pelo /'pelo/ s. m. [lat. pĭlus]. - 1. (anat.) [elemento epidermico filiforme e flessibile] ≈ (non com.) villo. ⇓ capello, ciglio. ● Espressioni (con uso fig.): fam., lisciare il pelo (a qualcuno) 1. [fare [...] peli sulla lingua [essere franco nel parlare] ≈ (fam.) dire pane al pane e vino al vino, parlare chiaro e tondo (o in faccia unghia. ● Espressioni: fam., pelo pelo [con difficoltà, proprio in tempoe sim.: farcela p. p.] ≈ a fatica, appena, a stento ...
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Fabio Rossi
lasciare. Finestra di approfondimento
Verbo causativo - Uno degli usi più frequenti di l. è quello come verbo causativo o fattitivo, ovvero un verbo con un debole sign. autonomo e che acquista [...] amico invadente che non lascia il tempo di riflettere sul problema. Decisamente più intens. e formali di l. sono concedere ( addio a tutte le tue amanti), mollare e piantare (in asso), d’uso fam.: non meritava d’essere piantata (in asso) così. Ma ci ...
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scadere /ska'dere/ v. intr. [lat. tardo excadēre, lat. class. excidĕre "cadere giù o fuori"] (coniug. come cadere; aus. essere). - 1. [assol., ridursi di valore, di qualità e d'importanza, o perdere credito [...] : questo quartiere negli ultimi anni è molto scaduto] ≈ (fam.) andare giù, (fam.) calare, decadere, deprezzarsi, (fam.) perdere punti, screditarsi, svalutarsi. ↔ apprezzarsi, rivalutarsi, valorizzarsi. 2. a. [di tempo stabilito per compiere qualcosa ...
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pezzo /'pɛts:o/ s. m. [der. di pezza]. - 1. a. [quantità, più o meno piccola, di un determinato materiale, per lo più se originata da rottura] ≈ ⇓ brandello, brano, frammento, frantume, rottame, scheggia. [...] tempo: è partito da un p.; è un bel p. che aspetto] ≈ (bel) po' (è un [bel] po' che non ci vediamo), (ant., lett.) pezza, tempo. e due parti, mutandine e reggiseno] ≈ bikini. □ cadere (o cascare) a pezzi [di strutture fatiscenti, essere in stato di ...
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lasciare [lat. laxare "allargare, allentare, sciogliere", der. di laxus "allentato"] (io làscio, ecc.). - ■ v. tr. 1. [cessare di tenere e sim.] ≈ mollare. ↔ reggere, stringere, tenere, tirare. 2. (estens.) [...] amico invadente che non lascia il tempo di riflettere sul problema. Decisamente più intens. e formali di l. sono concedere ( addio a tutte le tue amanti), mollare e piantare (in asso), d’uso fam.: non meritava d’essere piantata (in asso) così. Ma ci ...
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portare [lat. portare, affine a porta "porta" e a portus -us "porto²"]. - ■ v. tr. 1. a. [sostenere su di sé qualcosa spostandolo da un luogo a un altro: p. un pacco, una valigia] ≈ trasferire, trasportare. [...] capi di abbigliamento, accessori e sim.: p. gli occhiali] ≈ fare uso (di), indossare. 6. (fig.) a. [essere in possesso di qualcosa: nella forma portarsi via: quella malattia se lo è portato via in poco tempo] ≈ ghermire, rapire, uccidere. [⍈ AVERE, ...
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velocità s. f. [dal lat. velocĭtas -atis]. - 1. a. [caratteristica di chi o di ciò che è veloce: la v. di un corridore; correre con grande v.] ≈ celerità, (non com.) lestezza, (lett.) prestezza, rapidità, [...] lentezza, (lett.) tardità. ‖ calma. b. (estens.) [l'essere veloce nell'agire, nel decidere: intervenire con la massima v.] ≈ di un corpo, espressa dal rapporto tra lo spazio percorso e il tempo impiegato: stiamo viaggiando alla v. di 90 km all'ora ...
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Fabio Rossi
chiedere. Finestra di approfondimento
Fare una domanda - C. è il verbo meno marcato per esprimere il concetto di «far conoscere ad altri il proprio desiderio di ottenere o sapere qualcosa». [...] clienti; gli anziani richiedono cure costanti; è un lavoro che richiede del tempo; il genio, da cui principalmente pende e nasce la facoltà poetica e la filosofica, non si misura a palmi, come ciò che si richiede a esser medico o geometra (G. Leopardi ...
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covare [lat. cubare "star coricato, giacere"] (io cóvo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. (zoot.) [tenere sotto di sé le uova per trasmettere loro il calore necessario allo sviluppo dell'embrione e alla nascita [...] a. (fig.) [riferito a passione, rancore, vendetta e sim., sviluppare celatamente nell'animo: c. odio, risentimento] ) [di fuoco, inganno, malattia e sim., svilupparsi o essere attivo di nascosto, anche fig.: da tempo la malattia covava in lei; c ...
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nebulosità /nebulosi'ta/ s. f. [dal lat. tardo nebulosĭtas -atis]. - 1. [presenza e permanenza di nubi o nebbia: n. del tempo] ≈ bruma, nebbia, nebbiosità, (fam.) nuvolo, nuvolosità. ‖ caligine. ↔ limpidezza, [...] sereno, trasparenza. 2. (fig.) [l'essere vago e confuso: n. dello stile, del pensiero] ≈ astrattezza, confusione, fumosità, indeterminatezza, vaghezza. ↔ chiarezza, lucidità, nitore, trasparenza. ...
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Essere e tempo (Sein und Zeit)
Essere e tempo
(Sein und Zeit) Opera di M. Heidegger, pubblicata nel 1927. La riflessione sull’ontologia e sul «problema del senso dell’essere» è condotta a partire dall’uomo, «ente» il cui «modo di essere»...
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...