proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] esattezza l’idea che si vuole significare: ci dev’essere un termine p. per indicarlo; non è questa l’espressione più p., ma spero che tu variazioni del tempo dipendono dal sistema di riferimento, il tempo p. è la misura del tempo degli eventi ...
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marcia2
màrcia2 s. f. [der. di marciare] (pl. -ce). – 1. Modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione [...] riportando su uno di due assi ortogonali il tempo impiegato e sull’altro il cammino percorso. Nell’impartire il lo stesso che andamento. c. Di veicoli e meccanismi, mettere, essere in m., mettere, essere in movimento; al contr., arrestare la marcia. ...
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staffetta
staffétta s. f. [der. di staffa, nel sign. 1 come dim., alludente alla forma, negli altri sign. da locuzioni quali essere con un piede nella staffa «esser pronto a partire» o sim.]. – 1. ant. [...] peduli (Novellino). 2. a. Corriere che un tempo si spostava a cavallo e ora, solo in attività militari, in motocicletta o su (testimone) che è proibito lanciare al compagno; quando il bastoncino cade a terra deve essere raccolto dal concorrente che ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo [...] v. manodopera). b. Lavoro a giornata, nei campi: andare, essere, stare a opera; prendere lavoratori a opera; o anche una singola quale era una gran fortuna l’aver in tal tempo spesso al suo comando un’opera, e un’opera di quell’abilità (Manzoni). c. ...
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sempre
sèmpre avv. [lat. sĕmper]. – 1. Con continuità ininterrotta, senza termine di tempo (cioè senza fine, e talora senza principio); estens., per un tempo lunghissimo, nel passato o nel futuro: Dio [...] s. sarà (qui sempre coincide con eternamente); ora e s.; è s. stato così; la bellezza sarà s. ammirata. Sottintendendo un limite di tempo (come punto di partenza o d’arrivo), che può essere, per es., la vita di chi parla o scrive o un periodo di essa ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] dividerle (per gli usi fig. delle locuz. m., mettersi, esser messo in mezzo, e mettere, mettersi di mezzo, v. mezzo1, n. 6 b con la particella pron.: le cose si mettono male; analogam., il tempo (si) mette al bello, al brutto, al buono, al cattivo, ...
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tratto2
tratto2 s. m. [lat. tractus -us, der. di trahĕre «trarre», part. pass. tractus]. – 1. a. ant. L’azione e l’atto di trarre o tirare, il fatto di venire tratto o tirato, in alcune delle accezioni [...] che precedono la morte (quindi, essere morente). b. In varî giochi, avere il t., essere il primo a dover giocare (anche tratti la commedia è noiosa. 4. a. Durata più o meno lunga di tempo: lungo t. di secoli; un breve, un lungo t. di tempo; rimase un ...
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permanente
permanènte agg. e s. m. e f. [propriam., part. pres. di permanere]. – 1. agg. Che rimane durevolmente, che ha durata stabile, che continua a sussistere o a essere tale per un lungo periodo [...] , commissione p.; costruzioni p.; esercito p., squadra p., l’esercito e la squadra navale che sono ordinati e armati anche in tempo di pace; divieto di sosta p., valido anche nelle ore notturne; essere, trovarsi in uno stato di crisi p., in una p ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un [...] (Metastasio); due cose belle ha il mondo: Amore e morte (Leopardi); Io tempo ormai ne ho poco: per colpa della m. Che alla m., correr serio pericolo di morire; avere la m. all’uscio, esser lì lì per morire; la m. viene quando meno ci si aspetta; prov ...
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cammino2
cammino2 (ant. camino) s. m. [lat. *camminus, di origine celtica]. – 1. a. Atto del camminare: essere stanco per il lungo c.; impedire a uno il c.; mettersi in c., incamminarsi; essere in c.; [...] ottica, c. ottico, relativo a un intervallo di tempoe a un certo mezzo materiale, è lo spazio che la luce percorrerebbe nel vuoto in tale intervallo di tempo. b. In fisica, c. libero medio molecolare è, nello schema della teoria cinetica dei gas, il ...
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Essere e tempo (Sein und Zeit)
Essere e tempo
(Sein und Zeit) Opera di M. Heidegger, pubblicata nel 1927. La riflessione sull’ontologia e sul «problema del senso dell’essere» è condotta a partire dall’uomo, «ente» il cui «modo di essere»...
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...