posa /'pɔsa/ s. f. [der. di posare]. - 1. (lett.) [momento di stasi che interrompe la continuità di un'attività, spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.: non avere, non dare, non trovare p.] [...] in posa [rimanere immobile per essere ritratti o fotografati] ≈ posare. 4. (fig.) [modo di atteggiarsi e di comportarsi: una p. [ripresa fotografica: tempo di p.; pellicola per 36 p.] ≈ esposizione, fotografia, scatto. 6. [ciò che si è separato da un ...
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violenza /vjo'lɛntsa/ s. f. [dal lat. violentia]. - 1. a. [con riferimento a persona, l'essere violento] ≈ aggressività, brutalità, non violenza, prepotenza. ↔ bonarietà, mansuetudine, mitezza, pacatezza, [...] e barbarie spietate (G. Verga); la ferocia di quel soldato, accanita sul corpo d’un bambino innocente, gli pareva l’espressione più precisa del tempo ’irrompere con forza, sia l’essere impulsivo, impetuoso, passionale e sim.: vide la donna disperata ...
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dipingere /di'pindʒere/ (ant. o region. dipignere) [lat. depingĕre] (io dipingo, tu dipingi [ant. dipigni], ecc.; pass. rem. dipinsi, dipingésti [ant. dipignésti], ecc.; part. pass. dipinto). - ■ v. tr. [...] vita (V. Gravina). Colorare, nel senso di «dare colore», è adatto oggi soprattutto alla pittura dei bambini, spec. se si tratta di riempire con i colori delle sagome, mentre un tempo poteva essere impiegato anche per i pittori: per te poeta fui, per ...
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Fabio Rossi
cameriera, cameriere. Finestra di approfondimento
Usi non dispregiativi - Collaboratrice familiare (o collaboratrice domestica), in sigla colf, è l’espressione meno marcata per designare una [...] ora spreg., ora disus. Oggi meno com. di un tempoè domestica: noi abbiamo una domestica per poche ore al giorno ( come scherz., mentre erano un tempo abbastanza com.: la fantesca mi fece entrare in uno stanzino che doveva essere lo studio di Ada (I ...
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già avv. [lat. iam]. - 1. a. [davanti a un verbo o a una locuz. in funz. di predicato, indica che, nel momento in cui si parla, un fatto è ormai compiuto o è accaduto da poco, oppure rafforza l'idea del [...] le dieci!; è g. l'ora di andare via?] ≈ di già. c. [davanti a un sost. e sottintendendo i verbi essere o chiamarsi, (G. Boccaccio)] ≈ per l'addietro, una volta, un giorno, un tempo. f. [dal momento preciso in cui viene pronunciata una frase: g. me ...
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punto¹ s. m. [lat. punctum, lat. tardo punctus, der. di pungĕre "pungere"; propr. "puntura, forellino"]. - 1. (geom.) [ente fondamentale minimo, privo di dimensioni, rappresentabile nello spazio cartesiano [...] , sfumatura, tonalità, tono. 11. (estens.) [lasso di tempo ben determinato e preciso: a quel p. si sentì un grido; a un certo p. arrivò qualcuno] ≈ istante, momento. ● Espressioni: essere (o stare) sul punto [essere o stare per far qualcosa, con la ...
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grande [lat. grandis]. - ■ agg. 1. a. [di spazio, territorio, superficie, che supera la misura ordinaria: un g. palazzo] ≈ ampio, esteso, largo, lungo, (ant.) magno, spazioso, vasto. ↔ corto, piccolo, [...] di tempo, che si estende oltre la misura ordinaria: per un g. periodo] ≈ ampio, esteso, lungo. ↔ breve, corto, ristretto. e. [ può alludere a diverse dimensioni ed essere dunque sostituito da sinon. più specifici e contrapporsi a diversi contr. (anche ...
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sport /spɔrt/ s. m. [dall'ingl. sport, fr. ant. deport "diporto"]. - [attività intesa a sviluppare le capacità fisiche e insieme psichiche, e il complesso degli esercizi e delle manifestazioni, soprattutto [...] di battuta, di fondo, laterale del singolo e del doppio), rettangolo di servizio, zona di la testa; doppiare; essere alla corda; essere in ponte, schiacciare il di distensione, di lancio, di strappo); tempo intermedio.
Calcio - V. la scheda ...
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stretta /'stret:a/ s. f. [part. pass. femm. di stringere]. - 1. a. [il girare una vite, un bullone e sim., per fissarli a una struttura: dare una s. ai bulloni] ≈ avvitata. ↔ allentata, svitata. b. [il [...] 4. (fig.) a. [momento culminante, critico, conclusivo: essere alla s. finale] ≈ culmine, (lett.) discrimine, punto mus.) [passaggio, per lo più conclusivo, in cui il tempoè accelerato gradualmente o per sezioni, sino a raggiungere un punto ...
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Fabio Rossi
decente. Finestra di approfondimento
Nell’accezione morale - Gli ambiti semantici degli agg. d. e indecente sono fondamentalmente due: il primo riguarda la morale, il secondo l’appropriatezza [...] e indecente possono spesso essere considerati sinon., ora più attenuati ora più marcati, rispettivam. di buono e cattivo e di bello e nomi del suo orribile linguaggio (E. De Amicis). Più formale è turpe, un tempo col generico sign. di «vergognoso ...
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Essere e tempo (Sein und Zeit)
Essere e tempo
(Sein und Zeit) Opera di M. Heidegger, pubblicata nel 1927. La riflessione sull’ontologia e sul «problema del senso dell’essere» è condotta a partire dall’uomo, «ente» il cui «modo di essere»...
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...