cioe
cioè (ant. ciò è) cong. – Ha funzione dichiarativa ed esplicativa, col sign. di «intendo dire, vale a dire, in altre parole» e sim.: sono arrivato tre giorni fa, cioè mercoledì; quel che non puoi [...] , per chiedere spiegazioni, parole più esplicite. ◆ Il senso della composizione della parola era un tempo più sentito, sicché il verbo essere poteva essere coniugato e si avevano articolazioni varie: ciò era, ciò fu, anche nel plur., ciò sono, ciò ...
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decorrere
decórrere v. intr. [dal lat. decurrĕre «correr via, scorrere», comp. di de- e currĕre «correre»] (coniug. come correre; aus. essere). – 1. a. letter. Correre all’ingiù: l’acqua decorre al piano; [...] lasciate d. troppo tempo; è già decorso un anno da allora. Si adopera soprattutto nel linguaggio giudiziario o amministr.: lasciar d. un termine, un limite di tempo. 3. Avere effetto, cominciare a essere applicato o computato: lo stipendio decorre ...
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silenzio
silènzio s. m. [dal lat. silentium, der. di silens -entis, part. pres. di silēre «tacere, non fare rumore»]. – 1. a. Assenza di rumori, di suoni, voci e sim., come condizione che si verifica [...] da una o più formazioni militari per non essere localizzate da intercettazioni radiogoniometriche nemiche, e consistente nel non effettuare alcuna emissione radar o radio per un determinato tempo. 5. Chiesa del s., espressione usata, spec. in ...
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correre
córrere v. intr. [lat. cŭrrĕre] (pass. rem. córsi, corrésti, ecc.; part. pass. córso; aus. essere quando l’azione è considerata in rapporto a una meta, espressa o sottintesa, e nei sign. di cui [...] ., essere in corso: correva l’anno 1300; con gli anni, coi tempi che corrono; o intercorrere: corsero lunghi mesi prima che desse notizia di sé. d. Di spazio, o distanza, frapporsi, intercedere: dalla villa al lago corrono circa 500 metri; c’è corso ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] a colpo d’o., in una sola e rapida occhiata. In un batter d’occhi, in tempo brevissimo, in un attimo. A vista d’occhio, di mutamenti che avvengono in misura notevole e con tale rapidità da esser quasi visibili nei loro successivi stadî: questo ...
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piangere
piàngere (ant. o poet. piàgnere) v. intr. e tr. [lat. plangĕre «percuotere, battersi il petto, piangere lamentandosi»] (io piango, tu piangi, ecc.; pass. rem. piansi, piangésti, ecc.; part. [...] piange, emette linfa nel punto in cui viene recisa (da cui la frase p. come una vite tagliata, piangere dirottamente). Del tempo, essere piovoso: Aprile quando piange e quando ride, frase prov., in aprile la pioggia si alterna di solito al bel ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente [...] m. leggeri, di peso tra 79,379 kg e 86,183 kg (v. anche mediomassimo e supermassimo). Sempre nel linguaggio sport., tempo m., il massimo del tempo consentito ai partecipanti a una corsa per essere classificati tra gli arrivati al traguardo, stabilito ...
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servire
v. tr. e intr. [lat. servire, propr. «essere schiavo», da servus «schiavo»] (io sèrvo, ecc.; come intr., aus. avere e, in alcuni sign., essere). – 1. Essere servo, schiavo, soggetto interamente [...] , in funzione verbale e di agg. (e come sost., con sign. partic., v.): essere, restare servito, di chi rimane soddisfatto di quanto doveva essergli fatto, reso e sim.; con altro sign., restare servito, locuz. usata un tempo per esprimere un invito ...
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precedente
precedènte agg. e s. m. [propr., part. pres. di precedere; l’uso come sost. ricalca l’ingl. precedent (prob. attraverso il fr. précédent)]. – 1. a. Che precede, che viene prima nel tempo; [...] che lei cerca è nel palazzo p.; doveva scendere alla stazione p. (dove c’è anche l’anteriorità nel tempo); o che precede p., fare qualcosa che in seguito possa essere preso come norma o consuetudine (la domanda è stata respinta, per non creare un p ...
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avanzato
agg. [part. pass. di avanzare1]. – Spinto innanzi, inoltrato (in una determinata direzione, verso un obiettivo): linee, posizioni, postazioni a., vicine al nemico, contrapp. a arretrate (ma [...] tempo: stagione a., non più ai suoi inizî; essere in età a., o essere a. in età; fig., progredito, sviluppato: essere in ; terziario a., v. terziario, n. 2 c.; fig., impegnativo e complesso, contrapp. a elementare: livello a., in corsi di studio. ...
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Essere e tempo (Sein und Zeit)
Essere e tempo
(Sein und Zeit) Opera di M. Heidegger, pubblicata nel 1927. La riflessione sull’ontologia e sul «problema del senso dell’essere» è condotta a partire dall’uomo, «ente» il cui «modo di essere»...
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...