affollare1
affollare1 v. tr. e intr. pron. [der. di folla] (io affóllo, ecc.). – 1. tr. Riempire in folla un luogo, accorrervi in massa: a. una piazza, una sala; meno com., a. una persona, fargli folla [...] : la gente affollata nella piazza del mercato; anche fig.: i sentimenti ch’eran confusi e affollati nel suo animo (Manzoni); sopraffatto, carico: essere affollato di lavoro, di impegni varî; sono stato così affollato di distrazioni ... che appena ...
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concentramento
concentraménto s. m. [der. di concentrare]. – 1. Il concentrare, il concentrarsi, l’essere concentrato; soprattutto nelle locuz., del linguaggio milit., c. di forze, c. d’artiglieria, [...] un determinato impiego; c. di fuoco, intervento di artiglierie su un determinato obiettivo con una massa di fuoco, concentrata nel tempoe nello spazio; campo di c. (v. campo, n. 3 c). 2. a. Accentramento di poteri politici: mantennero il dispotismo ...
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uggia
ùggia s. f. [prob. lat. *ūdia «umidità, frescura», der. di udus «umido»] (pl. -ge). – 1. non com. Ombra, mancanza di luce e di sole nociva alla vegetazione: sediamoci là dove fanno u. quei rami; [...] all’uggia. 2. fig. Noia, tedio, sensazione di fastidio e di irrequietezza: questo tempo fa venir l’u., mette l’u. addosso; il genitore qualcuno, prendere, avere antipatia per lui, avversarlo; essere in u. a qualcuno, essergli antipatico. ◆ Dim ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono [...] quello nel quale lo spostamento della generica particella è una funzione sinusoidale del tempo; s. composto, un suono non puro, ; questo vaso di porcellana ha un s. falso, deve essere incrinato. d. In semeiotica medica, suoni di percussione, le ...
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largo
agg. e s. m. [lat. largus] (pl. m. -ghi). – 1. agg. a. Che si estende notevolmente in larghezza, spec. in rapporto alle altre dimensioni (lunghezza, altezza); in genere si contrappone a stretto: [...] della via principale o di quella che un tempo era la via principale e più larga; una scala l.; fig., su avere i fianchi l. o essere l. di fianchi; Li occhi ha vermigli, la barba unta e atra, E ’l ventre largo, e unghiate le mani (Dante); fare ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] rilievo la forma, i pregi, e sim.; in partic., di un’opera d’arte, e spec. d’un quadro, essere, trovarsi, esser messo in buona l., oppure di ruderi dissotterrati, di testi antichi rimasti lungo tempo nascosti o ignorati, di opere, istituzioni, autori, ...
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ascoltificio
s. m. (iron.) Laboratorio di ascolti, luogo in cui si ascolta a oltranza. ◆ Ma stavolta interviene un terzo presidente, quello del Senato Marcello Pera: «Qualche giorno fa ci hanno accusato [...] essere un votificio, oggi il presidente [Oscar Luigi] Scalfaro ci descrive come un ascoltificio. Ma il fatto che abbia potuto intervenire anche al di là del tempo assegnato dimostra che, più propriamente, il Senato è un ramo del Parlamento libero e ...
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corso2
córso2 s. m. [lat. cŭrsus -us, der. di cŭrrĕre «correre»]. – 1. a. ant. L’atto, l’esercizio del correre: In picciol c. mi parieno stanchi Lo padre e’ figli (Dante); alla lotta e al corso Io t’educai [...] ciel (Dante). b. Lo svolgimento progressivo del tempo; il procedere normale degli avvenimenti, di un’attività e sim.: il c. della vita di un uomo c. fiduciario, quando le monete e i biglietti possono essere accettati o rifiutati nei pagamenti secondo ...
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massaia
massàia (ant. o region. massara) s. f. [femm. di massaio]. – 1. non com. La moglie del massaio. 2. Donna che, come occupazione esclusiva o principale, cura l’andamento della propria casa, casalinga: [...] essere una brava, una buona m., capace non solo nelle faccende di casa ma anche nella cura e nell’amministrazione della famiglia. La parola, un tempo di largo uso, ristrettasi in seguito all’ambiente contadino (le m. rurali erano un’istituzione ...
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tempismo
s. m. [der. di tempo]. – La qualità, la caratteristica di essere tempista, cioè di saper agire nel momento più opportuno: un pugile che manca di tempismo; se l’affare si è concluso presto e [...] bene, lo dobbiamo al suo t.; che tempismo ...
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Essere e tempo (Sein und Zeit)
Essere e tempo
(Sein und Zeit) Opera di M. Heidegger, pubblicata nel 1927. La riflessione sull’ontologia e sul «problema del senso dell’essere» è condotta a partire dall’uomo, «ente» il cui «modo di essere»...
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...