part. pass. affogato, anche come agg. e s. m. (f ...
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sorgente
sorgènte (letter. ant. surgènte) s. f. [femm. sostantivato del part. pres. di sorgere]. – 1. Il punto e il luogo in cui scaturisce, per defluire, una vena d’acqua sotterranea; anche, lo specchio [...] fig. a. letter. Origine, causa prima: la guerra può essere soltanto s. di sventure; la ricchezza è spesso s. di del campo in cui la divergenza del vettore del campo sia non nulla; il valore della divergenza si chiama intensità o portata della s., ...
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no
‹nò› avv. [lat. nōn] (radd. sint.). – 1. Parola olofrastica equivalente a una proposizione negativa. a. Si usa soprattutto in risposte (con valore contrario al sì): «Sei stato alla posta?» «No, ci [...] devi tentare!; non saper dire di no, non saper rifiutare nulla: è una persona che non sa mai dire di no te la risposta è negativa, è tale anche per me; ma per lo più con l’articolo: essere tra il sì e il no; ha risposto un sì che era un no; mi è molto ...
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concreto
concrèto agg. [dal lat. concretus «denso, rappreso, concreto», part. pass. di concrescĕre «condensarsi, coagularsi»]. – 1. non com. a. Solido, consistente, condensato: sostanze c., sostanze [...] . b. In grammatica, nomi c., i sostantivi che indicano esseri, oggetti reali o considerati come tali (per es. giardino, al fatto c., alla sostanza del fatto; i suoi progetti non hanno nulla di c.; fammi un’offerta concreta. b. Che ha fondamento su ...
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scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel [...] mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome delle cose fisiche, o sia de’ moti de’ corpi non si può avere certa uomo di talento e di scienza (Manzoni); in frasi iperb. o iron.: essere un’arca di sc., un pozzo di sc., persona dottissima; avere, o ...
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equilibrio
equilìbrio s. m. [dal lat. aequilibrium, comp. di aequus «uguale» e libra «bilancia»]. – 1. Stato di quiete di un corpo. In partic., in meccanica, e. statico, quello, per es., di un corpo [...] per esercizî atti a sviluppare il senso dell’equilibrio: può essere fisso, in bilico, oscillante, ecc. Giochi di e., esercizî parla di equilibrio di un aeromobile in volo, quando è nullo il momento, rispetto al baricentro, di tutte le forze applicate ...
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Alimentazione
Insieme delle tecniche che tendono ad arrestare o rallentare i processi vitali che si svolgono in un prodotto alimentare non trattato rendendolo non commestibile. Esse permettono quindi l’impiego differito nel tempo dell’alimento,...
browniano, mòto Moto irregolare e continuo di particelle solide microscopiche (per es. pollini o resine) sospese in un fluido. La sua scoperta (1827) viene attribuita al botanico scozzese R. Brown (1773-1858), da cui il fenomeno ha preso nome....